Books by Matteo Albertini

L’elezione nel 2013 del carismatico Papa Francesco ha nuovamente stimolato l’interesse del mondo ... more L’elezione nel 2013 del carismatico Papa Francesco ha nuovamente stimolato l’interesse del mondo verso il Vaticano; uno scenario nel quale, però, il ruolo giocato dalla Santa Sede nei Balcani ha continuato a rimanere pressoché ignorato, almeno fino ad oggi.
Sovrapponendo un’ampia ricerca sul campo, informazioni riservate di intelligence e interviste ad esperti del settore con i resoconti delle fonti giornalistiche e con i dati ufficiali della Chiesa, Le sfide del Vaticano nei Balcani è la prima analisi, interamente dedicata alle attività della Santa Sede nella regione, capace di rendere conto dei rapporti del Vaticano con gli stati e con le chiese balcaniche, e di evidenziare la sua azione nei confronti delle popolazioni locali.
Non mancano infatti libri dedicati al ruolo del Vaticano nei Balcani durante gli anni novanta, nella seconda guerra mondiale o in epoche ancora precedenti; ma nessuno studio ha ancora documentato le politiche e le attività correnti dei rappresentati della Chiesa Cattolica all’interno dell’area. In questo senso, questo studio rappresenta un valido e originale contributo per comprendere come la più celebre delle istituzioni religiose mondiali stia lavorando in una delle regioni storicamente più incerte.
Scritto da due veterani analisti con esperienza negli affari balcanici ed europei, questa ricerca si rivolge allo stesso tempo al lettore generico e agli specialisti del settore. Albertini e Deliso documentano in dettaglio le attività della Santa Sede in sette paesi balcanici, con particolare attenzione allo scopo primario di rafforzare – e perfino di espandere – il potere cattolico: una strategia sostenuta dal clero locale, da organizzazioni di beneficenza, da speciali Ordini ecclesiastici e dai governi alleati.
Questo libro è così una lettura necessaria sia per coloro che sono interessati alla Chiesa in quanto istituzione, sia per coloro che intendono comprendere la più ampia geopolitica del sud est europeo contemporaneo.
Inoltre, questo libro evidenzia, per la prima volta, la cooperazione ed i progetti vaticani in comune con i propri partner europei, ognuno dei quali volge uno sguardo preoccupato alla Turchia, a sua volta interessata alle terre un tempo appartenute all’impero Ottomano.
I lettori de Le sfide del Vaticano nei Balcani troveranno dunque approfondimenti non solo sulle questioni religiose, ma anche sui complessi – e spesso poco noti – eventi geopolitici che condizioneranno il futuro della regione, dell’Europa, e dello stesso Vaticano.
Tra gli argomenti trattati:
La struttura e gli obiettivi della operazioni vaticane, e il personale diplomatico chiave;
I protocolli di sicurezza tra Italia e Vaticano;
I dettagliati resoconti delle visite di Papa Francesco in Albania e Turchia nel 2014;
Le relazioni del Vaticano con i paesi ortodossi di Bulgaria, Macedonia e Serbia;
L’importanza di Medjugorje per i cattolici bosniaci e per la missione evangelizzatrice del Vaticano;
Il peso simbolico di alcune reliquie montenegrine, oggetti del contendere di un intrigo internazionale;
Il ruolo dei Cavalieri di Malta nella regione;
Le attività finanziarie del piccolo paradiso fiscale e bancario del Lussemburgo nel sostenere le organizzazioni cattoliche nei Balcani;
Il ruolo segreto dei servizi ungheresi nel mettere in atto la politica vaticana;
La lotta per l’identità nelle comunità albanesi, il ruolo dell’Islam e le preoccupazioni per la sicurezza;
L’intensificata guerra di spie tra Germania e Turchia nei Balcani;
I progetti di sviluppo macro-regionale europei per il periodo 2014-2020 e l’armonizzazione delle politiche europee e vaticane nei Balcani;
Cinque dettagliate appendici, con i dati riguardanti le relazioni diplomatiche del Vaticano con i paesi balcanici, i profili dei nunzi vaticani, le informazioni sulle ONG cattoliche e sulle rappresentanze locali dei Cavalieri di Malta e delle società gesuite.
Per maggiori informazioni visitate www.balkanalysis.com/vatican
su Twitter: @balkanalysis

While the 2013 election of the charismatic, reformist Pope Francis has renewed world fascination ... more While the 2013 election of the charismatic, reformist Pope Francis has renewed world fascination with the Vatican, the Holy See's vast contemporary role in the Balkans has been mostly ignored- until now.
Combining extensive on-the-ground research, top-secret intelligence and interviews with media reports and official Church data, The Vatican's Challenges in the Balkans is the first comprehensive analysis of the Holy See's current relationships and activities in Balkan countries at the levels of state, church and outreach to local populations.
While existing books have concentrated on the Vatican’s Balkan role in the 1990s, WWII or earlier conflict periods, no study until now has documented the current Balkan policies and activities of the Catholic Church's senior leadership. As such, The Vatican's Challenges in the Balkans represents a valuable new contribution: it reveals how the world’s most storied religious institution operates today, in one of the world’s historically most volatile regions.
Read the index and the Introduction below:
Papers by Matteo Albertini
The Romanian Journal for Baltic and Nordic Studies calls for submission of articles in all fields... more The Romanian Journal for Baltic and Nordic Studies calls for submission of articles in all fields which are intertwined with the aims of The Romanian Association for Baltic and Nordic Studies such as: history of Baltic and Nordic Europe; Baltic and Nordic Europe in International Relations; Baltic and Nordic Cultures and Civilizations; economics and societies of Baltic and Nordic Europe; relations between Romania and the Baltic and Nordic Europe

The Romanian Journal for Baltic and Nordic Studies, 2012
The last twenty years has seen an increasing presence of Balkan organized crime groups in securit... more The last twenty years has seen an increasing presence of Balkan organized crime groups in security reports and newspapers’ headlines. This does not mean that mafia groups did not exist during Socialist Yugoslavia – even if its collapse and the following war made criminals and smugglers useful for politicians and leaders to maintain their power; it rather means that Balkan organized crime came outside its traditional areas of action in Serbia, Montenegro and Albania: less territorial and nationalist than it was before, it is now gaining prominence in an international scenario, making agreements with Italian and South American mafias – the so-called Holy Alliance – to manage drug routes towards Western Europe. One of the most interesting factors concerning Balkan mafia groups today is their presence in countries which traditionally do not have a history of organized crime, such as the Scandinavian states. One of the reasons lies in the wide percentage of immigrants moving from Balkan ...

While the 2013 election of the charismatic, reformist Pope Francis has renewed world fascination ... more While the 2013 election of the charismatic, reformist Pope Francis has renewed world fascination with the Vatican, the Holy See's vast contemporary role in the Balkans has been mostly ignored- until now. Combining extensive on-the-ground research, top-secret intelligence and interviews with media reports and official Church data, The Vatican's Challenges in the Balkans is the first comprehensive analysis of the Holy See's current relationships and activities in Balkan countries at the levels of state, church and outreach to local populations. While existing books have concentrated on the Vatican’s Balkan role in the 1990s, WWII or earlier conflict periods, no study until now has documented the current Balkan policies and activities of the Catholic Church's senior leadership. As such, The Vatican's Challenges in the Balkans represents a valuable new contribution: it reveals how the world’s most storied religious institution operates today, in one of the world’s historically most volatile regions. Read the index and the Introduction below:

L’elezione nel 2013 del carismatico Papa Francesco ha nuovamente stimolato l’interesse del mondo ... more L’elezione nel 2013 del carismatico Papa Francesco ha nuovamente stimolato l’interesse del mondo verso il Vaticano; uno scenario nel quale, però, il ruolo giocato dalla Santa Sede nei Balcani ha continuato a rimanere pressoché ignorato, almeno fino ad oggi. Sovrapponendo un’ampia ricerca sul campo, informazioni riservate di intelligence e interviste ad esperti del settore con i resoconti delle fonti giornalistiche e con i dati ufficiali della Chiesa, Le sfide del Vaticano nei Balcani è la prima analisi, interamente dedicata alle attività della Santa Sede nella regione, capace di rendere conto dei rapporti del Vaticano con gli stati e con le chiese balcaniche, e di evidenziare la sua azione nei confronti delle popolazioni locali. Non mancano infatti libri dedicati al ruolo del Vaticano nei Balcani durante gli anni novanta, nella seconda guerra mondiale o in epoche ancora precedenti; ma nessuno studio ha ancora documentato le politiche e le attività correnti dei rappresentati della Chiesa Cattolica all’interno dell’area. In questo senso, questo studio rappresenta un valido e originale contributo per comprendere come la più celebre delle istituzioni religiose mondiali stia lavorando in una delle regioni storicamente più incerte. Scritto da due veterani analisti con esperienza negli affari balcanici ed europei, questa ricerca si rivolge allo stesso tempo al lettore generico e agli specialisti del settore. Albertini e Deliso documentano in dettaglio le attività della Santa Sede in sette paesi balcanici, con particolare attenzione allo scopo primario di rafforzare – e perfino di espandere – il potere cattolico: una strategia sostenuta dal clero locale, da organizzazioni di beneficenza, da speciali Ordini ecclesiastici e dai governi alleati. Questo libro è così una lettura necessaria sia per coloro che sono interessati alla Chiesa in quanto istituzione, sia per coloro che intendono comprendere la più ampia geopolitica del sud est europeo contemporaneo. Inoltre, questo libro evidenzia, per la prima volta, la cooperazione ed i progetti vaticani in comune con i propri partner europei, ognuno dei quali volge uno sguardo preoccupato alla Turchia, a sua volta interessata alle terre un tempo appartenute all’impero Ottomano. I lettori de Le sfide del Vaticano nei Balcani troveranno dunque approfondimenti non solo sulle questioni religiose, ma anche sui complessi – e spesso poco noti – eventi geopolitici che condizioneranno il futuro della regione, dell’Europa, e dello stesso Vaticano. Tra gli argomenti trattati: La struttura e gli obiettivi della operazioni vaticane, e il personale diplomatico chiave; I protocolli di sicurezza tra Italia e Vaticano; I dettagliati resoconti delle visite di Papa Francesco in Albania e Turchia nel 2014; Le relazioni del Vaticano con i paesi ortodossi di Bulgaria, Macedonia e Serbia; L’importanza di Medjugorje per i cattolici bosniaci e per la missione evangelizzatrice del Vaticano; Il peso simbolico di alcune reliquie montenegrine, oggetti del contendere di un intrigo internazionale; Il ruolo dei Cavalieri di Malta nella regione; Le attività finanziarie del piccolo paradiso fiscale e bancario del Lussemburgo nel sostenere le organizzazioni cattoliche nei Balcani; Il ruolo segreto dei servizi ungheresi nel mettere in atto la politica vaticana; La lotta per l’identità nelle comunità albanesi, il ruolo dell’Islam e le preoccupazioni per la sicurezza; L’intensificata guerra di spie tra Germania e Turchia nei Balcani; I progetti di sviluppo macro-regionale europei per il periodo 2014-2020 e l’armonizzazione delle politiche europee e vaticane nei Balcani; Cinque dettagliate appendici, con i dati riguardanti le relazioni diplomatiche del Vaticano con i paesi balcanici, i profili dei nunzi vaticani, le informazioni sulle ONG cattoliche e sulle rappresentanze locali dei Cavalieri di Malta e delle società gesuite. Per maggiori informazioni visitate www.balkanalysis.com/vatican su Twitter: @balkanalysis

Proceedings of the 10th World Congress of the International Association For Semiotic Studies Recurso Electronico Culture of Communication Communication of Culture Culture De La Communication Communication De La Culture Cultura De La Comunicacion Comunicacion De La Cultura 2012 Isbn 978 84 9749 522 6, 2012
My proposal for our panel concerns a particular kind of political practices, namely public demons... more My proposal for our panel concerns a particular kind of political practices, namely public demonstration and procession developed, in different ways, in each Yugoslavian republic during the 80s and the 90s. This point of view, apart from permitting an interesting deepening in semiotic studies of these topics, could at least answer to the question: is a demonstration in itself a source of identity? In example, the difference between the style and the course of demonstrations in Serbia (the famous Miloševic's mitintsi), in Slovenia or in other countries, could be interpreted as the manifestation of a different trajectory of identification for these national identities? This perspective could develop a significant insight in the processes of identitybuilding in a situation of crisis, and in its relation with the construction of new political practices. This research will be performed by instruments provided by latest sociosemiotic and cultural studies, aware that a tight dialogue between different disciplines is the key for a better understanding of these events.

This paper presents a cross-disciplinary point of view about the study of culture and memory in t... more This paper presents a cross-disciplinary point of view about the study of culture and memory in the contemporary world, considering as case study the process of nation building in Kosovo, the newest nation in Europe. To do so, this paper critically blends suggestions from contemporary globalization studies and the semiotic model of the semiosphere. The processes of nation building acting in Kosovo represent an attractive object of analysis, especially after the independence declared by the Albanian majority. An independence that must be considered not only the consequence of the exacerbation of social relations between ethnic Serbs and Albanians, but has much more to do with the broader geopolitical frame in which it took place. This paper will then focus on tracking the glocal relations, which emerge through different areas of the society (economy, politics, media) in order to show how memory can become a tool to manipulate cultures and a weapon for great powers to achieve specific strategic targets. The final aim is to provide analysis increasingly concerned with the global relationship between the micro-realities of everyday life and the macro-dynamics of the contemporary world, to shed some light on the role of nations in the globalization era.
SGOC Newsletter volume 11 issue 3, Sep 2014
This paper will focus on organized crime in Western Balkans by analysing the relations between ... more This paper will focus on organized crime in Western Balkans by analysing the relations between politics and state legimitimacy in crisis and post-war states, and by highlighting the fracture-lines along which white, grey and black economy intertwine, thus granting to mafia groups the ground to manage their affairs. This absence of the state can depend, along with traditional factors such as corruption or a lack of investigative tools, also on underestimated issues such as the presence of repressive laws in social and cultural spheres.
In specific, section one will analyse the state of affairs in the study of organized crime; section two will explore the recent history of Balkan organized crime; section three will set some goals for the future, with a view to the future inclusion of Western Balkan state in the European Union.

The Third Conference on Baltic and Nordic Studies in Romania, May 2012
The last twenty years has seen an increasing presence of Balkan organized crime groups in securit... more The last twenty years has seen an increasing presence of Balkan organized crime groups in security reports and newspapers' headlines. This does not mean that mafia groups did not exist during Socialist Yugoslavia -even if its collapse and the following war made criminals and smugglers useful for politicians and leaders to maintain their power; it rather means that Balkan organized crime came outside its traditional areas of action in Serbia, Montenegro and Albania: less territorial and nationalist than it was before, it is now gaining prominence in an international scenario, making agreements with Italian and South American mafias -the so-called Holy Alliance -to manage drug routes towards Western Europe. One of the most interesting factors concerning Balkan mafia groups today is their presence in countries which traditionally do not have a history of organized crime, such as the Scandinavian states. One of the reasons lies in the wide percentage of immigrants moving from Balkan countries to Sweden or Norway. Since the wars of the 1990s in the former Yugoslavia, war-crimes fugitives were able to become common criminals in these countries, such as the infamous Želiko Raznjatović ("Arkan"). However, year by year, these gangs grew larger, taking advantage of the "expertise" and the resources gained during the war. In particular, the most spectacular case -the Våstberga helicopter robbery in 2009showed how these groups operate with military-style precision, utilize a wide number of participants, and have at their disposal laerge amounts of weapons and money. This paper will draw on the importance of Scandinavian -Balkan mafia relations in relation to three main criminal areas: drug and weapon smuggling and human trafficking, in order to underline the role of diasporas in enforcing M Revista Română de Studii Baltice și Nordice / The Romanian Journal for Baltic and Nordic Studies 4 (2) 112 organized crime groups and the extent to which these mafias could be a threat for the stability in both Eastern and Western Europe.

This paper presents a cross-disciplinary point of view about the study of culture and memory in t... more This paper presents a cross-disciplinary point of view about the study of culture and memory in the contemporary world, considering as case study the process of nation building in Kosovo, the newest nation in Europe. To do so, this paper critically blends suggestions from contemporary globalization studies and the semiotic model of the semiosphere. The processes of nation building acting in Kosovo represent an attractive object of analysis, especially after the independence declared by the Albanian majority. An independence that must be considered not only the consequence of the exacerbation of social relations between ethnic Serbs and Albanians, but has much more to do with the broader geopolitical frame in which it took place. This paper will then focus on tracking the glocal relations, which emerge through different areas of the society (economy, politics, media) in order to show how memory can become a tool to manipulate cultures and a weapon for great powers to achieve specific strategic targets. The final aim is to provide analysis increasingly concerned with the global relationship between the micro-realities of everyday life and the macro-dynamics of the contemporary world, to shed some light on the role of nations in the globalization era.
Conference Presentations by Matteo Albertini
Uploads
Books by Matteo Albertini
Sovrapponendo un’ampia ricerca sul campo, informazioni riservate di intelligence e interviste ad esperti del settore con i resoconti delle fonti giornalistiche e con i dati ufficiali della Chiesa, Le sfide del Vaticano nei Balcani è la prima analisi, interamente dedicata alle attività della Santa Sede nella regione, capace di rendere conto dei rapporti del Vaticano con gli stati e con le chiese balcaniche, e di evidenziare la sua azione nei confronti delle popolazioni locali.
Non mancano infatti libri dedicati al ruolo del Vaticano nei Balcani durante gli anni novanta, nella seconda guerra mondiale o in epoche ancora precedenti; ma nessuno studio ha ancora documentato le politiche e le attività correnti dei rappresentati della Chiesa Cattolica all’interno dell’area. In questo senso, questo studio rappresenta un valido e originale contributo per comprendere come la più celebre delle istituzioni religiose mondiali stia lavorando in una delle regioni storicamente più incerte.
Scritto da due veterani analisti con esperienza negli affari balcanici ed europei, questa ricerca si rivolge allo stesso tempo al lettore generico e agli specialisti del settore. Albertini e Deliso documentano in dettaglio le attività della Santa Sede in sette paesi balcanici, con particolare attenzione allo scopo primario di rafforzare – e perfino di espandere – il potere cattolico: una strategia sostenuta dal clero locale, da organizzazioni di beneficenza, da speciali Ordini ecclesiastici e dai governi alleati.
Questo libro è così una lettura necessaria sia per coloro che sono interessati alla Chiesa in quanto istituzione, sia per coloro che intendono comprendere la più ampia geopolitica del sud est europeo contemporaneo.
Inoltre, questo libro evidenzia, per la prima volta, la cooperazione ed i progetti vaticani in comune con i propri partner europei, ognuno dei quali volge uno sguardo preoccupato alla Turchia, a sua volta interessata alle terre un tempo appartenute all’impero Ottomano.
I lettori de Le sfide del Vaticano nei Balcani troveranno dunque approfondimenti non solo sulle questioni religiose, ma anche sui complessi – e spesso poco noti – eventi geopolitici che condizioneranno il futuro della regione, dell’Europa, e dello stesso Vaticano.
Tra gli argomenti trattati:
La struttura e gli obiettivi della operazioni vaticane, e il personale diplomatico chiave;
I protocolli di sicurezza tra Italia e Vaticano;
I dettagliati resoconti delle visite di Papa Francesco in Albania e Turchia nel 2014;
Le relazioni del Vaticano con i paesi ortodossi di Bulgaria, Macedonia e Serbia;
L’importanza di Medjugorje per i cattolici bosniaci e per la missione evangelizzatrice del Vaticano;
Il peso simbolico di alcune reliquie montenegrine, oggetti del contendere di un intrigo internazionale;
Il ruolo dei Cavalieri di Malta nella regione;
Le attività finanziarie del piccolo paradiso fiscale e bancario del Lussemburgo nel sostenere le organizzazioni cattoliche nei Balcani;
Il ruolo segreto dei servizi ungheresi nel mettere in atto la politica vaticana;
La lotta per l’identità nelle comunità albanesi, il ruolo dell’Islam e le preoccupazioni per la sicurezza;
L’intensificata guerra di spie tra Germania e Turchia nei Balcani;
I progetti di sviluppo macro-regionale europei per il periodo 2014-2020 e l’armonizzazione delle politiche europee e vaticane nei Balcani;
Cinque dettagliate appendici, con i dati riguardanti le relazioni diplomatiche del Vaticano con i paesi balcanici, i profili dei nunzi vaticani, le informazioni sulle ONG cattoliche e sulle rappresentanze locali dei Cavalieri di Malta e delle società gesuite.
Per maggiori informazioni visitate www.balkanalysis.com/vatican
su Twitter: @balkanalysis
Combining extensive on-the-ground research, top-secret intelligence and interviews with media reports and official Church data, The Vatican's Challenges in the Balkans is the first comprehensive analysis of the Holy See's current relationships and activities in Balkan countries at the levels of state, church and outreach to local populations.
While existing books have concentrated on the Vatican’s Balkan role in the 1990s, WWII or earlier conflict periods, no study until now has documented the current Balkan policies and activities of the Catholic Church's senior leadership. As such, The Vatican's Challenges in the Balkans represents a valuable new contribution: it reveals how the world’s most storied religious institution operates today, in one of the world’s historically most volatile regions.
Read the index and the Introduction below:
Papers by Matteo Albertini
In specific, section one will analyse the state of affairs in the study of organized crime; section two will explore the recent history of Balkan organized crime; section three will set some goals for the future, with a view to the future inclusion of Western Balkan state in the European Union.
Conference Presentations by Matteo Albertini
Sovrapponendo un’ampia ricerca sul campo, informazioni riservate di intelligence e interviste ad esperti del settore con i resoconti delle fonti giornalistiche e con i dati ufficiali della Chiesa, Le sfide del Vaticano nei Balcani è la prima analisi, interamente dedicata alle attività della Santa Sede nella regione, capace di rendere conto dei rapporti del Vaticano con gli stati e con le chiese balcaniche, e di evidenziare la sua azione nei confronti delle popolazioni locali.
Non mancano infatti libri dedicati al ruolo del Vaticano nei Balcani durante gli anni novanta, nella seconda guerra mondiale o in epoche ancora precedenti; ma nessuno studio ha ancora documentato le politiche e le attività correnti dei rappresentati della Chiesa Cattolica all’interno dell’area. In questo senso, questo studio rappresenta un valido e originale contributo per comprendere come la più celebre delle istituzioni religiose mondiali stia lavorando in una delle regioni storicamente più incerte.
Scritto da due veterani analisti con esperienza negli affari balcanici ed europei, questa ricerca si rivolge allo stesso tempo al lettore generico e agli specialisti del settore. Albertini e Deliso documentano in dettaglio le attività della Santa Sede in sette paesi balcanici, con particolare attenzione allo scopo primario di rafforzare – e perfino di espandere – il potere cattolico: una strategia sostenuta dal clero locale, da organizzazioni di beneficenza, da speciali Ordini ecclesiastici e dai governi alleati.
Questo libro è così una lettura necessaria sia per coloro che sono interessati alla Chiesa in quanto istituzione, sia per coloro che intendono comprendere la più ampia geopolitica del sud est europeo contemporaneo.
Inoltre, questo libro evidenzia, per la prima volta, la cooperazione ed i progetti vaticani in comune con i propri partner europei, ognuno dei quali volge uno sguardo preoccupato alla Turchia, a sua volta interessata alle terre un tempo appartenute all’impero Ottomano.
I lettori de Le sfide del Vaticano nei Balcani troveranno dunque approfondimenti non solo sulle questioni religiose, ma anche sui complessi – e spesso poco noti – eventi geopolitici che condizioneranno il futuro della regione, dell’Europa, e dello stesso Vaticano.
Tra gli argomenti trattati:
La struttura e gli obiettivi della operazioni vaticane, e il personale diplomatico chiave;
I protocolli di sicurezza tra Italia e Vaticano;
I dettagliati resoconti delle visite di Papa Francesco in Albania e Turchia nel 2014;
Le relazioni del Vaticano con i paesi ortodossi di Bulgaria, Macedonia e Serbia;
L’importanza di Medjugorje per i cattolici bosniaci e per la missione evangelizzatrice del Vaticano;
Il peso simbolico di alcune reliquie montenegrine, oggetti del contendere di un intrigo internazionale;
Il ruolo dei Cavalieri di Malta nella regione;
Le attività finanziarie del piccolo paradiso fiscale e bancario del Lussemburgo nel sostenere le organizzazioni cattoliche nei Balcani;
Il ruolo segreto dei servizi ungheresi nel mettere in atto la politica vaticana;
La lotta per l’identità nelle comunità albanesi, il ruolo dell’Islam e le preoccupazioni per la sicurezza;
L’intensificata guerra di spie tra Germania e Turchia nei Balcani;
I progetti di sviluppo macro-regionale europei per il periodo 2014-2020 e l’armonizzazione delle politiche europee e vaticane nei Balcani;
Cinque dettagliate appendici, con i dati riguardanti le relazioni diplomatiche del Vaticano con i paesi balcanici, i profili dei nunzi vaticani, le informazioni sulle ONG cattoliche e sulle rappresentanze locali dei Cavalieri di Malta e delle società gesuite.
Per maggiori informazioni visitate www.balkanalysis.com/vatican
su Twitter: @balkanalysis
Combining extensive on-the-ground research, top-secret intelligence and interviews with media reports and official Church data, The Vatican's Challenges in the Balkans is the first comprehensive analysis of the Holy See's current relationships and activities in Balkan countries at the levels of state, church and outreach to local populations.
While existing books have concentrated on the Vatican’s Balkan role in the 1990s, WWII or earlier conflict periods, no study until now has documented the current Balkan policies and activities of the Catholic Church's senior leadership. As such, The Vatican's Challenges in the Balkans represents a valuable new contribution: it reveals how the world’s most storied religious institution operates today, in one of the world’s historically most volatile regions.
Read the index and the Introduction below:
In specific, section one will analyse the state of affairs in the study of organized crime; section two will explore the recent history of Balkan organized crime; section three will set some goals for the future, with a view to the future inclusion of Western Balkan state in the European Union.