Papers by Marinella Pigozzi

Il talento di Andrea Pozzo, la sua creativit\ue0, hanno destato subito curiosit\ue0, emulazione, ... more Il talento di Andrea Pozzo, la sua creativit\ue0, hanno destato subito curiosit\ue0, emulazione, ma anche pungente desiderio di distinzione per non sentirsi sovrastati e schiacciati dal suo successo sia in ambito religioso sia in ambito aristocratico. Diversi stereotipi accompagnano le sue biografie, tutte tese ad evidenziare il genio fragile e solitario. Si sono evidenziate le pregresse basi scientifiche della sua formazione grazie anche alla mediazione dei testi di Giulio Troili, e grazie alla collaborazione di Giuseppe Barbieri si \ue8 dimostrato quanto sia collettivo l\u2019esito mirabile del suo lavoro, e quanto sia precoce la volont\ue0 di distinzione di Ferdinando Galli Bibiena. \uc8 subito forte nel bolognese la consapevolezza delle novit\ue0 della sua prassi di scenografo e quadraturista. Pozzo, Troili e Bibiena non accettano la separazione, anzi la dicotomia, tra scienza ed arte, non li ritengono atteggiamenti culturali inconciliabili tra loro
Jaca Book, 2007
Il libro \ue8 dedicato alla produzione artistica rinascimentale in Emilia Romagna tra il primo Ri... more Il libro \ue8 dedicato alla produzione artistica rinascimentale in Emilia Romagna tra il primo Rinascimento e la fine del XVI secolo, ed \ue8 suddiviso in due parti Le 15 schede maggiori, dedicate a siti (o gruppi di siti), danno conto dell'intero percorso critico, dei problemi stilistici, e delle motivazioni d'eccellenza del singolo caso nel quadro della storia dell'arte del tempo (per esempio, l'architettura bentivolesca a Bologna, l'architettura dei Pio a Carpi, la Biblioteca Malatestiana di Cesena, la Madonna della Steccata a Parma), e ne costituiscono di fatto una trattazione monografica. Pi\uf9 di 50 schede 'minori' descrivono le situazioni comunque significative, ma di importanza pi\uf9 relativa, in modo analogo pur se in spazi pi\uf9 ridotti
Si \ue8 indagato il ritratto di cantante dei melodrammi rossiniani e in particolare il Ritratto d... more Si \ue8 indagato il ritratto di cantante dei melodrammi rossiniani e in particolare il Ritratto di Benedetta Rosmunda Pisaroni con il marito, Giuseppe Santi Carrara, opera di F.P. G\ue9rard

DOAJ (DOAJ: Directory of Open Access Journals), Jun 1, 2018
LA COLLEZIONE SAMPIERI, DALLA DISPERSIONE ALLA NEGAZIONE, ALL'AUSPICABI-LE VALORIZZAZIONE Marinel... more LA COLLEZIONE SAMPIERI, DALLA DISPERSIONE ALLA NEGAZIONE, ALL'AUSPICABI-LE VALORIZZAZIONE Marinella Pigozzi «E chi non vede in Casa Sampieri fra l'altre superbe pitture quel ballo di Amoretti, che in tal guisa lieti applaudono al loro capo e Signore, che baciando soavemente in cielo la madre Venere, le addita in lontananza di Proserpina da Plutone rapita la gloriosa impresa, solo dirà che troppo dissi e trascesi» 1. Il soggetto dell'ovale di Albani, cui Malvasia si riferisce nelle righe or ora riportate, è il virgiliano Omnia vincit Amor et nos cedamus Amori 2 (fig. 1). Gli amorini con le graziose forme, le perfette simmetrie, le spiritose attitudini, deposti archi e frecce che vediamo in primo piano, giocano felici. Hanno compiuto la missione loro assegnata da Cupido: Plutone si è innamorato di Proserpina e la rapisce quale segno di incoercibile amore; Venere premia Cupido con un bacio riconoscente; il tempio di Vesta, dove il focolare è sempre acceso, augura la durevolezza dell'amore. Il rame è nella Pinacoteca Nazionale di Brera a Milano dal 1811, proviene dalla bolognese collezione Sampieri. Lo arricchisce una rara cornice originale, «quadrata ed ovata intagliata e dorata» 3 (fig. 2). Ci aiuta a conoscere il committente, i gigli infatti hanno un esplicito riferimento farnesiano. Possiamo individuare il responsabile della commissione nel cardinale Odoardo Farnese (1573-1626), lo stesso che ha chiamato a Roma Annibale Carracci e questi ha coinvolto nell'urbe i suoi allievi, Albani fra questi. Ne consegue l'ipotesi dell'occasione. Nel 1620 il giovane Odoardo Farnese (1612-1646), figlio di Alessandro,

A Bologna, le testimonianze pittoriche di Amico Aspertini nella chiesa di Santa Cecilia e nella v... more A Bologna, le testimonianze pittoriche di Amico Aspertini nella chiesa di Santa Cecilia e nella villa degli Isolani a Minerbio risultano esemplari ancora per tutto il Seicento, il secolo che con Girolamo Curti detto il Dentone scopre la pittura di prospettiva come genere figurativo autonomo. Ancor prima, si \ue8 suggerito in Aspertini l'interlocutore privilegiato da Durer in occasione del suo arrivo a Bologna. Inventore della quadratura e animatore di una riforma parallela a quella dei Carracci, Curti mostra le potenzialit\ue0 di una solida architettura dipinta in prospettiva che sia in dialogo con quella reale ricercatrice del classico. A Mitelli e Colonna, Troili, Seghizzi, Pizzoli, Pietro Antonio Cerva, Gian Giacomo Monti, e Giuseppe Barbieri spetter\ue0 il merito di rendere ancora pi\uf9 complessi gli impianti prospettici mantenendo la quadratura al centro degli interessi della scuola bolognese e di diffonderne principi e soluzioni nelle regioni vicine, in Spagna e a Parigi. Si \ue8 messa a fuoco la personalit\ue0 di Giulio Troili, figura decisiva nella teoria e nella prassi della quadratura nel secolo XVII, a Bologna e nei territori confinanti. Egli, con i suoi Paradossi per pratticare la prospettiva (Bologna, 1672), stabilisce un rapporto inscindibile tra nuova ricerca scientifica, rappresentazione e comunicazione. In linea con le pi\uf9 recenti acquisizioni del mondo scientifico-matematico, per Troili lo sguardo assume una funzione privilegiata di conoscenza. I bolognesi alla sua arte e al suo trattato di prospettiva guarderanno come un sicuro riferimento sino alle quadrature e alle scene di Ferdinando Galli Bibiena

2020 IMEKO TC-4 International Conference on Metrology for Archaeology and Cultural Heritage, MetroArchaeo 2020, 2020
In the project, carried out by the Geomatics group of the DICAM Department from the University of... more In the project, carried out by the Geomatics group of the DICAM Department from the University of Bologna, it is discussed the integration of different sensors as an application to the field of Cultural Heritage. The fresco painting examined dates back to the beginning of the XVII century, it is found in the San Martino theatre hall, in the city centre of Bologna. Terrestrial Laser Scanner (TLS), Photogrammetry and Thermal Analysis were employed as support for the analysis of the damaged fresco, and their integration, upon calibration, allowed to obtain a detailed representation and mapping of the fresco and its decay. In addition, it is now carried out a further research considering the role of Intensity of the TLS data, which could provide additional information about the conservation state of the painting\u2019s surface

Le arti e il cibo. Modalità ed esempi di un rapporto, 2014
Croce, questo poeta delle cose quotidiane, non sent\uec il bisogno di dedicare a Lavinia Fontana ... more Croce, questo poeta delle cose quotidiane, non sent\uec il bisogno di dedicare a Lavinia Fontana che pur lo aveva ritratto almeno uno dei suoi scritti, invece ad Agostino e alle sue \uabvirtuose mani\ubb ha dedicato i propri incubi notturni agitati dal mostruoso e dal bizzarro, i "Sogni fantastichi della notte. Opera nuova, e curiosa, nella quale si vede quante strane Chimere, e bizzarre fantasie s\u2019appresentano al nostro intelletto, mentre che si dorme" . Agostino, suonatore di chitarra e di lira, ballerino, ideatore d\u2019enigmi figurati, raccontatore di facezie, di motti, di barzellette, interessato al mostruoso e al bizzarro, cercava come il poeta di sfuggire alla \u201cmalinconia\u201d. Ad Agostino si riferisce il "Ritratto di giovane", in collezione privata, altrimenti riferito al fratello Annibale

Anatome. Sezione, scomposizione, raffigurazione del corpo nell'Età Moderna, 2012
Scienza, tecnica e arte dalla fine del Quattrocento alla conclusione del Cinquecento hanno seguit... more Scienza, tecnica e arte dalla fine del Quattrocento alla conclusione del Cinquecento hanno seguito un percorso intrecciato di conoscenze. La dimensione estetica e quella scientifica hanno proceduto in dialogo su un piano di ricercata parit\ue0. Splendevano le arti, ma anche la scienza, il pensiero e l\u2019economia. Gli artisti d\u2019avanguardia sentivano l\u2019esigenza di conoscere il loro corpo, di verificarne la muscolatura e lo scheletro in relazione ai movimenti, ai sentimenti, alle situazioni in cui avrebbero inserito i protagonisti delle loro storie visive. Sezionavano i cadaveri per lo studio dell\u2019anatomia corporea e si sentivano interpreti dell\u2019arte quale scienza, i medici chiedevano agli artisti disegni, modelli del corpo e di sue parti in cera, in terracotta, in legno. L\u2019intreccio ricordato d\u2019arte e di scienza non s\u2019interrompe a Bologna, anzi trova nuova energia nelle sperimentazioni naturalistiche aldrovandiane, nella ricerca di verosimiglianza professionale, ritrattistica, religiosa di cui Prospero Fontana, Bartolomeo Passerotti, Lavinia Fontana si fanno interpreti, in sintonia con i consigli di gravit\ue0 e decoro che Gabriele Paleotti andava inserendo nel suo "Discorso intorno alle immagini sacre e profane" (1582). Occorre per\uf2 accorgersi che, mentre gli artisti, i Carracci soprattutto, intensificano i tentativi d\u2019autonomia sindacale e le richieste di separatezza dalla dimensione artigiana, per primo il cardinale Paleotti ha negato l\u2019autonomia dello specifico artistico, subordinandolo al dato religioso, e Ulisse Aldrovandi lo ha utilizzato e lo utilizza esclusivamente quale tramite conoscitivo e illustrativo della natura

Clueb, 2005
Museografia di Caspar Friedrick Neickel, edito in tedesco e in caratteri gotici a Lipsia e Bresla... more Museografia di Caspar Friedrick Neickel, edito in tedesco e in caratteri gotici a Lipsia e Breslavia nel 1727, per i tipi di Michael Hubert, appare finalmente in edizione critica, tradotto e in caratteri latini. A fronte dell'imponente produzione di cataloghi pubblicati tra la fine del secolo XVII e gli inizi del successivo, che ancora custodiscono e diffondono l'eidos delle singole collezioni di naturalia e artificialia, l'opera di Neickel, anagramma di Einckel, si offre quale prima immagine d'insieme del panorama collezionistico europeo. L'indagine sulle forme e la denominazione delle varie tipologie museali, gli interrogativi sulla genesi del collezionismo e sui musei un tempo famosi nel mondo, l'individuazione delle biblioteche e dei testi indispensabili per risolvere gli interrogativi che un museo determina, il tentativo di fornire una definizione chiara ed esauriente dei naturalia ed artificialia, dei mirabilia, e persino una sorta di decalogo-venticinque regole in realt\ue0-sul modo pi\uf9 corretto per affrontare una visita ad un museo, trovano in Neickel uno spazio assolutamente originale

Edizioni Tecnograf, 2015
Tutti i manuali della prima met\ue0 del Seicento concordano nell\u2019affermare che la festa \ue8... more Tutti i manuali della prima met\ue0 del Seicento concordano nell\u2019affermare che la festa \ue8 strumento politico e di controllo, \ue8 rappresentativa e socializzante, \ue8 necessaria ad un sovrano cosciente del suo ruolo, \ue8 una pratica che appartiene alla storia, sa sollecitare gli animi e coinvolgerli, non \ue8 esclusiva di una classe, anzi pu\uf2 essere uno strumento di coesione della comunit\ue0, \ue8 decisiva per la politica estera, una palestra di sperimentazione delle arti, da quella di governo a quella militare, senza escludere le belle arti, \ue8 la pi\uf9 coinvolgente verifica del potere e certa via alla fama. L\u2019influsso decisivo e prolungato del Concilio Tridentino si manifesta anche nella moralizzazione dei temi delle occasioni di festa. Nella nuova capitale e a Reggio Emilia la propaganda dinastica si \ue8 subito appropriata della festa, prima delle feste tradizionali del calendario liturgico ( Natale, Quaresima, Pasqua, Ascensione, che qui non considereremo) e di quello cittadino, poi delle feste periodiche e cicliche, ma senza accollarsi le spese. Solo pi\uf9 tardi ha contribuito a finanziare le celebrazioni dinastiche. In questo tempo della festa, eccezionale poich\ue9 spezza il continuum dei giorni lavorativi e perch\ue9 come tempo dello spreco si oppone a quello quotidiano del risparmio, si sperimentano le arti, si creano occasioni di stimolo economico per artisti e botteghe artigiane. La Comunit\ue0 e la casa regnante utilizzano la festa quale occasione e strumento d\u2019avvicinamento sociale, v\u2019investono per riceverne profitti materiali e simbolici, per farne la proiezione all\u2019esterno della continuit\ue0 dinastica, del rinnovamento, della progettualit\ue0. Anche se nel 1607 Fulvio Paciani dedica il suo Dell\u2019arte di governare bene i popoli a Cosimo de\u2019 Medici, non ad un membro della famiglia Estense, dal 1591 al 1604 egli \ue8 stato segretario e consigliere prima a Ferrara di Alfonso II, quindi a Modena di Cesare d\u2019Este1. In questi anni dopo le esperienze dei trattati di Machiavelli e di Guicciardini, che hanno proprio nella consapevolezza della relativit\ue0 un valore assoluto e universale, la letteratura politica al pari di quella religiosa ed artistica si arricchisce di didattici, moralistici, rassicuranti manuali di buon governo che assegnano alla festa un ruolo strategico per il dialogo con la comunit\ue0. Grazie agli stretti rapporti politici e matrimoniali fra gli Este e Parigi si conosceranno nel ducato anche i M\ue9moires pour l\u2019instruction du Dauphin, scritti dal re Sole per il figlio con l\u2019evidente finalit\ue0 di prepararlo al governo. In tutti questi testi la festa rientra fra gli strumenti di orgoglio dinastico, di convincimento e occasione di buon govern
Si sono analizzate le diverse interpretazioni del rapporto arte-scienza nella citt\ue0 di Bologna... more Si sono analizzate le diverse interpretazioni del rapporto arte-scienza nella citt\ue0 di Bologna dagli anni Ottanta del Cinquecento ai primi anni del secolo successivo. Si \ue8 evidenziato il legame della pittura di Annibale Carracci con la pittura di Pellegrino Tibaldi in palazzo Poggi e il rilievo degli studi prospettici favoriti dalla pubblicazione del trattato di Jacopo Barozzi detto il Vignola: Le due regole della prospettiva pratica
Oxford Music Online, 2002
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