Papers by Maria Quartarone

Quaderni Di Intercultura, Dec 22, 2011
PRESENTAZIONE a cura di Dario De Salvo * Il pretesto di questo numero monografico dei "Quaderni d... more PRESENTAZIONE a cura di Dario De Salvo * Il pretesto di questo numero monografico dei "Quaderni d'Intercultura" è da ritrovarsi nella giornata di studio e di riflessione sull'opera educativa di don Lorenzo MILANI (1923-1967) svoltasi nell'Aula Magna della Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Messina lo scorso 10 maggio. Un'intensa mattinata di riflessioni, voluta fortemente dalla cattedra di Storia della Pedagogia della medesima Università, durante la quale ricercatori e docenti hanno apportato il loro proprium speculativo sulla figura e l'opera del priore di Barbiana. Nato il 27 maggio del 1923, Lorenzo Milani proviene da una famiglia dell'alta borghesia toscana e svolge tutta la sua parabola esistenziale nel periodo che intercorre tra il regime fascista, la ricostruzione post bellica del secondo conflitto mondiale e la ripresa economica degli anni sessanta. Proprio in questo inquieto contesto storico-sociale il Nostro matura e realizza la scelta di farsi maestro e sacerdote. Scelta determinata, innanzitutto, dalla consapevolezza di far parte di una famiglia privilegiata che, di certo, non inorgoglì mai il giovane Lorenzo, ma che, al contrario, alimentò nel difensore degli ultimi un forte senso di colpa. Pronipote di Domenico Comparetti, accanito anticlericale e importante filologo italiano, e nipote di un archeologo di fama eredita, da parte materna, quella cultura ebraica che affonda le sue radici nel mondo mitteleuropeo. Con tali esempi culturali, dunque, cresce il giovane Lorenzo, respirando un'aura all'interno della propria casa paterna che lo porterà a divenire aperto ai diversi modi di pensare e di leggere la realtà. Egli stesso scrive negli anni della maturità che da lì non si sarebbe usciti mai apolitici, qualunquisti, dogmatici, manichei, razzisti o depositari di una circoscritta ideologia. Questi, insomma, gli anni della sua formazione adolescenziale, quando i fili sottili ed appena percebili dell'ebraismo, dell'ateismo e del cristianesimo compongono una trama spessa ed incisiva, che va oltre il semplice carattere individuale. Prova ne è la sua carriera scolastica irregolare, non per svogliatezza ma per l'insofferenza nei confronti della mediocrità del sistema scolastico del tempo. A Milano studia al liceo Berchet, ma ottiene la maturità da privatista nel 1941. Con sorpresa e rammarico di tutta la famiglia, poi, rifiuta d'iscriversi all'università per dedicarsi alla pittura. La madre, manifestando il suo disappunto per questa scelta, descrive il giovane Lorenzo come fanatico, ossessionato, infelice.

In un tempo, quello contemporaneo, oppresso e dominato dalla paura del contagio dovuto al mescola... more In un tempo, quello contemporaneo, oppresso e dominato dalla paura del contagio dovuto al mescolamento di culture diverse, la scuola dell’infanzia, grazie alle sue peculiari caratteristiche educative, adottando una visione pedagogica interculturale puo generare attraverso la narrazione, la trasformazione di determinati habitus comportamentali e mentali monoculturali, monolinguisitici, monoetnici, educando i piu piccoli alla differenza e al pluralismo. Una “rivoluzione antropologica” che si concretizza nel riconoscimento e nel rispetto della persona umana. In a time, the contemporary, oppressed and dominated by the fear of contagion due to the mixing of different cultures, the school of childhood, thanks to its peculiar pedagogical characteristics, adopting an intercultural pedagogical vision can generate through the narration the transformation of certain behavioral habitus and monocultural mental, monolinguisitic, mono-ethnic, educating children to difference and pluralism. An “ant...
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