Qualche appunto sulla filosofia di Aleksandr Gelʹevič Dugin Non sono uno studioso della filosofia... more Qualche appunto sulla filosofia di Aleksandr Gelʹevič Dugin Non sono uno studioso della filosofia di Dugin e non mi sono preso la briga di leggere per intero il suo «Философиа войны» (Moskwa, Яуэа, 2004). La parte introduttiva dell'opera basta (e avanza) per farsi un'idea della impostazione del suo pensiero.
Rimossa come ineludibile destino personale, la morte è esibita nell'attuale civiltà dell'immagine... more Rimossa come ineludibile destino personale, la morte è esibita nell'attuale civiltà dell'immagine come evento che, proprio in virtù di un eccesso di spettacolarizzazione, travalica i confini tra reale e virtuale. L'insistita rappresentazione delle sue forme più crudel'oscena rappresentazione del non rappresentabile ]finisce quindi per essere una nuova forma di esorcizzazione della sua fattuale immanenza. Si tratta, dopotutto, di una morte alla terza persona [JANKÉLÉVITCH 2009], l'epicureo «nulla di mio» che ben poco ci riguarda. Sembra che proprio nei confronti di questa radicale alterità si sia messa precocemente in atto la strategia di immunizzazione per fagocitazione che ha via via sostituito, nei confronti di ogni elemento estraneo, i primitivi e poco produttivi tentativi di circoscrizione ed espulsione [SLOTERDIJK 2010]. Ciononostante, l'argomento resta imbarazzante e la parola stessa, per quanto la morte venga quotidianamente banalizzata e desacralizzata, è costantemente elusa [THOMAS 2006] e non la si pronuncia troppo facilmente. Per questa ragione, persino sulle lapidi commemorative, se ne parla quasi esclusivamente in modo reticente, anche quando è essa stessa la causa prima della gloria che viene celebrata. In tali raffigurazioni sostitutive, dietro gli aspetti apparenti, della modernità trapelano, sempre o quasi, elementi arcaici che rimandano a concezioni della morte che si vorrebbero superate. La presente ricerca riguarda le lapidi del centro cittadino della città di Novara. Le tre morti del geometra MORSUILLO GEOMETRA CLAUDIO MUSICISTA E COMPOSITORE MEDAGLIA D'ORO AL MERITO CIVILE PERITO GIUDIZIARIO DISTINTOSI PER SCRUPOLOSITÀ E DEDIZIONE, INCARICATO DAL TRIBUNALE DI NOVARA PER UNA PERIZIA CATASTALE PRESSO UN'ABITAZIONE VENIVA ASSASSINATO DA COLPI DI FUCILE SPARATOGLI PRODITORIAMENTE DAL PROPRIETARIO. ACCASCIANDOSI AL SUOLO ESANIME. NOBILE ESEMPIO DI ELEVATE VIRTÙ CIVICHE ED ALTISSIMO SPIRITO DI SERVIZIO, SPINTO FINO ALL'ESTREMO SACRIFICIO. BOGOGNO (NO) 27/06/2005 1 Sovrabbondanza e piccole imperfezioni formali rivelano tutto lo strazio della madre che, con ogni 1 Claudio Morsuillo (1966-2005), perito giudiziario, viene ucciso il 27 giugno 2005 da Angelo Sacco, la cui casa doveva sottoporre a perizia per conto del tribunale di Novara. Asserragliatosi in casa, il Sacco ucciderà anche un carabiniere e un passante e ferirà altre nove persone. La lapide di Morsuillo è posta su un cippo nello slargo a lui intitolato all'uscita del Parco dei Bambini.
Rimossa come ineludibile destino personale, la morte è esibita nell'attuale civiltà dell'immagine... more Rimossa come ineludibile destino personale, la morte è esibita nell'attuale civiltà dell'immagine come evento che, proprio in virtù di un eccesso di spettacolarizzazione, travalica i confini tra reale e virtuale. L'insistita rappresentazione delle sue forme più crudel'oscena rappresentazione del non rappresentabile ]finisce quindi per essere una nuova forma di esorcizzazione della sua fattuale immanenza. Si tratta, dopotutto, di una morte alla terza persona [JANKÉLÉVITCH 2009], l'epicureo «nulla di mio» che ben poco ci riguarda. Sembra che proprio nei confronti di questa radicale alterità si sia messa precocemente in atto la strategia di immunizzazione per fagocitazione che ha via via sostituito, nei confronti di ogni elemento estraneo, i primitivi e poco produttivi tentativi di circoscrizione ed espulsione [SLOTERDIJK 2010]. Ciononostante, l'argomento resta imbarazzante e la parola stessa, per quanto la morte venga quotidianamente banalizzata e desacralizzata, è costantemente elusa [THOMAS 2006] e non la si pronuncia troppo facilmente. Per questa ragione, persino sulle lapidi commemorative, se ne parla quasi esclusivamente in modo reticente, anche quando è essa stessa la causa prima della gloria che viene celebrata. In tali raffigurazioni sostitutive, dietro gli aspetti apparenti, della modernità trapelano, sempre o quasi, elementi arcaici che rimandano a concezioni della morte che si vorrebbero superate. La presente ricerca riguarda le lapidi del centro cittadino della città di Novara. Le tre morti del geometra MORSUILLO GEOMETRA CLAUDIO MUSICISTA E COMPOSITORE MEDAGLIA D'ORO AL MERITO CIVILE PERITO GIUDIZIARIO DISTINTOSI PER SCRUPOLOSITÀ E DEDIZIONE, INCARICATO DAL TRIBUNALE DI NOVARA PER UNA PERIZIA CATASTALE PRESSO UN'ABITAZIONE VENIVA ASSASSINATO DA COLPI DI FUCILE SPARATOGLI PRODITORIAMENTE DAL PROPRIETARIO. ACCASCIANDOSI AL SUOLO ESANIME. NOBILE ESEMPIO DI ELEVATE VIRTÙ CIVICHE ED ALTISSIMO SPIRITO DI SERVIZIO, SPINTO FINO ALL'ESTREMO SACRIFICIO. BOGOGNO (NO) 27/06/2005 1 Sovrabbondanza e piccole imperfezioni formali rivelano tutto lo strazio della madre che, con ogni 1 Claudio Morsuillo (1966-2005), perito giudiziario, viene ucciso il 27 giugno 2005 da Angelo Sacco, la cui casa doveva sottoporre a perizia per conto del tribunale di Novara. Asserragliatosi in casa, il Sacco ucciderà anche un carabiniere e un passante e ferirà altre nove persone. La lapide di Morsuillo è posta su un cippo nello slargo a lui intitolato all'uscita del Parco dei Bambini.
Rimossa come ineludibile destino personale, la morte è esibita nell'attuale civiltà dell'immagine... more Rimossa come ineludibile destino personale, la morte è esibita nell'attuale civiltà dell'immagine come evento che, proprio in virtù di un eccesso di spettacolarizzazione, travalica i confini tra reale e virtuale. L'insistita rappresentazione delle sue forme più crudel'oscena rappresentazione del non rappresentabile ]finisce quindi per essere una nuova forma di esorcizzazione della sua fattuale immanenza. Si tratta, dopotutto, di una morte alla terza persona [JANKÉLÉVITCH 2009], l'epicureo «nulla di mio» che ben poco ci riguarda. Sembra che proprio nei confronti di questa radicale alterità si sia messa precocemente in atto la strategia di immunizzazione per fagocitazione che ha via via sostituito, nei confronti di ogni elemento estraneo, i primitivi e poco produttivi tentativi di circoscrizione ed espulsione [SLOTERDIJK 2010]. Ciononostante, l'argomento resta imbarazzante e la parola stessa, per quanto la morte venga quotidianamente banalizzata e desacralizzata, è costantemente elusa [THOMAS 2006] e non la si pronuncia troppo facilmente. Per questa ragione, persino sulle lapidi commemorative, se ne parla quasi esclusivamente in modo reticente, anche quando è essa stessa la causa prima della gloria che viene celebrata. In tali raffigurazioni sostitutive, dietro gli aspetti apparenti, della modernità trapelano, sempre o quasi, elementi arcaici che rimandano a concezioni della morte che si vorrebbero superate. La presente ricerca riguarda le lapidi del centro cittadino della città di Novara. Le tre morti del geometra MORSUILLO GEOMETRA CLAUDIO MUSICISTA E COMPOSITORE MEDAGLIA D'ORO AL MERITO CIVILE PERITO GIUDIZIARIO DISTINTOSI PER SCRUPOLOSITÀ E DEDIZIONE, INCARICATO DAL TRIBUNALE DI NOVARA PER UNA PERIZIA CATASTALE PRESSO UN'ABITAZIONE VENIVA ASSASSINATO DA COLPI DI FUCILE SPARATOGLI PRODITORIAMENTE DAL PROPRIETARIO. ACCASCIANDOSI AL SUOLO ESANIME. NOBILE ESEMPIO DI ELEVATE VIRTÙ CIVICHE ED ALTISSIMO SPIRITO DI SERVIZIO, SPINTO FINO ALL'ESTREMO SACRIFICIO. BOGOGNO (NO) 27/06/2005 1 Sovrabbondanza e piccole imperfezioni formali rivelano tutto lo strazio della madre che, con ogni 1 Claudio Morsuillo (1966-2005), perito giudiziario, viene ucciso il 27 giugno 2005 da Angelo Sacco, la cui casa doveva sottoporre a perizia per conto del tribunale di Novara. Asserragliatosi in casa, il Sacco ucciderà anche un carabiniere e un passante e ferirà altre nove persone. La lapide di Morsuillo è posta su un cippo nello slargo a lui intitolato all'uscita del Parco dei Bambini.
Rimossa come ineludibile destino personale, la morte è esibita nell'attuale civiltà dell'immagine... more Rimossa come ineludibile destino personale, la morte è esibita nell'attuale civiltà dell'immagine come evento che, proprio in virtù di un eccesso di spettacolarizzazione, travalica i confini tra reale e virtuale. L'insistita rappresentazione delle sue forme più crudel'oscena rappresentazione del non rappresentabile ]finisce quindi per essere una nuova forma di esorcizzazione della sua fattuale immanenza. Si tratta, dopotutto, di una morte alla terza persona [JANKÉLÉVITCH 2009], l'epicureo «nulla di mio» che ben poco ci riguarda. Sembra che proprio nei confronti di questa radicale alterità si sia messa precocemente in atto la strategia di immunizzazione per fagocitazione che ha via via sostituito, nei confronti di ogni elemento estraneo, i primitivi e poco produttivi tentativi di circoscrizione ed espulsione [SLOTERDIJK 2010]. Ciononostante, l'argomento resta imbarazzante e la parola stessa, per quanto la morte venga quotidianamente banalizzata e desacralizzata, è costantemente elusa [THOMAS 2006] e non la si pronuncia troppo facilmente. Per questa ragione, persino sulle lapidi commemorative, se ne parla quasi esclusivamente in modo reticente, anche quando è essa stessa la causa prima della gloria che viene celebrata. In tali raffigurazioni sostitutive, dietro gli aspetti apparenti, della modernità trapelano, sempre o quasi, elementi arcaici che rimandano a concezioni della morte che si vorrebbero superate. La presente ricerca riguarda le lapidi del centro cittadino della città di Novara. Le tre morti del geometra MORSUILLO GEOMETRA CLAUDIO MUSICISTA E COMPOSITORE MEDAGLIA D'ORO AL MERITO CIVILE PERITO GIUDIZIARIO DISTINTOSI PER SCRUPOLOSITÀ E DEDIZIONE, INCARICATO DAL TRIBUNALE DI NOVARA PER UNA PERIZIA CATASTALE PRESSO UN'ABITAZIONE VENIVA ASSASSINATO DA COLPI DI FUCILE SPARATOGLI PRODITORIAMENTE DAL PROPRIETARIO. ACCASCIANDOSI AL SUOLO ESANIME. NOBILE ESEMPIO DI ELEVATE VIRTÙ CIVICHE ED ALTISSIMO SPIRITO DI SERVIZIO, SPINTO FINO ALL'ESTREMO SACRIFICIO. BOGOGNO (NO) 27/06/2005 1 Sovrabbondanza e piccole imperfezioni formali rivelano tutto lo strazio della madre che, con ogni 1 Claudio Morsuillo (1966-2005), perito giudiziario, viene ucciso il 27 giugno 2005 da Angelo Sacco, la cui casa doveva sottoporre a perizia per conto del tribunale di Novara. Asserragliatosi in casa, il Sacco ucciderà anche un carabiniere e un passante e ferirà altre nove persone. La lapide di Morsuillo è posta su un cippo nello slargo a lui intitolato all'uscita del Parco dei Bambini.
Rimossa come ineludibile destino personale, la morte è esibita nell'attuale civiltà dell'immagine... more Rimossa come ineludibile destino personale, la morte è esibita nell'attuale civiltà dell'immagine come evento che, proprio in virtù di un eccesso di spettacolarizzazione, travalica i confini tra reale e virtuale. L'insistita rappresentazione delle sue forme più crudel'oscena rappresentazione del non rappresentabile ]finisce quindi per essere una nuova forma di esorcizzazione della sua fattuale immanenza. Si tratta, dopotutto, di una morte alla terza persona [JANKÉLÉVITCH 2009], l'epicureo «nulla di mio» che ben poco ci riguarda. Sembra che proprio nei confronti di questa radicale alterità si sia messa precocemente in atto la strategia di immunizzazione per fagocitazione che ha via via sostituito, nei confronti di ogni elemento estraneo, i primitivi e poco produttivi tentativi di circoscrizione ed espulsione [SLOTERDIJK 2010]. Ciononostante, l'argomento resta imbarazzante e la parola stessa, per quanto la morte venga quotidianamente banalizzata e desacralizzata, è costantemente elusa [THOMAS 2006] e non la si pronuncia troppo facilmente. Per questa ragione, persino sulle lapidi commemorative, se ne parla quasi esclusivamente in modo reticente, anche quando è essa stessa la causa prima della gloria che viene celebrata. In tali raffigurazioni sostitutive, dietro gli aspetti apparenti, della modernità trapelano, sempre o quasi, elementi arcaici che rimandano a concezioni della morte che si vorrebbero superate. La presente ricerca riguarda le lapidi del centro cittadino della città di Novara. Le tre morti del geometra MORSUILLO GEOMETRA CLAUDIO MUSICISTA E COMPOSITORE MEDAGLIA D'ORO AL MERITO CIVILE PERITO GIUDIZIARIO DISTINTOSI PER SCRUPOLOSITÀ E DEDIZIONE, INCARICATO DAL TRIBUNALE DI NOVARA PER UNA PERIZIA CATASTALE PRESSO UN'ABITAZIONE VENIVA ASSASSINATO DA COLPI DI FUCILE SPARATOGLI PRODITORIAMENTE DAL PROPRIETARIO. ACCASCIANDOSI AL SUOLO ESANIME. NOBILE ESEMPIO DI ELEVATE VIRTÙ CIVICHE ED ALTISSIMO SPIRITO DI SERVIZIO, SPINTO FINO ALL'ESTREMO SACRIFICIO. BOGOGNO (NO) 27/06/2005 1 Sovrabbondanza e piccole imperfezioni formali rivelano tutto lo strazio della madre che, con ogni 1 Claudio Morsuillo (1966-2005), perito giudiziario, viene ucciso il 27 giugno 2005 da Angelo Sacco, la cui casa doveva sottoporre a perizia per conto del tribunale di Novara. Asserragliatosi in casa, il Sacco ucciderà anche un carabiniere e un passante e ferirà altre nove persone. La lapide di Morsuillo è posta su un cippo nello slargo a lui intitolato all'uscita del Parco dei Bambini.
Rimossa come ineludibile destino personale, la morte è esibita nell'attuale civiltà dell'immagine... more Rimossa come ineludibile destino personale, la morte è esibita nell'attuale civiltà dell'immagine come evento che, proprio in virtù di un eccesso di spettacolarizzazione, travalica i confini tra reale e virtuale. L'insistita rappresentazione delle sue forme più crudel'oscena rappresentazione del non rappresentabile ]finisce quindi per essere una nuova forma di esorcizzazione della sua fattuale immanenza. Si tratta, dopotutto, di una morte alla terza persona [JANKÉLÉVITCH 2009], l'epicureo «nulla di mio» che ben poco ci riguarda. Sembra che proprio nei confronti di questa radicale alterità si sia messa precocemente in atto la strategia di immunizzazione per fagocitazione che ha via via sostituito, nei confronti di ogni elemento estraneo, i primitivi e poco produttivi tentativi di circoscrizione ed espulsione [SLOTERDIJK 2010]. Ciononostante, l'argomento resta imbarazzante e la parola stessa, per quanto la morte venga quotidianamente banalizzata e desacralizzata, è costantemente elusa [THOMAS 2006] e non la si pronuncia troppo facilmente. Per questa ragione, persino sulle lapidi commemorative, se ne parla quasi esclusivamente in modo reticente, anche quando è essa stessa la causa prima della gloria che viene celebrata. In tali raffigurazioni sostitutive, dietro gli aspetti apparenti, della modernità trapelano, sempre o quasi, elementi arcaici che rimandano a concezioni della morte che si vorrebbero superate. La presente ricerca riguarda le lapidi del centro cittadino della città di Novara. Le tre morti del geometra MORSUILLO GEOMETRA CLAUDIO MUSICISTA E COMPOSITORE MEDAGLIA D'ORO AL MERITO CIVILE PERITO GIUDIZIARIO DISTINTOSI PER SCRUPOLOSITÀ E DEDIZIONE, INCARICATO DAL TRIBUNALE DI NOVARA PER UNA PERIZIA CATASTALE PRESSO UN'ABITAZIONE VENIVA ASSASSINATO DA COLPI DI FUCILE SPARATOGLI PRODITORIAMENTE DAL PROPRIETARIO. ACCASCIANDOSI AL SUOLO ESANIME. NOBILE ESEMPIO DI ELEVATE VIRTÙ CIVICHE ED ALTISSIMO SPIRITO DI SERVIZIO, SPINTO FINO ALL'ESTREMO SACRIFICIO. BOGOGNO (NO) 27/06/2005 1 Sovrabbondanza e piccole imperfezioni formali rivelano tutto lo strazio della madre che, con ogni 1 Claudio Morsuillo (1966-2005), perito giudiziario, viene ucciso il 27 giugno 2005 da Angelo Sacco, la cui casa doveva sottoporre a perizia per conto del tribunale di Novara. Asserragliatosi in casa, il Sacco ucciderà anche un carabiniere e un passante e ferirà altre nove persone. La lapide di Morsuillo è posta su un cippo nello slargo a lui intitolato all'uscita del Parco dei Bambini.
Rimossa come ineludibile destino personale, la morte è esibita nell'attuale civiltà dell'immagine... more Rimossa come ineludibile destino personale, la morte è esibita nell'attuale civiltà dell'immagine come evento che, proprio in virtù di un eccesso di spettacolarizzazione, travalica i confini tra reale e virtuale. L'insistita rappresentazione delle sue forme più crudel'oscena rappresentazione del non rappresentabile ]finisce quindi per essere una nuova forma di esorcizzazione della sua fattuale immanenza. Si tratta, dopotutto, di una morte alla terza persona [JANKÉLÉVITCH 2009], l'epicureo «nulla di mio» che ben poco ci riguarda. Sembra che proprio nei confronti di questa radicale alterità si sia messa precocemente in atto la strategia di immunizzazione per fagocitazione che ha via via sostituito, nei confronti di ogni elemento estraneo, i primitivi e poco produttivi tentativi di circoscrizione ed espulsione [SLOTERDIJK 2010]. Ciononostante, l'argomento resta imbarazzante e la parola stessa, per quanto la morte venga quotidianamente banalizzata e desacralizzata, è costantemente elusa [THOMAS 2006] e non la si pronuncia troppo facilmente. Per questa ragione, persino sulle lapidi commemorative, se ne parla quasi esclusivamente in modo reticente, anche quando è essa stessa la causa prima della gloria che viene celebrata. In tali raffigurazioni sostitutive, dietro gli aspetti apparenti, della modernità trapelano, sempre o quasi, elementi arcaici che rimandano a concezioni della morte che si vorrebbero superate. La presente ricerca riguarda le lapidi del centro cittadino della città di Novara. Le tre morti del geometra MORSUILLO GEOMETRA CLAUDIO MUSICISTA E COMPOSITORE MEDAGLIA D'ORO AL MERITO CIVILE PERITO GIUDIZIARIO DISTINTOSI PER SCRUPOLOSITÀ E DEDIZIONE, INCARICATO DAL TRIBUNALE DI NOVARA PER UNA PERIZIA CATASTALE PRESSO UN'ABITAZIONE VENIVA ASSASSINATO DA COLPI DI FUCILE SPARATOGLI PRODITORIAMENTE DAL PROPRIETARIO. ACCASCIANDOSI AL SUOLO ESANIME. NOBILE ESEMPIO DI ELEVATE VIRTÙ CIVICHE ED ALTISSIMO SPIRITO DI SERVIZIO, SPINTO FINO ALL'ESTREMO SACRIFICIO. BOGOGNO (NO) 27/06/2005 1 Sovrabbondanza e piccole imperfezioni formali rivelano tutto lo strazio della madre che, con ogni 1 Claudio Morsuillo (1966-2005), perito giudiziario, viene ucciso il 27 giugno 2005 da Angelo Sacco, la cui casa doveva sottoporre a perizia per conto del tribunale di Novara. Asserragliatosi in casa, il Sacco ucciderà anche un carabiniere e un passante e ferirà altre nove persone. La lapide di Morsuillo è posta su un cippo nello slargo a lui intitolato all'uscita del Parco dei Bambini.
Rimossa come ineludibile destino personale, la morte è esibita nell'attuale civiltà dell'immagine... more Rimossa come ineludibile destino personale, la morte è esibita nell'attuale civiltà dell'immagine come evento che, proprio in virtù di un eccesso di spettacolarizzazione, travalica i confini tra reale e virtuale. L'insistita rappresentazione delle sue forme più crudel'oscena rappresentazione del non rappresentabile ]finisce quindi per essere una nuova forma di esorcizzazione della sua fattuale immanenza. Si tratta, dopotutto, di una morte alla terza persona [JANKÉLÉVITCH 2009], l'epicureo «nulla di mio» che ben poco ci riguarda. Sembra che proprio nei confronti di questa radicale alterità si sia messa precocemente in atto la strategia di immunizzazione per fagocitazione che ha via via sostituito, nei confronti di ogni elemento estraneo, i primitivi e poco produttivi tentativi di circoscrizione ed espulsione [SLOTERDIJK 2010]. Ciononostante, l'argomento resta imbarazzante e la parola stessa, per quanto la morte venga quotidianamente banalizzata e desacralizzata, è costantemente elusa [THOMAS 2006] e non la si pronuncia troppo facilmente. Per questa ragione, persino sulle lapidi commemorative, se ne parla quasi esclusivamente in modo reticente, anche quando è essa stessa la causa prima della gloria che viene celebrata. In tali raffigurazioni sostitutive, dietro gli aspetti apparenti, della modernità trapelano, sempre o quasi, elementi arcaici che rimandano a concezioni della morte che si vorrebbero superate. La presente ricerca riguarda le lapidi del centro cittadino della città di Novara. Le tre morti del geometra MORSUILLO GEOMETRA CLAUDIO MUSICISTA E COMPOSITORE MEDAGLIA D'ORO AL MERITO CIVILE PERITO GIUDIZIARIO DISTINTOSI PER SCRUPOLOSITÀ E DEDIZIONE, INCARICATO DAL TRIBUNALE DI NOVARA PER UNA PERIZIA CATASTALE PRESSO UN'ABITAZIONE VENIVA ASSASSINATO DA COLPI DI FUCILE SPARATOGLI PRODITORIAMENTE DAL PROPRIETARIO. ACCASCIANDOSI AL SUOLO ESANIME. NOBILE ESEMPIO DI ELEVATE VIRTÙ CIVICHE ED ALTISSIMO SPIRITO DI SERVIZIO, SPINTO FINO ALL'ESTREMO SACRIFICIO. BOGOGNO (NO) 27/06/2005 1 Sovrabbondanza e piccole imperfezioni formali rivelano tutto lo strazio della madre che, con ogni 1 Claudio Morsuillo (1966-2005), perito giudiziario, viene ucciso il 27 giugno 2005 da Angelo Sacco, la cui casa doveva sottoporre a perizia per conto del tribunale di Novara. Asserragliatosi in casa, il Sacco ucciderà anche un carabiniere e un passante e ferirà altre nove persone. La lapide di Morsuillo è posta su un cippo nello slargo a lui intitolato all'uscita del Parco dei Bambini.
Qualche appunto sulla filosofia di Aleksandr Gelʹevič Dugin Non sono uno studioso della filosofia... more Qualche appunto sulla filosofia di Aleksandr Gelʹevič Dugin Non sono uno studioso della filosofia di Dugin e non mi sono preso la briga di leggere per intero il suo «Философиа войны» (Moskwa, Яуэа, 2004). La parte introduttiva dell'opera basta (e avanza) per farsi un'idea della impostazione del suo pensiero.
Rimossa come ineludibile destino personale, la morte è esibita nell'attuale civiltà dell'immagine... more Rimossa come ineludibile destino personale, la morte è esibita nell'attuale civiltà dell'immagine come evento che, proprio in virtù di un eccesso di spettacolarizzazione, travalica i confini tra reale e virtuale. L'insistita rappresentazione delle sue forme più crudel'oscena rappresentazione del non rappresentabile ]finisce quindi per essere una nuova forma di esorcizzazione della sua fattuale immanenza. Si tratta, dopotutto, di una morte alla terza persona [JANKÉLÉVITCH 2009], l'epicureo «nulla di mio» che ben poco ci riguarda. Sembra che proprio nei confronti di questa radicale alterità si sia messa precocemente in atto la strategia di immunizzazione per fagocitazione che ha via via sostituito, nei confronti di ogni elemento estraneo, i primitivi e poco produttivi tentativi di circoscrizione ed espulsione [SLOTERDIJK 2010]. Ciononostante, l'argomento resta imbarazzante e la parola stessa, per quanto la morte venga quotidianamente banalizzata e desacralizzata, è costantemente elusa [THOMAS 2006] e non la si pronuncia troppo facilmente. Per questa ragione, persino sulle lapidi commemorative, se ne parla quasi esclusivamente in modo reticente, anche quando è essa stessa la causa prima della gloria che viene celebrata. In tali raffigurazioni sostitutive, dietro gli aspetti apparenti, della modernità trapelano, sempre o quasi, elementi arcaici che rimandano a concezioni della morte che si vorrebbero superate. La presente ricerca riguarda le lapidi del centro cittadino della città di Novara. Le tre morti del geometra MORSUILLO GEOMETRA CLAUDIO MUSICISTA E COMPOSITORE MEDAGLIA D'ORO AL MERITO CIVILE PERITO GIUDIZIARIO DISTINTOSI PER SCRUPOLOSITÀ E DEDIZIONE, INCARICATO DAL TRIBUNALE DI NOVARA PER UNA PERIZIA CATASTALE PRESSO UN'ABITAZIONE VENIVA ASSASSINATO DA COLPI DI FUCILE SPARATOGLI PRODITORIAMENTE DAL PROPRIETARIO. ACCASCIANDOSI AL SUOLO ESANIME. NOBILE ESEMPIO DI ELEVATE VIRTÙ CIVICHE ED ALTISSIMO SPIRITO DI SERVIZIO, SPINTO FINO ALL'ESTREMO SACRIFICIO. BOGOGNO (NO) 27/06/2005 1 Sovrabbondanza e piccole imperfezioni formali rivelano tutto lo strazio della madre che, con ogni 1 Claudio Morsuillo (1966-2005), perito giudiziario, viene ucciso il 27 giugno 2005 da Angelo Sacco, la cui casa doveva sottoporre a perizia per conto del tribunale di Novara. Asserragliatosi in casa, il Sacco ucciderà anche un carabiniere e un passante e ferirà altre nove persone. La lapide di Morsuillo è posta su un cippo nello slargo a lui intitolato all'uscita del Parco dei Bambini.
Rimossa come ineludibile destino personale, la morte è esibita nell'attuale civiltà dell'immagine... more Rimossa come ineludibile destino personale, la morte è esibita nell'attuale civiltà dell'immagine come evento che, proprio in virtù di un eccesso di spettacolarizzazione, travalica i confini tra reale e virtuale. L'insistita rappresentazione delle sue forme più crudel'oscena rappresentazione del non rappresentabile ]finisce quindi per essere una nuova forma di esorcizzazione della sua fattuale immanenza. Si tratta, dopotutto, di una morte alla terza persona [JANKÉLÉVITCH 2009], l'epicureo «nulla di mio» che ben poco ci riguarda. Sembra che proprio nei confronti di questa radicale alterità si sia messa precocemente in atto la strategia di immunizzazione per fagocitazione che ha via via sostituito, nei confronti di ogni elemento estraneo, i primitivi e poco produttivi tentativi di circoscrizione ed espulsione [SLOTERDIJK 2010]. Ciononostante, l'argomento resta imbarazzante e la parola stessa, per quanto la morte venga quotidianamente banalizzata e desacralizzata, è costantemente elusa [THOMAS 2006] e non la si pronuncia troppo facilmente. Per questa ragione, persino sulle lapidi commemorative, se ne parla quasi esclusivamente in modo reticente, anche quando è essa stessa la causa prima della gloria che viene celebrata. In tali raffigurazioni sostitutive, dietro gli aspetti apparenti, della modernità trapelano, sempre o quasi, elementi arcaici che rimandano a concezioni della morte che si vorrebbero superate. La presente ricerca riguarda le lapidi del centro cittadino della città di Novara. Le tre morti del geometra MORSUILLO GEOMETRA CLAUDIO MUSICISTA E COMPOSITORE MEDAGLIA D'ORO AL MERITO CIVILE PERITO GIUDIZIARIO DISTINTOSI PER SCRUPOLOSITÀ E DEDIZIONE, INCARICATO DAL TRIBUNALE DI NOVARA PER UNA PERIZIA CATASTALE PRESSO UN'ABITAZIONE VENIVA ASSASSINATO DA COLPI DI FUCILE SPARATOGLI PRODITORIAMENTE DAL PROPRIETARIO. ACCASCIANDOSI AL SUOLO ESANIME. NOBILE ESEMPIO DI ELEVATE VIRTÙ CIVICHE ED ALTISSIMO SPIRITO DI SERVIZIO, SPINTO FINO ALL'ESTREMO SACRIFICIO. BOGOGNO (NO) 27/06/2005 1 Sovrabbondanza e piccole imperfezioni formali rivelano tutto lo strazio della madre che, con ogni 1 Claudio Morsuillo (1966-2005), perito giudiziario, viene ucciso il 27 giugno 2005 da Angelo Sacco, la cui casa doveva sottoporre a perizia per conto del tribunale di Novara. Asserragliatosi in casa, il Sacco ucciderà anche un carabiniere e un passante e ferirà altre nove persone. La lapide di Morsuillo è posta su un cippo nello slargo a lui intitolato all'uscita del Parco dei Bambini.
Rimossa come ineludibile destino personale, la morte è esibita nell'attuale civiltà dell'immagine... more Rimossa come ineludibile destino personale, la morte è esibita nell'attuale civiltà dell'immagine come evento che, proprio in virtù di un eccesso di spettacolarizzazione, travalica i confini tra reale e virtuale. L'insistita rappresentazione delle sue forme più crudel'oscena rappresentazione del non rappresentabile ]finisce quindi per essere una nuova forma di esorcizzazione della sua fattuale immanenza. Si tratta, dopotutto, di una morte alla terza persona [JANKÉLÉVITCH 2009], l'epicureo «nulla di mio» che ben poco ci riguarda. Sembra che proprio nei confronti di questa radicale alterità si sia messa precocemente in atto la strategia di immunizzazione per fagocitazione che ha via via sostituito, nei confronti di ogni elemento estraneo, i primitivi e poco produttivi tentativi di circoscrizione ed espulsione [SLOTERDIJK 2010]. Ciononostante, l'argomento resta imbarazzante e la parola stessa, per quanto la morte venga quotidianamente banalizzata e desacralizzata, è costantemente elusa [THOMAS 2006] e non la si pronuncia troppo facilmente. Per questa ragione, persino sulle lapidi commemorative, se ne parla quasi esclusivamente in modo reticente, anche quando è essa stessa la causa prima della gloria che viene celebrata. In tali raffigurazioni sostitutive, dietro gli aspetti apparenti, della modernità trapelano, sempre o quasi, elementi arcaici che rimandano a concezioni della morte che si vorrebbero superate. La presente ricerca riguarda le lapidi del centro cittadino della città di Novara. Le tre morti del geometra MORSUILLO GEOMETRA CLAUDIO MUSICISTA E COMPOSITORE MEDAGLIA D'ORO AL MERITO CIVILE PERITO GIUDIZIARIO DISTINTOSI PER SCRUPOLOSITÀ E DEDIZIONE, INCARICATO DAL TRIBUNALE DI NOVARA PER UNA PERIZIA CATASTALE PRESSO UN'ABITAZIONE VENIVA ASSASSINATO DA COLPI DI FUCILE SPARATOGLI PRODITORIAMENTE DAL PROPRIETARIO. ACCASCIANDOSI AL SUOLO ESANIME. NOBILE ESEMPIO DI ELEVATE VIRTÙ CIVICHE ED ALTISSIMO SPIRITO DI SERVIZIO, SPINTO FINO ALL'ESTREMO SACRIFICIO. BOGOGNO (NO) 27/06/2005 1 Sovrabbondanza e piccole imperfezioni formali rivelano tutto lo strazio della madre che, con ogni 1 Claudio Morsuillo (1966-2005), perito giudiziario, viene ucciso il 27 giugno 2005 da Angelo Sacco, la cui casa doveva sottoporre a perizia per conto del tribunale di Novara. Asserragliatosi in casa, il Sacco ucciderà anche un carabiniere e un passante e ferirà altre nove persone. La lapide di Morsuillo è posta su un cippo nello slargo a lui intitolato all'uscita del Parco dei Bambini.
Rimossa come ineludibile destino personale, la morte è esibita nell'attuale civiltà dell'immagine... more Rimossa come ineludibile destino personale, la morte è esibita nell'attuale civiltà dell'immagine come evento che, proprio in virtù di un eccesso di spettacolarizzazione, travalica i confini tra reale e virtuale. L'insistita rappresentazione delle sue forme più crudel'oscena rappresentazione del non rappresentabile ]finisce quindi per essere una nuova forma di esorcizzazione della sua fattuale immanenza. Si tratta, dopotutto, di una morte alla terza persona [JANKÉLÉVITCH 2009], l'epicureo «nulla di mio» che ben poco ci riguarda. Sembra che proprio nei confronti di questa radicale alterità si sia messa precocemente in atto la strategia di immunizzazione per fagocitazione che ha via via sostituito, nei confronti di ogni elemento estraneo, i primitivi e poco produttivi tentativi di circoscrizione ed espulsione [SLOTERDIJK 2010]. Ciononostante, l'argomento resta imbarazzante e la parola stessa, per quanto la morte venga quotidianamente banalizzata e desacralizzata, è costantemente elusa [THOMAS 2006] e non la si pronuncia troppo facilmente. Per questa ragione, persino sulle lapidi commemorative, se ne parla quasi esclusivamente in modo reticente, anche quando è essa stessa la causa prima della gloria che viene celebrata. In tali raffigurazioni sostitutive, dietro gli aspetti apparenti, della modernità trapelano, sempre o quasi, elementi arcaici che rimandano a concezioni della morte che si vorrebbero superate. La presente ricerca riguarda le lapidi del centro cittadino della città di Novara. Le tre morti del geometra MORSUILLO GEOMETRA CLAUDIO MUSICISTA E COMPOSITORE MEDAGLIA D'ORO AL MERITO CIVILE PERITO GIUDIZIARIO DISTINTOSI PER SCRUPOLOSITÀ E DEDIZIONE, INCARICATO DAL TRIBUNALE DI NOVARA PER UNA PERIZIA CATASTALE PRESSO UN'ABITAZIONE VENIVA ASSASSINATO DA COLPI DI FUCILE SPARATOGLI PRODITORIAMENTE DAL PROPRIETARIO. ACCASCIANDOSI AL SUOLO ESANIME. NOBILE ESEMPIO DI ELEVATE VIRTÙ CIVICHE ED ALTISSIMO SPIRITO DI SERVIZIO, SPINTO FINO ALL'ESTREMO SACRIFICIO. BOGOGNO (NO) 27/06/2005 1 Sovrabbondanza e piccole imperfezioni formali rivelano tutto lo strazio della madre che, con ogni 1 Claudio Morsuillo (1966-2005), perito giudiziario, viene ucciso il 27 giugno 2005 da Angelo Sacco, la cui casa doveva sottoporre a perizia per conto del tribunale di Novara. Asserragliatosi in casa, il Sacco ucciderà anche un carabiniere e un passante e ferirà altre nove persone. La lapide di Morsuillo è posta su un cippo nello slargo a lui intitolato all'uscita del Parco dei Bambini.
Rimossa come ineludibile destino personale, la morte è esibita nell'attuale civiltà dell'immagine... more Rimossa come ineludibile destino personale, la morte è esibita nell'attuale civiltà dell'immagine come evento che, proprio in virtù di un eccesso di spettacolarizzazione, travalica i confini tra reale e virtuale. L'insistita rappresentazione delle sue forme più crudel'oscena rappresentazione del non rappresentabile ]finisce quindi per essere una nuova forma di esorcizzazione della sua fattuale immanenza. Si tratta, dopotutto, di una morte alla terza persona [JANKÉLÉVITCH 2009], l'epicureo «nulla di mio» che ben poco ci riguarda. Sembra che proprio nei confronti di questa radicale alterità si sia messa precocemente in atto la strategia di immunizzazione per fagocitazione che ha via via sostituito, nei confronti di ogni elemento estraneo, i primitivi e poco produttivi tentativi di circoscrizione ed espulsione [SLOTERDIJK 2010]. Ciononostante, l'argomento resta imbarazzante e la parola stessa, per quanto la morte venga quotidianamente banalizzata e desacralizzata, è costantemente elusa [THOMAS 2006] e non la si pronuncia troppo facilmente. Per questa ragione, persino sulle lapidi commemorative, se ne parla quasi esclusivamente in modo reticente, anche quando è essa stessa la causa prima della gloria che viene celebrata. In tali raffigurazioni sostitutive, dietro gli aspetti apparenti, della modernità trapelano, sempre o quasi, elementi arcaici che rimandano a concezioni della morte che si vorrebbero superate. La presente ricerca riguarda le lapidi del centro cittadino della città di Novara. Le tre morti del geometra MORSUILLO GEOMETRA CLAUDIO MUSICISTA E COMPOSITORE MEDAGLIA D'ORO AL MERITO CIVILE PERITO GIUDIZIARIO DISTINTOSI PER SCRUPOLOSITÀ E DEDIZIONE, INCARICATO DAL TRIBUNALE DI NOVARA PER UNA PERIZIA CATASTALE PRESSO UN'ABITAZIONE VENIVA ASSASSINATO DA COLPI DI FUCILE SPARATOGLI PRODITORIAMENTE DAL PROPRIETARIO. ACCASCIANDOSI AL SUOLO ESANIME. NOBILE ESEMPIO DI ELEVATE VIRTÙ CIVICHE ED ALTISSIMO SPIRITO DI SERVIZIO, SPINTO FINO ALL'ESTREMO SACRIFICIO. BOGOGNO (NO) 27/06/2005 1 Sovrabbondanza e piccole imperfezioni formali rivelano tutto lo strazio della madre che, con ogni 1 Claudio Morsuillo (1966-2005), perito giudiziario, viene ucciso il 27 giugno 2005 da Angelo Sacco, la cui casa doveva sottoporre a perizia per conto del tribunale di Novara. Asserragliatosi in casa, il Sacco ucciderà anche un carabiniere e un passante e ferirà altre nove persone. La lapide di Morsuillo è posta su un cippo nello slargo a lui intitolato all'uscita del Parco dei Bambini.
Rimossa come ineludibile destino personale, la morte è esibita nell'attuale civiltà dell'immagine... more Rimossa come ineludibile destino personale, la morte è esibita nell'attuale civiltà dell'immagine come evento che, proprio in virtù di un eccesso di spettacolarizzazione, travalica i confini tra reale e virtuale. L'insistita rappresentazione delle sue forme più crudel'oscena rappresentazione del non rappresentabile ]finisce quindi per essere una nuova forma di esorcizzazione della sua fattuale immanenza. Si tratta, dopotutto, di una morte alla terza persona [JANKÉLÉVITCH 2009], l'epicureo «nulla di mio» che ben poco ci riguarda. Sembra che proprio nei confronti di questa radicale alterità si sia messa precocemente in atto la strategia di immunizzazione per fagocitazione che ha via via sostituito, nei confronti di ogni elemento estraneo, i primitivi e poco produttivi tentativi di circoscrizione ed espulsione [SLOTERDIJK 2010]. Ciononostante, l'argomento resta imbarazzante e la parola stessa, per quanto la morte venga quotidianamente banalizzata e desacralizzata, è costantemente elusa [THOMAS 2006] e non la si pronuncia troppo facilmente. Per questa ragione, persino sulle lapidi commemorative, se ne parla quasi esclusivamente in modo reticente, anche quando è essa stessa la causa prima della gloria che viene celebrata. In tali raffigurazioni sostitutive, dietro gli aspetti apparenti, della modernità trapelano, sempre o quasi, elementi arcaici che rimandano a concezioni della morte che si vorrebbero superate. La presente ricerca riguarda le lapidi del centro cittadino della città di Novara. Le tre morti del geometra MORSUILLO GEOMETRA CLAUDIO MUSICISTA E COMPOSITORE MEDAGLIA D'ORO AL MERITO CIVILE PERITO GIUDIZIARIO DISTINTOSI PER SCRUPOLOSITÀ E DEDIZIONE, INCARICATO DAL TRIBUNALE DI NOVARA PER UNA PERIZIA CATASTALE PRESSO UN'ABITAZIONE VENIVA ASSASSINATO DA COLPI DI FUCILE SPARATOGLI PRODITORIAMENTE DAL PROPRIETARIO. ACCASCIANDOSI AL SUOLO ESANIME. NOBILE ESEMPIO DI ELEVATE VIRTÙ CIVICHE ED ALTISSIMO SPIRITO DI SERVIZIO, SPINTO FINO ALL'ESTREMO SACRIFICIO. BOGOGNO (NO) 27/06/2005 1 Sovrabbondanza e piccole imperfezioni formali rivelano tutto lo strazio della madre che, con ogni 1 Claudio Morsuillo (1966-2005), perito giudiziario, viene ucciso il 27 giugno 2005 da Angelo Sacco, la cui casa doveva sottoporre a perizia per conto del tribunale di Novara. Asserragliatosi in casa, il Sacco ucciderà anche un carabiniere e un passante e ferirà altre nove persone. La lapide di Morsuillo è posta su un cippo nello slargo a lui intitolato all'uscita del Parco dei Bambini.
Rimossa come ineludibile destino personale, la morte è esibita nell'attuale civiltà dell'immagine... more Rimossa come ineludibile destino personale, la morte è esibita nell'attuale civiltà dell'immagine come evento che, proprio in virtù di un eccesso di spettacolarizzazione, travalica i confini tra reale e virtuale. L'insistita rappresentazione delle sue forme più crudel'oscena rappresentazione del non rappresentabile ]finisce quindi per essere una nuova forma di esorcizzazione della sua fattuale immanenza. Si tratta, dopotutto, di una morte alla terza persona [JANKÉLÉVITCH 2009], l'epicureo «nulla di mio» che ben poco ci riguarda. Sembra che proprio nei confronti di questa radicale alterità si sia messa precocemente in atto la strategia di immunizzazione per fagocitazione che ha via via sostituito, nei confronti di ogni elemento estraneo, i primitivi e poco produttivi tentativi di circoscrizione ed espulsione [SLOTERDIJK 2010]. Ciononostante, l'argomento resta imbarazzante e la parola stessa, per quanto la morte venga quotidianamente banalizzata e desacralizzata, è costantemente elusa [THOMAS 2006] e non la si pronuncia troppo facilmente. Per questa ragione, persino sulle lapidi commemorative, se ne parla quasi esclusivamente in modo reticente, anche quando è essa stessa la causa prima della gloria che viene celebrata. In tali raffigurazioni sostitutive, dietro gli aspetti apparenti, della modernità trapelano, sempre o quasi, elementi arcaici che rimandano a concezioni della morte che si vorrebbero superate. La presente ricerca riguarda le lapidi del centro cittadino della città di Novara. Le tre morti del geometra MORSUILLO GEOMETRA CLAUDIO MUSICISTA E COMPOSITORE MEDAGLIA D'ORO AL MERITO CIVILE PERITO GIUDIZIARIO DISTINTOSI PER SCRUPOLOSITÀ E DEDIZIONE, INCARICATO DAL TRIBUNALE DI NOVARA PER UNA PERIZIA CATASTALE PRESSO UN'ABITAZIONE VENIVA ASSASSINATO DA COLPI DI FUCILE SPARATOGLI PRODITORIAMENTE DAL PROPRIETARIO. ACCASCIANDOSI AL SUOLO ESANIME. NOBILE ESEMPIO DI ELEVATE VIRTÙ CIVICHE ED ALTISSIMO SPIRITO DI SERVIZIO, SPINTO FINO ALL'ESTREMO SACRIFICIO. BOGOGNO (NO) 27/06/2005 1 Sovrabbondanza e piccole imperfezioni formali rivelano tutto lo strazio della madre che, con ogni 1 Claudio Morsuillo (1966-2005), perito giudiziario, viene ucciso il 27 giugno 2005 da Angelo Sacco, la cui casa doveva sottoporre a perizia per conto del tribunale di Novara. Asserragliatosi in casa, il Sacco ucciderà anche un carabiniere e un passante e ferirà altre nove persone. La lapide di Morsuillo è posta su un cippo nello slargo a lui intitolato all'uscita del Parco dei Bambini.
Rimossa come ineludibile destino personale, la morte è esibita nell'attuale civiltà dell'immagine... more Rimossa come ineludibile destino personale, la morte è esibita nell'attuale civiltà dell'immagine come evento che, proprio in virtù di un eccesso di spettacolarizzazione, travalica i confini tra reale e virtuale. L'insistita rappresentazione delle sue forme più crudel'oscena rappresentazione del non rappresentabile ]finisce quindi per essere una nuova forma di esorcizzazione della sua fattuale immanenza. Si tratta, dopotutto, di una morte alla terza persona [JANKÉLÉVITCH 2009], l'epicureo «nulla di mio» che ben poco ci riguarda. Sembra che proprio nei confronti di questa radicale alterità si sia messa precocemente in atto la strategia di immunizzazione per fagocitazione che ha via via sostituito, nei confronti di ogni elemento estraneo, i primitivi e poco produttivi tentativi di circoscrizione ed espulsione [SLOTERDIJK 2010]. Ciononostante, l'argomento resta imbarazzante e la parola stessa, per quanto la morte venga quotidianamente banalizzata e desacralizzata, è costantemente elusa [THOMAS 2006] e non la si pronuncia troppo facilmente. Per questa ragione, persino sulle lapidi commemorative, se ne parla quasi esclusivamente in modo reticente, anche quando è essa stessa la causa prima della gloria che viene celebrata. In tali raffigurazioni sostitutive, dietro gli aspetti apparenti, della modernità trapelano, sempre o quasi, elementi arcaici che rimandano a concezioni della morte che si vorrebbero superate. La presente ricerca riguarda le lapidi del centro cittadino della città di Novara. Le tre morti del geometra MORSUILLO GEOMETRA CLAUDIO MUSICISTA E COMPOSITORE MEDAGLIA D'ORO AL MERITO CIVILE PERITO GIUDIZIARIO DISTINTOSI PER SCRUPOLOSITÀ E DEDIZIONE, INCARICATO DAL TRIBUNALE DI NOVARA PER UNA PERIZIA CATASTALE PRESSO UN'ABITAZIONE VENIVA ASSASSINATO DA COLPI DI FUCILE SPARATOGLI PRODITORIAMENTE DAL PROPRIETARIO. ACCASCIANDOSI AL SUOLO ESANIME. NOBILE ESEMPIO DI ELEVATE VIRTÙ CIVICHE ED ALTISSIMO SPIRITO DI SERVIZIO, SPINTO FINO ALL'ESTREMO SACRIFICIO. BOGOGNO (NO) 27/06/2005 1 Sovrabbondanza e piccole imperfezioni formali rivelano tutto lo strazio della madre che, con ogni 1 Claudio Morsuillo (1966-2005), perito giudiziario, viene ucciso il 27 giugno 2005 da Angelo Sacco, la cui casa doveva sottoporre a perizia per conto del tribunale di Novara. Asserragliatosi in casa, il Sacco ucciderà anche un carabiniere e un passante e ferirà altre nove persone. La lapide di Morsuillo è posta su un cippo nello slargo a lui intitolato all'uscita del Parco dei Bambini.
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