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Giuseppe Vitolo

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TITOLI DI STUDIO

LAUREA IN LETTERE (indirizzo moderno), conseguita il 26/09/1996 presso Università degli Studi di Salerno, con tesi di laurea in Filologia Romanza dal titolo “Il dialetto a Salerno”.

A. A. 1996-1997
Università degli Studi di Salerno
Perfezionamento post-lauream
Corso annuale di perfezionamento in “Società e Storia” con esame finale – 120 ore

A. A. 1997-1998
Università degli Studi di Salerno
Perfezionamento post-lauream
Corso annuale di perfezionamento in “Politiche ambientali” con esame finale – 120 ore

Dall’A. A. 2000-2001 all’A. A. 2003-2004
Università degli Studi di Firenze

DOTTORATO DI RICERCA IN “LINGUISTICA E LINGUISTICA ITALIANA”, conseguito il 29/09/2004;
tesi dal titolo “La selezione dell’ausiliare e il sistema clitico nelle parlate campane”.

A. A. 2009-2010
Libera Università LUSPIO di Roma
Master di I livello di durata annuale (1500 ore – 60 CFU) con esame finale dal titolo “Insegnamento, didattica e diversità, diversabilità, svantaggio o handicap: contenuti essenziali della formazione di base dell’insegnante curriculare e di sostegno”.

A. A. 2011-2012
Università Telematica GIUSTINO FORTUNATO di Benevento
Master di I livello di durata annuale (1500 ore – 60 CFU) con esame finale dal titolo “Metodologie didattiche per l’insegnamento curriculare e l’integrazione degli alunni con bisogni educativi speciali”.

A.A. 2013-2014
ABILITAZIONE ALL’INSEGNAMENTO - classi di concorso A050 - equivalente all'A12 (MATERIE LETTERARIE NEGLI ISTITUTI DI ISTRUZIONE SECONDARIA DI II GRADO) e A043 – equivalente all'A22 (ITALIANO, STORIA, EDUCAZIONE CIVICA E GEOGRAFIA NELLE SCUOLE MEDIE), conseguita il 15/07/2014 tramite P.A.S. (Percorso Abilitante Speciale).

DOCENTE DI RUOLO IN DISCIPLINE LETTERARIE IN SERVIZIO PRESSO L’ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI COMMERCIALI E SOCIO-SANITARI “LUIGI EINAUDI” DI PISTOIA.
Address: Italy

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Francesca Calabi

University of Pavia

Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (M.I.U.R.)

Giulia Bertolotto

Università degli Studi di Firenze (University of Florence)

Umberto Roberto

Università degli Studi di Napoli "Federico II"

University of Macerata

LUCIA PACIARONI

Università Di Macerata

Guglielmo Schinina'

University of Essex

Mauro Cortelazzo

Jagiellonian University

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Papers by Giuseppe Vitolo

IN LIMINE Quaderni della Ricerca

Fenomeni fonetici e morfo-sintattici del dialetto campano di Pagani

This research entails an investigation into the dialectal reality of Pagani, that is, a small tow... more This research entails an investigation into the dialectal reality of Pagani, that is, a small town located in Campania (Italy). In particular, the results of this linguistic fieldwork will be set out to test the phonetic and morphosyntactic features of the dialectal variety of Pagani. Another aim will be the analysis of the evolution of dialectal speech through the generations. Through the analysis of a speech corpus, a series of phonetic and morphosyntactic elements that appear to be the most significant will be presented, particularly in order to reveal forms of contamination by the neighbouring Vesuvian dialectal area, but also the speech affinities with the dialectal varieties of the linguistic area of the province of Salerno.

Fenomeni fonetici e morfo-sintattici del dialetto campano di Pagani

This research entails an investigation into the dialectal reality of Pagani, that is, a small tow... more This research entails an investigation into the dialectal reality of Pagani, that is, a small town located in Campania (Italy). In particular, the results of this linguistic fieldwork will be set out to test the phonetic and morphosyntactic features of the dialectal variety of Pagani. Another aim will be the analysis of the evolution of dialectal speech through the generations. Through the analysis of a speech corpus, a series of phonetic and morphosyntactic elements that appear to be the most significant will be presented, particularly in order to reveal forms of contamination by the neighbouring Vesuvian dialectal area, but also the speech affinities with the dialectal varieties of the linguistic area of the province of Salerno.

SOCIETÀ NAPOLETANA DI STORIA PATRIA CENTRO INTERUNIVERSITARIO PER LA STORIA DELLE CITTÀ CAMPANE NEL MEDIOEVO Quaderni 7

sito internet: www.lavegliacarlone.it I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di ... more sito internet: www.lavegliacarlone.it I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento totale o parziale con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm e le copie fotostatiche) sono riservati per tutti i Paesi. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta, distribuita o trasmessa in qualsivoglia forma senza l'autorizzazione scritta dell'Editore, a eccezione di brevi citazioni incorporate in recensioni o per altri usi non commerciali permessi dalla legge sul copyright. Per richieste di permessi contattare in forma scritta l'Editore al seguente indirizzo: [email protected] Stampato nel mese di agosto 2016 da Printì -Manocalzati (AV) Il volume si pubblica con il contributo dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, Dipartimento di Studi Umanistici, fondo di ricerca PRIN 2009 (Organizzazione del territorio, occupazione del suolo e percezione dello spazio nel Mezzogiorno medievale (secoli XIII-XV). Sistemi informativi per una nuova cartografia storica), coordinatore nazionale Giovanni Vitolo. Cura redazionale di Anna Chianese

Articolo Corsica pubblicato-G. Vitolo

Corsica : the italian language as a tongue of historical memory , 2014

This research intends to describe the geo-historical, linguistic and sociolinguistic reasons that... more This research intends to describe the geo-historical, linguistic and sociolinguistic reasons that could favour the return in the italian cultural sphere of action of the island of Corsica, recovering its historical memory. Without this factor the Corsicans would be destined to renounce an important part of their cultural matrix, that is the Italian language.
Therefore, it is to be hoped that the Italian language turns up again in Corsica as a tongue of the historical tradition, but not as a ‘roof-language’ of the Corsican language, because it is unproposable for a strong linguistic awareness of the Corsican people, that
considers the Corsican languague as a tongue, not as a dialect.

La sintassi dei clitici nei dialetti campani

Descrizione del quadro fenomenologico dialettale di area sorrentina in relazione a quello del confinante territorio amalfitano

Perifrasi modali nelle varietà campane di Salerno, Castiglione del Genovesi e Salitto (Olevano sul Tusciano)

Bregaglia: valle italofona minacciata dalla tedeschizzazione. Possibili soluzioni

Penisola Sorrentina e Costiera Amalfitana. Tratti fonetici e morfosintattici a confronto

Ricerche su territori ancora sconosciuti. La Costiera Amalfitana e i Monti Picentini

Dialettalità campano-pugliese lungo le vie armentizie della transumanza

Analisi della realtà sociolinguistica della comunità albanofona di Greci in provincia di Avellino

La ricerca di carattere sociolinguistico, da me personalmente svolta, ha riguardato l'unica minor... more La ricerca di carattere sociolinguistico, da me personalmente svolta, ha riguardato l'unica minoranza alloglotta della Campania, quella del Comune di Greci, villaggio italo-albanese situato in provincia di Avellino al limite con la Capitanata foggiana. Tale località confina col Comune di Savignano Irpino ed è sita ad una ventina di chilometri ad est di Ariano Irpino, conta poco più di 800 abitanti 1 , cifra ben lontana da quella registrata, a suo tempo, da Martin Camaj (1971: 1), pari a 2200 abitanti, comprese le due frazioni di Campagna Trefontane e Rex. Il toponimo Greci è la denominazione ufficiale del paese, poiché è chiamato dai Grecesi, nella propria varietà alloglotta, Katundi 'il paese'. Dunque, l'appellativo arbëresh ha visto estinguere il proprio significato generico, trasformandosi in nome proprio designante Greci.

DISTRIBUZIONE DEI PRONOMI CLITICI IN RUMENO IN RAPPORTO AL SISTEMA CLITICO DELL'ITALIANO E A QUELLO DI ALCUNI DIALETTI ITALOROMANZI

INTERPOLAZIONE DI ELEMENTI AVVERBIALI TRA CLITICO E VERBO IN RUMENO

La tematica riguardante l'inserzione di materiale lessicale tra clitico e verbo, possibile in con... more La tematica riguardante l'inserzione di materiale lessicale tra clitico e verbo, possibile in condizioni di proclisi, è stata studiata con attenzione da Manzini e Savoia (2005: 537-541) attraverso l'esame di una serie di varietà dialettali del Meridione d'Italia e osservata a più riprese nella letteratura teorica afferente alle lingue romanze. Nell'antico francese si attesta, ad esempio, un costrutto del tipo …de les bien faire (cfr. Kayne 1989), nell'italiano letterario antico si rilevano strutture come lo non dico; costrutti che mostrano, tuttora, l'interposizione della negazione tra clitico e verbo si ritrovano in portoghese, per esempio nell'enunciato … que lhe nao disseste a verdade ('… che gli non dicesti la verità') (Madeira, 1993: 160). Riguardo alle varietà dialettali di area italiana, Radtke (1997: 92) segnala una costruzione registrata nel punto d'inchiesta di Caserta, non lo mai rice, mentre Benincà e Cinque (1993: 2325) rilevano nel triestino il costrutto el me sai piazi. Anche nel rumeno si riscontra l'inserzione di elementi avverbiali come mai (più) tra clitico e verbo, attestata da Dobrovie-Sorin (1993: 63).

L'USO DEL DIMOSTRATIVO ESPLETIVO IN CONTESTO DI FRASI PRINCIPALI E DIPENDENTI NELLA PARLATA SALERNITANA

È interessante arricchire il bagaglio di conoscenze relativo alla sintassi del pronome soggetto, ... more È interessante arricchire il bagaglio di conoscenze relativo alla sintassi del pronome soggetto, in particolare l'obbligo o meno di esprimere, in varie lingue, i soggetti pronominali in costrutti frasali a flessione finita (cfr. . Lingue come l'italiano o lo spagnolo, ad esempio, hanno soggetti pronominali nulli, malgrado abbiano realtà sintattica; di contro idiomi come l'inglese o il francese hanno soggetti pronominali lessicali, dunque foneticamente espressi.

L’AUSILIARE NEI DIALETTI DI SALERNO, CETARA, CASTIGLIONE DEL GENOVESI E SALITTO

La trattazione della selezione dell'ausiliare nelle parlate campane basata sulla mia tesi di dott... more La trattazione della selezione dell'ausiliare nelle parlate campane basata sulla mia tesi di dottorato 1 , si propone di illustrare un aspetto fondamentale della sintassi dialettale campana, non sufficientemente studiata 2 . L'intento di questo lavoro, infatti, è colmare determinate lacune che la ricerca dialettologica presenta soprattutto in riferimento alla descrizione delle strutture verbali delle parlate campane (si veda ora per un quadro generale della morfosintassi dei dialetti italiani Manzini e Savoia in stampa). Viceversa, notevoli sono le conoscenze nel campo della sintassi del verbo relative ai dialetti di area mediana ed altomeridionale, pugliesi, siciliani e settentrionali (cfr. Tuttle).

Fenomeni fonetici e morfosintattici in alcuni dialetti di area amalfitana

L'energia della comunicazione giovanile

Parlate campane versione edita

L'itinerario della ricerca, nel campo della morfo-sintassi dei dialetti campani, deve muovere, pr... more L'itinerario della ricerca, nel campo della morfo-sintassi dei dialetti campani, deve muovere, prima di tutto, da considerazioni di carattere storico sulla formazione di strutture analitiche del tipo ausiliare + participio passato, di cui si hanno già tracce nella latinità classica. Innanzitutto occorre dire che il latino classico prevedeva una coniugazione attiva caratterizzata esclusivamente da voci verbali semplici o sintetiche, poiché formate da un solo elemento costituito dalla radice del verbo e da un'uscita con funzione di marca distintiva del tempo, del modo e della persona. È opportuno, in proposito, ripotare alcuni esempi: laudabam (indicativo imperfetto) = lodavo; laudaveram (indicativo piuccheperfetto) = avevo lodato; laudabo (indicativo futuro semplice) = loderò; laudavero (indicativo futuro anteriore) = avrò lodato; legam (congiuntivo presente) = legga; legerim (congiuntivo perfetto) = abbia letto.

IN LIMINE Quaderni della Ricerca

Fenomeni fonetici e morfo-sintattici del dialetto campano di Pagani

This research entails an investigation into the dialectal reality of Pagani, that is, a small tow... more This research entails an investigation into the dialectal reality of Pagani, that is, a small town located in Campania (Italy). In particular, the results of this linguistic fieldwork will be set out to test the phonetic and morphosyntactic features of the dialectal variety of Pagani. Another aim will be the analysis of the evolution of dialectal speech through the generations. Through the analysis of a speech corpus, a series of phonetic and morphosyntactic elements that appear to be the most significant will be presented, particularly in order to reveal forms of contamination by the neighbouring Vesuvian dialectal area, but also the speech affinities with the dialectal varieties of the linguistic area of the province of Salerno.

Fenomeni fonetici e morfo-sintattici del dialetto campano di Pagani

This research entails an investigation into the dialectal reality of Pagani, that is, a small tow... more This research entails an investigation into the dialectal reality of Pagani, that is, a small town located in Campania (Italy). In particular, the results of this linguistic fieldwork will be set out to test the phonetic and morphosyntactic features of the dialectal variety of Pagani. Another aim will be the analysis of the evolution of dialectal speech through the generations. Through the analysis of a speech corpus, a series of phonetic and morphosyntactic elements that appear to be the most significant will be presented, particularly in order to reveal forms of contamination by the neighbouring Vesuvian dialectal area, but also the speech affinities with the dialectal varieties of the linguistic area of the province of Salerno.

SOCIETÀ NAPOLETANA DI STORIA PATRIA CENTRO INTERUNIVERSITARIO PER LA STORIA DELLE CITTÀ CAMPANE NEL MEDIOEVO Quaderni 7

sito internet: www.lavegliacarlone.it I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di ... more sito internet: www.lavegliacarlone.it I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento totale o parziale con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm e le copie fotostatiche) sono riservati per tutti i Paesi. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta, distribuita o trasmessa in qualsivoglia forma senza l'autorizzazione scritta dell'Editore, a eccezione di brevi citazioni incorporate in recensioni o per altri usi non commerciali permessi dalla legge sul copyright. Per richieste di permessi contattare in forma scritta l'Editore al seguente indirizzo: [email protected] Stampato nel mese di agosto 2016 da Printì -Manocalzati (AV) Il volume si pubblica con il contributo dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, Dipartimento di Studi Umanistici, fondo di ricerca PRIN 2009 (Organizzazione del territorio, occupazione del suolo e percezione dello spazio nel Mezzogiorno medievale (secoli XIII-XV). Sistemi informativi per una nuova cartografia storica), coordinatore nazionale Giovanni Vitolo. Cura redazionale di Anna Chianese

Articolo Corsica pubblicato-G. Vitolo

Corsica : the italian language as a tongue of historical memory , 2014

This research intends to describe the geo-historical, linguistic and sociolinguistic reasons that... more This research intends to describe the geo-historical, linguistic and sociolinguistic reasons that could favour the return in the italian cultural sphere of action of the island of Corsica, recovering its historical memory. Without this factor the Corsicans would be destined to renounce an important part of their cultural matrix, that is the Italian language.
Therefore, it is to be hoped that the Italian language turns up again in Corsica as a tongue of the historical tradition, but not as a ‘roof-language’ of the Corsican language, because it is unproposable for a strong linguistic awareness of the Corsican people, that
considers the Corsican languague as a tongue, not as a dialect.

La sintassi dei clitici nei dialetti campani

Descrizione del quadro fenomenologico dialettale di area sorrentina in relazione a quello del confinante territorio amalfitano

Perifrasi modali nelle varietà campane di Salerno, Castiglione del Genovesi e Salitto (Olevano sul Tusciano)

Bregaglia: valle italofona minacciata dalla tedeschizzazione. Possibili soluzioni

Penisola Sorrentina e Costiera Amalfitana. Tratti fonetici e morfosintattici a confronto

Ricerche su territori ancora sconosciuti. La Costiera Amalfitana e i Monti Picentini

Dialettalità campano-pugliese lungo le vie armentizie della transumanza

Analisi della realtà sociolinguistica della comunità albanofona di Greci in provincia di Avellino

La ricerca di carattere sociolinguistico, da me personalmente svolta, ha riguardato l'unica minor... more La ricerca di carattere sociolinguistico, da me personalmente svolta, ha riguardato l'unica minoranza alloglotta della Campania, quella del Comune di Greci, villaggio italo-albanese situato in provincia di Avellino al limite con la Capitanata foggiana. Tale località confina col Comune di Savignano Irpino ed è sita ad una ventina di chilometri ad est di Ariano Irpino, conta poco più di 800 abitanti 1 , cifra ben lontana da quella registrata, a suo tempo, da Martin Camaj (1971: 1), pari a 2200 abitanti, comprese le due frazioni di Campagna Trefontane e Rex. Il toponimo Greci è la denominazione ufficiale del paese, poiché è chiamato dai Grecesi, nella propria varietà alloglotta, Katundi 'il paese'. Dunque, l'appellativo arbëresh ha visto estinguere il proprio significato generico, trasformandosi in nome proprio designante Greci.

DISTRIBUZIONE DEI PRONOMI CLITICI IN RUMENO IN RAPPORTO AL SISTEMA CLITICO DELL'ITALIANO E A QUELLO DI ALCUNI DIALETTI ITALOROMANZI

INTERPOLAZIONE DI ELEMENTI AVVERBIALI TRA CLITICO E VERBO IN RUMENO

La tematica riguardante l'inserzione di materiale lessicale tra clitico e verbo, possibile in con... more La tematica riguardante l'inserzione di materiale lessicale tra clitico e verbo, possibile in condizioni di proclisi, è stata studiata con attenzione da Manzini e Savoia (2005: 537-541) attraverso l'esame di una serie di varietà dialettali del Meridione d'Italia e osservata a più riprese nella letteratura teorica afferente alle lingue romanze. Nell'antico francese si attesta, ad esempio, un costrutto del tipo …de les bien faire (cfr. Kayne 1989), nell'italiano letterario antico si rilevano strutture come lo non dico; costrutti che mostrano, tuttora, l'interposizione della negazione tra clitico e verbo si ritrovano in portoghese, per esempio nell'enunciato … que lhe nao disseste a verdade ('… che gli non dicesti la verità') (Madeira, 1993: 160). Riguardo alle varietà dialettali di area italiana, Radtke (1997: 92) segnala una costruzione registrata nel punto d'inchiesta di Caserta, non lo mai rice, mentre Benincà e Cinque (1993: 2325) rilevano nel triestino il costrutto el me sai piazi. Anche nel rumeno si riscontra l'inserzione di elementi avverbiali come mai (più) tra clitico e verbo, attestata da Dobrovie-Sorin (1993: 63).

L'USO DEL DIMOSTRATIVO ESPLETIVO IN CONTESTO DI FRASI PRINCIPALI E DIPENDENTI NELLA PARLATA SALERNITANA

È interessante arricchire il bagaglio di conoscenze relativo alla sintassi del pronome soggetto, ... more È interessante arricchire il bagaglio di conoscenze relativo alla sintassi del pronome soggetto, in particolare l'obbligo o meno di esprimere, in varie lingue, i soggetti pronominali in costrutti frasali a flessione finita (cfr. . Lingue come l'italiano o lo spagnolo, ad esempio, hanno soggetti pronominali nulli, malgrado abbiano realtà sintattica; di contro idiomi come l'inglese o il francese hanno soggetti pronominali lessicali, dunque foneticamente espressi.

L’AUSILIARE NEI DIALETTI DI SALERNO, CETARA, CASTIGLIONE DEL GENOVESI E SALITTO

La trattazione della selezione dell'ausiliare nelle parlate campane basata sulla mia tesi di dott... more La trattazione della selezione dell'ausiliare nelle parlate campane basata sulla mia tesi di dottorato 1 , si propone di illustrare un aspetto fondamentale della sintassi dialettale campana, non sufficientemente studiata 2 . L'intento di questo lavoro, infatti, è colmare determinate lacune che la ricerca dialettologica presenta soprattutto in riferimento alla descrizione delle strutture verbali delle parlate campane (si veda ora per un quadro generale della morfosintassi dei dialetti italiani Manzini e Savoia in stampa). Viceversa, notevoli sono le conoscenze nel campo della sintassi del verbo relative ai dialetti di area mediana ed altomeridionale, pugliesi, siciliani e settentrionali (cfr. Tuttle).

Fenomeni fonetici e morfosintattici in alcuni dialetti di area amalfitana

L'energia della comunicazione giovanile

Parlate campane versione edita

L'itinerario della ricerca, nel campo della morfo-sintassi dei dialetti campani, deve muovere, pr... more L'itinerario della ricerca, nel campo della morfo-sintassi dei dialetti campani, deve muovere, prima di tutto, da considerazioni di carattere storico sulla formazione di strutture analitiche del tipo ausiliare + participio passato, di cui si hanno già tracce nella latinità classica. Innanzitutto occorre dire che il latino classico prevedeva una coniugazione attiva caratterizzata esclusivamente da voci verbali semplici o sintetiche, poiché formate da un solo elemento costituito dalla radice del verbo e da un'uscita con funzione di marca distintiva del tempo, del modo e della persona. È opportuno, in proposito, ripotare alcuni esempi: laudabam (indicativo imperfetto) = lodavo; laudaveram (indicativo piuccheperfetto) = avevo lodato; laudabo (indicativo futuro semplice) = loderò; laudavero (indicativo futuro anteriore) = avrò lodato; legam (congiuntivo presente) = legga; legerim (congiuntivo perfetto) = abbia letto.

Atti convegno giscel Siena Vitolo Maturi-Migranti a Salerno tra italiano e dialetto pdf

MIgranti a Salerno tra italiano e dialetto, 2017