Giuliano Marrocco
Nato a Roma nel 1939
Maturità Classica a Roma liceo Giulio Cesare
Laurea in Giurisprudenza a Roma Università Statale
Master in Economia Aziendale a Milano Università Bocconi
Baccalaureato in Teologia a Milano presso la Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale
Licenza per l'Insegnamento in Sociologia Religiosa presso la Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale.
Cofondatore e primo Presidente dell'Associazione Nicodemo per lo studio della Teologia.
Cofondatore e primo V. Presidente dell'Associazione Pe.Li.De. (Persona, Libertà, Democrazia).
Maturità Classica a Roma liceo Giulio Cesare
Laurea in Giurisprudenza a Roma Università Statale
Master in Economia Aziendale a Milano Università Bocconi
Baccalaureato in Teologia a Milano presso la Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale
Licenza per l'Insegnamento in Sociologia Religiosa presso la Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale.
Cofondatore e primo Presidente dell'Associazione Nicodemo per lo studio della Teologia.
Cofondatore e primo V. Presidente dell'Associazione Pe.Li.De. (Persona, Libertà, Democrazia).
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Papers by Giuliano Marrocco
L'atteggiamento di sospetto nei confronti delle scoperte scientifiche di Galileo, che hanno avviato la prima e più fondamentale rivoluzione culturale della modernità, ha prefigurato le difficoltà incontrate dalla Chiesa nel suo rapporto con l'epoca moderna.
La modernità è entrata in crisi peculiarmente perché il dissesto ecologico, da un lato, e il ripiegamento psicologico nella sfera privata, dall'altro, hanno intaccato la fiducia nel suo principio fondamentale, la credenza nel progresso inteso come crescente assoggettamento della natura attraverso il lavoro dell'uomo reso sempre più produttivo dagli sviluppi della scienza e della tecnica.
Le debolezze e le mancanze del mondo moderno non sono mai state più palesi come nel momento in cui le sfide che esso lancia al cristianesimo sono più decisive.
In questa situazione ambivalente - gravità della minaccia, vulnerabilità dell'avversario - l'antimodernismo tradizionale della Chiesa cattolica si riconverte in una critica postmoderna della modernità.
L'atteggiamento di sospetto nei confronti delle scoperte scientifiche di Galileo, che hanno avviato la prima e più fondamentale rivoluzione culturale della modernità, ha prefigurato le difficoltà incontrate dalla Chiesa nel suo rapporto con l'epoca moderna.
La modernità è entrata in crisi peculiarmente perché il dissesto ecologico, da un lato, e il ripiegamento psicologico nella sfera privata, dall'altro, hanno intaccato la fiducia nel suo principio fondamentale, la credenza nel progresso inteso come crescente assoggettamento della natura attraverso il lavoro dell'uomo reso sempre più produttivo dagli sviluppi della scienza e della tecnica.
Le debolezze e le mancanze del mondo moderno non sono mai state più palesi come nel momento in cui le sfide che esso lancia al cristianesimo sono più decisive.
In questa situazione ambivalente - gravità della minaccia, vulnerabilità dell'avversario - l'antimodernismo tradizionale della Chiesa cattolica si riconverte in una critica postmoderna della modernità.