
Giovanni Santelli
Classe 1944, mi occupo di numismatica classica e storia locale.
- Come numismatico mi sono specializzato, in particolare, nelle contromarche greche di area italiana, ma ho scritto alcuni studi anche per l'epoca romana tardo-repubblicana / primo imperiale..
- Come storia locale sono presidente dell'Accademia di Studi Storici Brig ( https://www.accademiabrig.org/ ) e mi interesso del mio paese, Brescello (RE), noto per la saga cinematografica di don Camillo e Peppone, che vanta una storia documentata già a partire dal 650 a.C. (Etruschi), per continuare in epoca romana fino al 603 d.C. quando fu distrutto. Ricostruito nel 970 circa da Attone di Canossa, la storia si snoda successivamente con Matilde di Canossa, Comune di Parma, Venezia, Ducato di Milano, da Correggio, Estensi, ecc.
- Come numismatico mi sono specializzato, in particolare, nelle contromarche greche di area italiana, ma ho scritto alcuni studi anche per l'epoca romana tardo-repubblicana / primo imperiale..
- Come storia locale sono presidente dell'Accademia di Studi Storici Brig ( https://www.accademiabrig.org/ ) e mi interesso del mio paese, Brescello (RE), noto per la saga cinematografica di don Camillo e Peppone, che vanta una storia documentata già a partire dal 650 a.C. (Etruschi), per continuare in epoca romana fino al 603 d.C. quando fu distrutto. Ricostruito nel 970 circa da Attone di Canossa, la storia si snoda successivamente con Matilde di Canossa, Comune di Parma, Venezia, Ducato di Milano, da Correggio, Estensi, ecc.
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Papers by Giovanni Santelli
questo proposito ricordo i numerosi articoli apparsi sulla rivista Monete Antiche che hanno firmato assieme, i due autori di questo studio questa volta hanno partecipato con peculiarità diverse dal consueto. Alberto Campana, già noto studioso di monetazione classica, ha approfondito le sue ricerche addentrandosi nella monetazione imperiale romana, mentre Giovanni Santelli ha concorso, grazie all’esperienza che gli deriva dai molti studi di storia locale già pubblicati e relativi, segnatamente, alla storia di Brescello, piccolo paese noto in tutto il
mondo grazie alla saga cinematografica di don Camillo e del sindaco comunista Peppone, ma che, in effetti, affonda le proprie radici nella storia già a partire, almeno, dal 650 a.C., quando era un importante centro etrusco.
Fu appunto a Brescello, l’antica Brixellum, che si concluse il dramma
terreno di Marco Salvio Otone, uno dei protagonisti che costrinsero gli storici moderni a definire il 69 dopo Cristo come l’anno dei quattro imperatori; lui fu il secondo, successe a Galba e regnò solo per tre mesi, dal 16 gennaio al 17 aprile, quando si suicidò.
Storia e numismatica, quindi, ma non solo, perché, in pratica, gli autori
hanno compreso nello studio tutte le notizie, che sono riusciti a raccogliere, relativamente all’imperatore, compresa la leggenda di Velleia Afrodisia e il dramma teatrale a essa correlato.
(dalla Prefazione di Antonio Morello)
Per renderne più agevole la lettura, ho interpretato in chiave moderna gli scritti dei secoli passati, ma per preservarne appieno il fascino, ho sempre trascritto, in calce ad ogni paragrafo, il documento originale, specificando dove è conservato attualmente. La sistematica lettura degli originali, inoltre, permette di seguire, passo passo, la graduale evoluzione della lingua italiana dalla metà del ‘500, alla fine dell’ottocento ed a ciò si aggiungono alcuni affascinanti esempi del volgare utilizzato in Italia settentrionale nella seconda metà del XV secolo.
Le vicende hanno come sfondo Brescello e la sua comunità, ma l’immagine complessiva che ne risulta non credo sia troppo dissimile da quella di altre città di quei tempi.
... queste contromarche, molto rare e spesso ignorate, sono state studiate e segnalate da pochissimi studiosi di numismatica e gli scarsi esemplari noti, non sempre al meglio della conservazione, sono andati dispersi in vari opuscoli e articoli, molto difficili a essere reperiti. Questo nostro lavoro ha perciò lo scopo di fare il punto delle conoscenze, oltre alla segnalazione di alcune monete inedite...
Interpretazione e datazione del motivo dell'aquila sulle monete tardo-repubblicane di Segesta (Testa turrita / Enea che porta Anchise, con e senza aquila) e dei sei tipi di contromarche che le hanno caratterizzate.
I pastori della chiesa brescellese, dalle origini fino ai nostri giorni, e in mezzo duemila anni di storia del paese. Brixellum, antichissima e florida città romana di importanza strategica, fu sede vescovile, ma, nel 603, venne totalmente distrutta dai Bizantini e dal Po. Tra i suoi vescovi il patrono San Genesio. La devozione brescellese per il Santo, a partire dagli "Atti" del rinvenimento delle reliquie, fino al ritorno a Brescello nel 2008, dopo secoli di mistero, della lamina di piombo, che documenta come la devozione per il Santo sia stata ininterrotta, a partire dal 968. Il monastero benedettino di Brescello, con i suoi abati, regolari prima e commendatari poi, che si sono succeduti per otto secoli, e i parroci, che hanno avuto la cura della parrocchia di Santa Maria dal 1310 fino a oggi. Dalle vicende dei pastori, traspare non solo l'evoluzione del Cattolicesimo nel nostro paese, ma anche le profonde mutazioni dei costumi che hanno accompagnato lo scorrere del tempo. Ciò che maggiormente colpisce, comunque, è la costante profonda devozione verso S. Genesio, che i brescellesi hanno gelosamente custodito per più di mille anni e che, in tutte le epoche, sempre ha permeato la nostra terra, irradiando un raggio di speranza anche nei momenti più bui. Tutto attorno la storia del nostro paese, delineata nei suoi tratti essenziali, durante duemila anni, con i momenti di serenità e le tante tribolazioni, causate non solo dalla ferocia degli uomini, ma anche dalle forze della natura, che non ha risparmiato alluvioni, terremoti, inverni rigidissimi, quando il Po gelava completamente e lo si poteva attraversare sul ghiaccio, ed estati torride e secche, con il Po che veniva attraversato a guado... Il tutto arricchito da 142 illustrazioni, sempre correlate al testo, che mostrano fatti e personaggi anche di tempi lontanissimi.
Carlo Talenti, Albino Umiltà e le loro ricerche archeologiche effettuate rispettivamente nel XVIII e nel XIX secolo. Il principesco corredo etrusco che documenta come Brescello avesse già raggiunto una ragguardevole importanza verso la metà del VII sec. a.C.
A proposito di Brescello e del suo territorio, sono solito dire che qui, se si sposta una zolla, ne esce un libro di storia e ciò è più che mai vero per la Corte di San Giorgio, che ha una storia, documentata, che si snoda per la bellezza di tremilacinquecento anni, partendo dalla terramara fino ai giorni nostri, passando per l'epoca romana, la contessa Matilde di Canossa e i conti Bernieri (dal 1405). Nel corso della sua lunghissima esistenza, alla Corte di S. Giorgio è capitato veramente di tutto, anche di essere utilizzata come set cinematografico per il mitico "Don Camillo", quando ospitò sia la storia d’amore, osteggiata dalle rispettive famiglie, ma a lieto fine, sia la lotta sindacale e gli sforzi di don Camillo e Peppone, entrambi contadini nel profondo dell’animo, per accudire, in gran segreto, le numerossisime mucche della tenuta.
Era il tempo del II Triunvirato, quando Ottaviano, Antonio e Lepido si battevano, senza esclusione di colpi, per il possesso di Roma e, quindi, del mondo intero...
La storia e la tradizione si sono alleate per raccontare di tesori, nascosti e ritrovati, quindi non solo di quello celeberrimo del settecento, composto da ottantamila monete d'oro, ma anche di tutti gli altri tesori che le fonti storiche e la tradizione attribuiscono al territorio di Brescello, l'antico Brixillum di epoca romana.
pp 174, edizione 2006 - Associazione Culturale Italia Numismatica, Piazza Risorgimento, 04023 Formia, tel.: 0771 770547, e-mail: [email protected] - Editrice Diana, Viale Segni 2/A, 03043 Cassino, tel. e fax.: 0776 22815, e-mail: classicadiana.hotmail.com