trols (mean age 37.1 years, 32 males and 23 females). Moreover, by statistical analysis, age of o... more trols (mean age 37.1 years, 32 males and 23 females). Moreover, by statistical analysis, age of onset, degree of muscular weakness and 4q35 Eco RI fragment size made no significant difference to auditory thresholds in our FSHD patients. Overall, the results of our multicenter study suggest that hearing loss in typical FSHD is not more prevalent than in the normal population.
Essa sa che non c'è nessun Dio, eppure crede in lui» 1 «La storia è ancor sempre una teologia cam... more Essa sa che non c'è nessun Dio, eppure crede in lui» 1 «La storia è ancor sempre una teologia camuffata» 2 «Il bravo storico somiglia all'orco della fiaba: sa che dove fiuta carne umana, là è la sua preda» 3
Gaetano Lettieri ha parlato al Sancarlino dell'autore delle Confessioni, che ha ancora molto da d... more Gaetano Lettieri ha parlato al Sancarlino dell'autore delle Confessioni, che ha ancora molto da díre al cuore e alla mente dell'uomo d'oggi
In verità, sto rendendomi conto che Dio non fa preferenze di persone, ma chi lo teme e pratica la... more In verità, sto rendendomi conto che Dio non fa preferenze di persone, ma chi lo teme e pratica la giustizia, a qualunque popolo appartenga, è a lui gradito» (Atti 10,34-35).
Se la nozione occidentale di libertà dipende dalla rivoluzione cristiana e l'annuncio del dono di... more Se la nozione occidentale di libertà dipende dalla rivoluzione cristiana e l'annuncio del dono di grazia è la sua scaturigine storica, risulta del massimo interesse ricostruire dettagliatamente il tormentato processo -dal Nuovo Testamento ad Isacco di Ninive, passando per eretici ed ortodossi, giudeocristiani, marcioniti e gnostici, Ireneo ed Origene, Gregorio di Nissa e lo Pseudo-Dionigi, Agostino e i pelagiani -attraverso il quale si sviluppa e problematicamente si assesta la dottrina cristiana della giustificazione, procedendo dalla sua matrice giudaica verso una riconfigurazione nelle categorie della filosofia greca, più o meno deformante e/o deformata. Le violente oscillazioni, che scandiscono la riflessione sul rapporto intimamente rivale tra grazia e libero arbitrio nei primi otto secoli del pensiero cristiano, testimoniano, nella loro stessa irriducibilità, l'indominabiltà del nodo teologico indagato, la sua irresolubile paradossalità: la gratuità della scelta, l'eteronomia dell'autonomia, l'origine passiva della più intima attività soggettiva, il debito incolmabile che costituisce la responsabilità personale chiamata a corrispondervi, con un atto di amore credente eternamente decisivo. Il dono della libertà -la libertà costituita dal dono -, la libertà dell'amore -la gratuita origine dell'incondizionato -emergono quindi non solo come questione culturale storicamente decisiva, ma soprattutto come nodo teorico nel quale il pensiero occidentale è chiamato, ancora oggi, a farsi "salvificamente" catturare.
Se la nozione occidentale di libertà dipende dalla rivoluzione cristiana e l'annuncio del dono di... more Se la nozione occidentale di libertà dipende dalla rivoluzione cristiana e l'annuncio del dono di grazia è la sua scaturigine storica, risulta del massimo interesse ricostruire dettagliatamente il tormentato processodal Nuovo Testamento ad Isacco di Ninive, passando per eretici ed ortodossi, giudeocristiani, marcioniti e gnostici, Ireneo ed Origene, Gregorio di Nissa e lo Pseudo-Dionigi, Agostino e i pelagiani -attraverso il quale si sviluppa e problematicamente si assesta la dottrina cristiana della giustificazione, procedendo dalla sua matrice giudaica verso una riconfigurazione nelle categorie della filosofia greca, più o meno deformante e/o deformata. Le violente oscillazioni, che scandiscono la riflessione sul rapporto intimamente rivale tra grazia e libero arbitrio nei primi otto secoli del pensiero cristiano, testimoniano, nella loro stessa irriducibilità, l'indominabiltà del nodo teologico indagato, la sua irresolubile paradossalità: la gratuità della scelta, l'eteronomia dell'autonomia, l'origine passiva della più intima attività soggettiva, il debito incolmabile che costituisce la responsabilità personale chiamata a corrispondervi, con un atto di amore credente eternamente decisivo. Il dono della libertà -la libertà costituita dal dono -, la libertà dell'amore -la gratuita origine dell'incondizionato -emergono quindi non solo come questione culturale storicamente decisiva, ma soprattutto come nodo teorico nel quale il pensiero occidentale è chiamato, ancora oggi, a farsi "salvificamente" catturare.
La casa editrice Morcelliana ha pubblicato recentemente un volume, un grosso volume di oltre 750 ... more La casa editrice Morcelliana ha pubblicato recentemente un volume, un grosso volume di oltre 750 pagine, di Gaetano Lettieri, con il titolo: L'altro Agostino. Ermeneutica e retorica della grazia dalla crisi alla metamorfosi del De doctrina Christiana. 1 In esso l'autore non fa che ripetere, amplificandole a dismisura, tesi già presentate e sostenute con passione in articoli precedenti. Queste tesi sono essenzialmente due: 1) con VAd Simplicianum 1,2 la teologia agostiniana sulla grazia compie una svolta radicale, irriducibile alla teologia precedente, al punto che possiamo giustamente parlare di un primo e di un secondo o di un altro Agostino; 2) questa svolta teologica fu tale da spingere Agostino a interrompere la composizione del De doctrina Christiana, che andava scrivendo, e che pertanto, contro quanto fa pensare l'ordine delle opere recensite nelle Retractationes, era stato incominciato prima dell' A d Simplicianum. Sono, come si vede, due tesi strettamente connesse tra di loro, anche se la prima riveste un interesse molto maggiore della seconda. Occorre dire subito che questa svolta sull'initium fidei è ammessa da tutti, perché è lo stesso autore che la fa notare sia nelle Retractationes che in altre opere. Nel De praedestinatione sanctorum a proposito del suo pensiero durante il presbiterato scrive: "Io non credevo che la fede fosse preceduta dalla grazia di Dio, in modo che per mezzo di essa ci venisse concesso ciò che chiediamo utilmente. Pensavo, certo, che noi non potremmo credere, se non precedesse l'annuncio della verità. Ma il fatto che diamo il consenso al vangelo che ci viene predicato, lo ritenevo opera esclusivamente nostra e proveniente da noi stessi. Quel mio errore appare piuttosto evidente in alcuni opuscoli, scritti prima del mio episcopato" (Praed sanct 3,7). Dunque, nessuno può negare e di fatto nessuno nega che nel 396-397 nella teologia agostiniana si ebbe un cambiamento su un punto di notevolissima importanza. Il dissenso tra gli studiosi, tuttavia, è grande, quando si tratta di 1. G. Lettieri, L'altro Agostino. Ermeneutica e retorica della grazia dalla crisi alla metamorfosi del De doctrina Christiana, Ed. Morcelliana, Brescia 2001. 2. G. Lettieri, L'altro Agostino, pp. 526-544. 3.ib pp. 527-528. 4. G. Lettieri, L'altro Agostino, pp. 544-548. 5. ib p. 544. 6. G. Lettieri, Agostino, in Storia della teologia dalle origini a Bernardo di Chiaravalle, a cura di E. Dal Covolo, Bologna 1995, p. 361. 7.iòp.360. 8. G. Lettieri, Agostino, in Storia della teologia, pp. 359-360. 9. ib p. 364. 10. N. Cipriani, Le fonti cristiane della dottrina trinitaria nei primi dialoghi di S Agostino, in Augustinianum 34 (1994), pp. 253-312. ll.G. Madec, À propos d'une traduction de De ordine II, V, 16, in Revue des Études augustiniennes 16 (1970), pp. 179-186. 12. N. Cipriani, // problema del male in S. Agostino, in Atti: Agostino non è (il) male, a cura di G. Fidelibus, Chieti 1998, pp. 27-41. 13. Le ultime affermazioni, quella sulla vittoria cha noi abbiamo riportato per mezzo di Cristo e quella sulla fede nei misteri che ci ottiene di essere liberati da Cristo, per poter essere apprezzate in tutto il loro valore, devono essere lette alla luce dei testi di Mario Vittorino a cui si ispirano (cf N. Cipriani, Agostino lettore dei commentari paolini di Mario Vittorino, in Augustinianum 38 (1998), pp. 413-428. 14. N. Cipriani, L'autonomia della volontà umana nell'atto di fede: le ragioni di una teoria prima accolta e poi respinta da S. Agostino, in Atti del VI Seminario del Centro Studi Agostiniani di Perugia, Studia Ephemeridis Augustinianum 48, Roma 1995, pp. 7-17.
trols (mean age 37.1 years, 32 males and 23 females). Moreover, by statistical analysis, age of o... more trols (mean age 37.1 years, 32 males and 23 females). Moreover, by statistical analysis, age of onset, degree of muscular weakness and 4q35 Eco RI fragment size made no significant difference to auditory thresholds in our FSHD patients. Overall, the results of our multicenter study suggest that hearing loss in typical FSHD is not more prevalent than in the normal population.
Essa sa che non c'è nessun Dio, eppure crede in lui» 1 «La storia è ancor sempre una teologia cam... more Essa sa che non c'è nessun Dio, eppure crede in lui» 1 «La storia è ancor sempre una teologia camuffata» 2 «Il bravo storico somiglia all'orco della fiaba: sa che dove fiuta carne umana, là è la sua preda» 3
Gaetano Lettieri ha parlato al Sancarlino dell'autore delle Confessioni, che ha ancora molto da d... more Gaetano Lettieri ha parlato al Sancarlino dell'autore delle Confessioni, che ha ancora molto da díre al cuore e alla mente dell'uomo d'oggi
In verità, sto rendendomi conto che Dio non fa preferenze di persone, ma chi lo teme e pratica la... more In verità, sto rendendomi conto che Dio non fa preferenze di persone, ma chi lo teme e pratica la giustizia, a qualunque popolo appartenga, è a lui gradito» (Atti 10,34-35).
Se la nozione occidentale di libertà dipende dalla rivoluzione cristiana e l'annuncio del dono di... more Se la nozione occidentale di libertà dipende dalla rivoluzione cristiana e l'annuncio del dono di grazia è la sua scaturigine storica, risulta del massimo interesse ricostruire dettagliatamente il tormentato processo -dal Nuovo Testamento ad Isacco di Ninive, passando per eretici ed ortodossi, giudeocristiani, marcioniti e gnostici, Ireneo ed Origene, Gregorio di Nissa e lo Pseudo-Dionigi, Agostino e i pelagiani -attraverso il quale si sviluppa e problematicamente si assesta la dottrina cristiana della giustificazione, procedendo dalla sua matrice giudaica verso una riconfigurazione nelle categorie della filosofia greca, più o meno deformante e/o deformata. Le violente oscillazioni, che scandiscono la riflessione sul rapporto intimamente rivale tra grazia e libero arbitrio nei primi otto secoli del pensiero cristiano, testimoniano, nella loro stessa irriducibilità, l'indominabiltà del nodo teologico indagato, la sua irresolubile paradossalità: la gratuità della scelta, l'eteronomia dell'autonomia, l'origine passiva della più intima attività soggettiva, il debito incolmabile che costituisce la responsabilità personale chiamata a corrispondervi, con un atto di amore credente eternamente decisivo. Il dono della libertà -la libertà costituita dal dono -, la libertà dell'amore -la gratuita origine dell'incondizionato -emergono quindi non solo come questione culturale storicamente decisiva, ma soprattutto come nodo teorico nel quale il pensiero occidentale è chiamato, ancora oggi, a farsi "salvificamente" catturare.
Se la nozione occidentale di libertà dipende dalla rivoluzione cristiana e l'annuncio del dono di... more Se la nozione occidentale di libertà dipende dalla rivoluzione cristiana e l'annuncio del dono di grazia è la sua scaturigine storica, risulta del massimo interesse ricostruire dettagliatamente il tormentato processodal Nuovo Testamento ad Isacco di Ninive, passando per eretici ed ortodossi, giudeocristiani, marcioniti e gnostici, Ireneo ed Origene, Gregorio di Nissa e lo Pseudo-Dionigi, Agostino e i pelagiani -attraverso il quale si sviluppa e problematicamente si assesta la dottrina cristiana della giustificazione, procedendo dalla sua matrice giudaica verso una riconfigurazione nelle categorie della filosofia greca, più o meno deformante e/o deformata. Le violente oscillazioni, che scandiscono la riflessione sul rapporto intimamente rivale tra grazia e libero arbitrio nei primi otto secoli del pensiero cristiano, testimoniano, nella loro stessa irriducibilità, l'indominabiltà del nodo teologico indagato, la sua irresolubile paradossalità: la gratuità della scelta, l'eteronomia dell'autonomia, l'origine passiva della più intima attività soggettiva, il debito incolmabile che costituisce la responsabilità personale chiamata a corrispondervi, con un atto di amore credente eternamente decisivo. Il dono della libertà -la libertà costituita dal dono -, la libertà dell'amore -la gratuita origine dell'incondizionato -emergono quindi non solo come questione culturale storicamente decisiva, ma soprattutto come nodo teorico nel quale il pensiero occidentale è chiamato, ancora oggi, a farsi "salvificamente" catturare.
La casa editrice Morcelliana ha pubblicato recentemente un volume, un grosso volume di oltre 750 ... more La casa editrice Morcelliana ha pubblicato recentemente un volume, un grosso volume di oltre 750 pagine, di Gaetano Lettieri, con il titolo: L'altro Agostino. Ermeneutica e retorica della grazia dalla crisi alla metamorfosi del De doctrina Christiana. 1 In esso l'autore non fa che ripetere, amplificandole a dismisura, tesi già presentate e sostenute con passione in articoli precedenti. Queste tesi sono essenzialmente due: 1) con VAd Simplicianum 1,2 la teologia agostiniana sulla grazia compie una svolta radicale, irriducibile alla teologia precedente, al punto che possiamo giustamente parlare di un primo e di un secondo o di un altro Agostino; 2) questa svolta teologica fu tale da spingere Agostino a interrompere la composizione del De doctrina Christiana, che andava scrivendo, e che pertanto, contro quanto fa pensare l'ordine delle opere recensite nelle Retractationes, era stato incominciato prima dell' A d Simplicianum. Sono, come si vede, due tesi strettamente connesse tra di loro, anche se la prima riveste un interesse molto maggiore della seconda. Occorre dire subito che questa svolta sull'initium fidei è ammessa da tutti, perché è lo stesso autore che la fa notare sia nelle Retractationes che in altre opere. Nel De praedestinatione sanctorum a proposito del suo pensiero durante il presbiterato scrive: "Io non credevo che la fede fosse preceduta dalla grazia di Dio, in modo che per mezzo di essa ci venisse concesso ciò che chiediamo utilmente. Pensavo, certo, che noi non potremmo credere, se non precedesse l'annuncio della verità. Ma il fatto che diamo il consenso al vangelo che ci viene predicato, lo ritenevo opera esclusivamente nostra e proveniente da noi stessi. Quel mio errore appare piuttosto evidente in alcuni opuscoli, scritti prima del mio episcopato" (Praed sanct 3,7). Dunque, nessuno può negare e di fatto nessuno nega che nel 396-397 nella teologia agostiniana si ebbe un cambiamento su un punto di notevolissima importanza. Il dissenso tra gli studiosi, tuttavia, è grande, quando si tratta di 1. G. Lettieri, L'altro Agostino. Ermeneutica e retorica della grazia dalla crisi alla metamorfosi del De doctrina Christiana, Ed. Morcelliana, Brescia 2001. 2. G. Lettieri, L'altro Agostino, pp. 526-544. 3.ib pp. 527-528. 4. G. Lettieri, L'altro Agostino, pp. 544-548. 5. ib p. 544. 6. G. Lettieri, Agostino, in Storia della teologia dalle origini a Bernardo di Chiaravalle, a cura di E. Dal Covolo, Bologna 1995, p. 361. 7.iòp.360. 8. G. Lettieri, Agostino, in Storia della teologia, pp. 359-360. 9. ib p. 364. 10. N. Cipriani, Le fonti cristiane della dottrina trinitaria nei primi dialoghi di S Agostino, in Augustinianum 34 (1994), pp. 253-312. ll.G. Madec, À propos d'une traduction de De ordine II, V, 16, in Revue des Études augustiniennes 16 (1970), pp. 179-186. 12. N. Cipriani, // problema del male in S. Agostino, in Atti: Agostino non è (il) male, a cura di G. Fidelibus, Chieti 1998, pp. 27-41. 13. Le ultime affermazioni, quella sulla vittoria cha noi abbiamo riportato per mezzo di Cristo e quella sulla fede nei misteri che ci ottiene di essere liberati da Cristo, per poter essere apprezzate in tutto il loro valore, devono essere lette alla luce dei testi di Mario Vittorino a cui si ispirano (cf N. Cipriani, Agostino lettore dei commentari paolini di Mario Vittorino, in Augustinianum 38 (1998), pp. 413-428. 14. N. Cipriani, L'autonomia della volontà umana nell'atto di fede: le ragioni di una teoria prima accolta e poi respinta da S. Agostino, in Atti del VI Seminario del Centro Studi Agostiniani di Perugia, Studia Ephemeridis Augustinianum 48, Roma 1995, pp. 7-17.
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