Papers by Gianni Matarese
La Rassegna d'Ischia, 2023
La Rassegna d'Ischia , 2023
La Rassegna d'Ischia n.6/2015

La Rassegna d'Ischia , 2022
La cerimonia nuziale tra Ferrante D'Avalos e Vittoria Colonna fu velebrato nella cattedraale del ... more La cerimonia nuziale tra Ferrante D'Avalos e Vittoria Colonna fu velebrato nella cattedraale del Castello Aragonese il 27 dicembre 1509. Il loro matrimonio unì due delle famiglie più potenti del Rinascimento e, sebbene fosse stato combinato per fini politici e tra due personalità nettamente contrapposte, non impedì che sbocciassero tra i due l'amore e l'affetto. Questo sentimento, facilmente dimostrabile per Vittoria grazie al comportamento tenuto sia prima che dopo la morte del suo "bel Sole", non è altrettanto evidente per Ferrante. Il D'Avalos fu un grande condottiero, forse il più grande del suo tempo, pronto ad affrontare ogni battaglia con l'unico intento di vincere 1 . La sua indole esuberante lo spingeva ad esplicarsi anche in altri "scontri" ; egli era infatti molto attratto dal gentil sesso ed ogni espediente era messo in pratica al fine di raggiungere lo scopo prefissato. Uno dei suoi molteplici tradimenti fu menzionato in Les Dames Galantes, un'opera di Brantôme 2 , il quale era assai meravigliato delle numerose avventure sensuali del D'Avalos, ma soprattutto di come Ferrante non si fosse mai imbattuto nella spietata vendetta di qualche marito tradito. Come scrive il Giovio: "era bello da vedere per lo fiore dell'età sua con una barba che gli spontava di colore mezzo rossa, con naso aquilino e, quando era mistiero di forza, con occhi grandi e di fuoco. Ma cosa maravigliosa a dirsi, erano gli occhi suoi nel gioco, e nella pace soavi, e per una certa modesta dolcezza a molti piacevoli; era però chiamato molto superbo per lo gesto del corpo poco familiare, e per tutto il suo parlare poco
La Rassegna d'Ischia n. 5, 2021

Nel 1700 1 , nel territorio dell'odierno Comune di Lacco Ameno, venne ritrovata una statua di Erc... more Nel 1700 1 , nel territorio dell'odierno Comune di Lacco Ameno, venne ritrovata una statua di Ercole. Secondo il sacerdote, dottore e fisico Francesco De Siano, il simulacro, insieme ad altri reperti 2 , dimostrerebbe che i coloni Eubei eressero in quel luogo "tempio e altare" in onore di Ercole. Egli scrisse 3 :" Esiste ancora un monumento delle colonie greche, ed è forse il loro Nume, che gli Eretriesi (o Eolici), fuggiti forse in fretta quando abbandonarono l'isola spaventati dai continui terremoti, non ebbero tempo d'imbarcare. Questo è un simulacro bipalmare di marmo bianco, fra tanti che dovevano rappresentare Ercole: da qualche tempo è stato scavato nella terra di Lacco, alle adiacenze della marina, trasportato quindi nella vicina chiesa, e situato ivi in un cantone accosto alla porta a sostenere col capo il vaso dell'acqua benedetta; è tutto roso e malconcio , e dalla inelegante figura conoscesi la sua antichità, essendo la parte inferiore del suo busto nello stile egizio tutta un pezzo, cioè senza apertura delle gambe; val a dire che sarebbe avanti l'età di Dedalo, il quale fu il primo che aprì e distinse le gambe dei simulacri". Un ulteriore elemento che dimostrerebbe la pratica di tale culto deriva dalla lettura della Passio anonima dell'XI secolo a.C. dove vengono descritte le vicende di Santa Restituta. Nel racconto, che ricalca una passio più antica, si afferma che la sede della sepoltura della martire avvenne "in loco qui dicitur Eraclius", quindi un luogo sacro ad Ercole che corrisponderebbe alla zona dove, in seguito, venne edificata la chiesa di Santa Restituta.

La Rassegna d'Ischia, 2019
Giovanni da Casamicciola ed il Breviarum Practicae di Arnaldo da Napoli di Gianni Matarese Giovan... more Giovanni da Casamicciola ed il Breviarum Practicae di Arnaldo da Napoli di Gianni Matarese Giovanni, medico e professore di medicina, può essere considerato una delle figure più importanti della storia ischitana del 1200. A causa delle notizie piuttosto scarne, non è stato possibile stabilire la data esatta di nascita e, soprattutto, il luogo dove ebbe inizio la sua formazione professionale. Alcuni studiosi, in proposito, ritengono che essa sia avvenuta a Napoli; altri, ritengono invece che, con molta probabilità, si sia realizzata presso la Scuola Salernitana. Giovanni mosse i suoi primi passi in campo medico durante l'epoca sveva. In questo stesso periodo, venne nominato maestro presso l'università, o meglio studium, di Federico II, ma è durante il periodo angioino 1 che egli raggiunse fama e successo. Infatti, fu il medico favorito di Carlo I; l'intimità con il sovrano gli permise di assumere un ruolo importante presso la corte stessa. Il rapporto di amicizia e di fiducia è dimostrato sia dalla moltitudine di provvedimenti (onorificenze e privilegi) che Carlo elargì a suo favore, sia dagli appellativi usati nei diplomi, dove con assiduità il medico ischitano veniva menzionato con aggettivi quali: dilectus-fidelis-familiaris-miles ecc.. Tra i vari benefici venne persino dichiarato nobile e gli fu donata una masseria a Frignano d'Aversa.
La Rassegna d'Ischia n 4, 2015

La Rassegna d'Ischia n 4, 2016
Nell'epoca angioina, tra le nobili famiglie che dimorarono sull'castello, è ricordata quella degl... more Nell'epoca angioina, tra le nobili famiglie che dimorarono sull'castello, è ricordata quella degli Assanti (Assanen). Misere sono le notizie che possediamo a riguardo. Dalla lettura di alcuni testi antichi ho individuato alcune informazioni su personaggi e avvenimenti di tale famiglia che possono essere utili a chiarire, almeno in parte, un periodo per noi piuttosto oscuro. In alcune fonti 1 si legge che un Pietro Assanti fu "Ciamberlano, e del Consiglio di Carlo II, e per lui Governatore, e Capitan Generale della Calabria, e dell'Abruzzo". Un'iscrizione del 1340, presente nella cattedrale del Castello, ricorda il nobile "vir dominus" Giovanni Assanti. Ne fa menzione anche il Ragguaglio istoricotopografico della Isola d'Ischia: "Hic jacet nobilis vir Dominus Joannes Assanens de Iscla quondam Insulae Isclanae Dominus, qui obiit anno domini MCCCXL 2 ". Per l'Onorato, questa iscrizione dimostra l'importanza ed il peso politico di tale famiglia. Per alcuni storici Giovanni era da considerarsi il figlio di Pietro, per altri il fratello. Egli "essendo cavaliero della casa reale, viene mandato insieme con l'arcivescovo d'Arles cancelliero del regno e Stefano Pappacoda, l'anno 1305, ambasciator del re a Papa Clemente V in Avignone. Fu questo Giovanni huomo espertissimo delle cose del mare. Alla guerra di Sicilia ei passò in compagnia del re Roberto, di cui fu anche ciamberlano, con una propria galea, detta la vipera. E l'anno 1328, havendo quel re fatto armare ad istanza di Papa Giovanni XXI in servigio della chiesa sette galee, dichiarò Giovanni Assanti Capitan Generale di quella Squadra 3 ". 1 Discorsi delle famiglie estinte, forastiere, o non comprese ne' seggi di Napoli, imparentate colla casa della Marra, composti dal Signor Don Ferrante della Marra duca della Guardia, dati in luce da Don Camillo Tutini Napolitano. In Napoli appresso Ottavio Beltrano, MDCXLI. 2 Vincenzo Onorato, Ragguaglio historico-topografico dell'isola d'Ischia, manoscritto dei primi decenni del 1800; vi si legge: "accanto alla cappella dell'Annunziata sorgeva un antico tempiuccio, che correva sotto la nomenclatura della madonna de Turris, il quale era gentilizio della famiglia nobile Assanea…". 3 Discorsi delle famiglie estinte, forastiere, o non comprese ne' seggi di Napoli.., op. cit. * Discorsi delle famiglie estinte, forastiere o non comprese nei Seggi di Napoli, imparentate colla Casa della Marra, composti dal signor don Ferrante della Marra, Napoli 1641 zie della famiglia Assanti d'Ischia. Le fonti ricordano come "l'ultimo germe di questa casa" Stefanella 19 Assanti che fu moglie di Angiolo Toralio luogotenente della camera. Gianni Matarese 19 Ibid. La fonte è poco chiara poiché forse per errore di trascrizione si legge Stefanello.
Uploads
Papers by Gianni Matarese