
Luigi Gambaro
Laureato in Lettere presso l'Università di Genova (relatore chiar.ma Prof.sa Gioia De Luca) con la tesi : "La ceramica romana a Genova. Gli scavi della Cattedrale di S. Lorenzo. Presentazione del materiale e considerazioni sulle indagini di Genova antica" (anno accademico 1985/86), ha conseguito il diploma di Perfezionamento in Archeologia presso la Scuola di Perfezionamento in Archeologia e Storia dell'Arte medievale e moderna dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano (relatore chiar.ma Prof.sa Maria Pia Rossignani) con la tesi: "Le cinte urbiche nella Transpadana in età tardo-antica" (anno accademico 1988/89).
Ha vinto una borsa di studio per dottorato di ricerca in “Archeologia: insediamenti, economia e cultura (preistorica, greca-romana, medievale)” presso l'Università di Pisa (relatore chiar.mo Prof. Daniele Manacorda) col seguente tema di ricerca: "La Liguria costiera tra III e I sec. a.C. Il problema archeologico della romanizzazione". (VIII ciclo/ anni 1993-1995). Ha vinto una borsa di studio biennale per attività di ricerca post-dottorato presso il Dipartimento di Archeologia e Filologia Classica (D.AR.FI.CL.ET) dell'Università degli Studi di Genova (anni 1997-1998) dal titolo "Commercio, produzione e consumo in una città dell'Africa romana dal tardo Impero all'età araba: il caso di Uchi Maius". Ha partecipato a ricerche archeologiche a Genova, nella Liguria di Levante (Luni e Zignago), in Lunigiana (Filattiera), Garfagnana, Pistoiese (Pesciatino), in Tunisia (città di Uchi Maius), in Corsica (colonia di Mariana) collaborando con Istituti di ricerca e Università.
Dal 9 novembre 1999 è stato assunto con la qualifica di Direttore Archeologo presso la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Liguria – Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Dal 31 luglio 2006 è diventato Direttore Archeologo Coordinatore.
Dal 2000 al 2017 ha ricoperto il ruolo di funzionario archeologo in provincia di Imperia, approfondendo alcune tematiche di studio relative alla seconda età del Ferro, alla romanizzazione, all'età imperiale romana e alla Tarda Antichità nell'Imperiese spesso in collaborazione con Istituti Universitari a e a partire dal 2010 fino al 2016 ha ricoperto l'incarico di direttore dell’area archeologica e dell’Antiquarium statale della città antica di Albintimilium (Ventimiglia – IM) dove si è occupato dello studio del teatro romano, delle necropoli e di una domus privata (Libanore Rossi).
Dal gennaio 2018 all’aprile 2019 ha lavorato come funzionario archeologo presso il Parco Archeologico di Ostia Antica, coprendo il ruolo di responsabile dell’area archeologica dei Porti di Claudio e di Traiano.
Dall’aprile 2019 al giugno 2024 è stato funzionario archeologo presso Sabap Città metropolitana Genova e provincia La Spezia con la responsabilità della tutela archeologica dei comuni di La Spezia, Lerici, Ameglia, Porto Venere, Monterosso, Riomaggiore e Vernazza e successivamente dei Comuni di Chiavari, Lavagna e parte della Valfontanabuona.
E’ stato docente a contratto presso la Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell’Università degli Studi di Genova (a.a. 2012-2013 e 2014-2015), con l’insegnamento “Elementi di legislazione dei Beni Culturali”.
Ha vinto una borsa di studio per dottorato di ricerca in “Archeologia: insediamenti, economia e cultura (preistorica, greca-romana, medievale)” presso l'Università di Pisa (relatore chiar.mo Prof. Daniele Manacorda) col seguente tema di ricerca: "La Liguria costiera tra III e I sec. a.C. Il problema archeologico della romanizzazione". (VIII ciclo/ anni 1993-1995). Ha vinto una borsa di studio biennale per attività di ricerca post-dottorato presso il Dipartimento di Archeologia e Filologia Classica (D.AR.FI.CL.ET) dell'Università degli Studi di Genova (anni 1997-1998) dal titolo "Commercio, produzione e consumo in una città dell'Africa romana dal tardo Impero all'età araba: il caso di Uchi Maius". Ha partecipato a ricerche archeologiche a Genova, nella Liguria di Levante (Luni e Zignago), in Lunigiana (Filattiera), Garfagnana, Pistoiese (Pesciatino), in Tunisia (città di Uchi Maius), in Corsica (colonia di Mariana) collaborando con Istituti di ricerca e Università.
Dal 9 novembre 1999 è stato assunto con la qualifica di Direttore Archeologo presso la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Liguria – Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Dal 31 luglio 2006 è diventato Direttore Archeologo Coordinatore.
Dal 2000 al 2017 ha ricoperto il ruolo di funzionario archeologo in provincia di Imperia, approfondendo alcune tematiche di studio relative alla seconda età del Ferro, alla romanizzazione, all'età imperiale romana e alla Tarda Antichità nell'Imperiese spesso in collaborazione con Istituti Universitari a e a partire dal 2010 fino al 2016 ha ricoperto l'incarico di direttore dell’area archeologica e dell’Antiquarium statale della città antica di Albintimilium (Ventimiglia – IM) dove si è occupato dello studio del teatro romano, delle necropoli e di una domus privata (Libanore Rossi).
Dal gennaio 2018 all’aprile 2019 ha lavorato come funzionario archeologo presso il Parco Archeologico di Ostia Antica, coprendo il ruolo di responsabile dell’area archeologica dei Porti di Claudio e di Traiano.
Dall’aprile 2019 al giugno 2024 è stato funzionario archeologo presso Sabap Città metropolitana Genova e provincia La Spezia con la responsabilità della tutela archeologica dei comuni di La Spezia, Lerici, Ameglia, Porto Venere, Monterosso, Riomaggiore e Vernazza e successivamente dei Comuni di Chiavari, Lavagna e parte della Valfontanabuona.
E’ stato docente a contratto presso la Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell’Università degli Studi di Genova (a.a. 2012-2013 e 2014-2015), con l’insegnamento “Elementi di legislazione dei Beni Culturali”.
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Papers by Luigi Gambaro
Il volume rappresenta la sintesi delle ricerche archeologiche, dei restauri e della divulgazione condotte per oltre un decennio sulla base di un accordo tra Università di Genova, Soprintendenza della Liguria e Comune di Sanremo.
Indice capitoli a firma Luigi Gambaro (LG)
1.Il territorio sanremese tra l’età antica e l’età moderna
1.1. Il territorio di Sanremo nel quadro del Ponente ligure
1.1.1. Premessa, pp. 21-24
1.1.2. Insediamenti rurali tra Ventimiglia e Bordighera, pp. 25-27
1.1.3. Il comprensorio sanremese e la Valle Argentina, pp. 27-37
1.2. Ipotesi sulla viabilità romana nel territorio sanremese, pp. 37-41
1.3. La tarda antichità, pp. 41-43
1.4. Topografia ed ambiente nell’area della Foce tra Medievo ed età moderna, pp. 43-46
2. Le ville di Sanremo: le indagini di scavo
2.1. Dalle prime scoperte ai lavori di Nino Lamboglia, fino agli anni ottanta del XX secolo, p. 59
2.1.1. La villa della Foce, pp. 59-78
2.1.2. La villa di Bussana, pp. 78-92
2.2.Gli scavi dal 2004 al 2008: tra tutela e ricerca (con MARTA CONVENTI), pp. 92-93
2.2.2. Le prospezioni e i sondaggi archeologici lungo il tracciato ferroviario dismesso (2005-2008) pp. 104-111
3.La villa della Foce
3.1. I resti della villa
3.1.1. Le preesistenze. Zona esterna ad ovest dell’area archeologica, pp. 113-117
3.1.3. L’epoca moderna e contemporanea. Le strutture rinvenute lungo il tracciato ferroviario dismesso, pp. 171-173
3.2. I materiali, pp. 173-200
4.La villa di Bussana
4.2. I materiali, pp. 255-265
6. Le ville per il pubblico di oggi
6.1. La tutela delle aree archeologiche: conservazione e restauro
6.1.1. La villa della Foce, pp. 291-297
6.1.2. La villa di Bussana, pp. 297-300
6.2. Valorizzazione e fruizione delle aree archeologiche, pp. 300-308
Bibliografia (a c. di LG), pp. 309-324
Mancava per l'area archeologica e l'Antiquarium statali della città antica di Albintimilium una agile guida alla visita degli scavi e all'esposizione archeologica introduttiva al percorso archeologico.
Sebbene l'Antiquarium sia stato in parte riallestito (dicembre 2024) la guida resta ancora un valido strumento (anche con riassunto in francese) didattico-informativo.
Il volume rappresenta la sintesi delle ricerche archeologiche, dei restauri e della divulgazione condotte per oltre un decennio sulla base di un accordo tra Università di Genova, Soprintendenza della Liguria e Comune di Sanremo.
Indice capitoli a firma Luigi Gambaro (LG)
1.Il territorio sanremese tra l’età antica e l’età moderna
1.1. Il territorio di Sanremo nel quadro del Ponente ligure
1.1.1. Premessa, pp. 21-24
1.1.2. Insediamenti rurali tra Ventimiglia e Bordighera, pp. 25-27
1.1.3. Il comprensorio sanremese e la Valle Argentina, pp. 27-37
1.2. Ipotesi sulla viabilità romana nel territorio sanremese, pp. 37-41
1.3. La tarda antichità, pp. 41-43
1.4. Topografia ed ambiente nell’area della Foce tra Medievo ed età moderna, pp. 43-46
2. Le ville di Sanremo: le indagini di scavo
2.1. Dalle prime scoperte ai lavori di Nino Lamboglia, fino agli anni ottanta del XX secolo, p. 59
2.1.1. La villa della Foce, pp. 59-78
2.1.2. La villa di Bussana, pp. 78-92
2.2.Gli scavi dal 2004 al 2008: tra tutela e ricerca (con MARTA CONVENTI), pp. 92-93
2.2.2. Le prospezioni e i sondaggi archeologici lungo il tracciato ferroviario dismesso (2005-2008) pp. 104-111
3.La villa della Foce
3.1. I resti della villa
3.1.1. Le preesistenze. Zona esterna ad ovest dell’area archeologica, pp. 113-117
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3.2. I materiali, pp. 173-200
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4.2. I materiali, pp. 255-265
6. Le ville per il pubblico di oggi
6.1. La tutela delle aree archeologiche: conservazione e restauro
6.1.1. La villa della Foce, pp. 291-297
6.1.2. La villa di Bussana, pp. 297-300
6.2. Valorizzazione e fruizione delle aree archeologiche, pp. 300-308
Bibliografia (a c. di LG), pp. 309-324
Mancava per l'area archeologica e l'Antiquarium statali della città antica di Albintimilium una agile guida alla visita degli scavi e all'esposizione archeologica introduttiva al percorso archeologico.
Sebbene l'Antiquarium sia stato in parte riallestito (dicembre 2024) la guida resta ancora un valido strumento (anche con riassunto in francese) didattico-informativo.