Papers by Emilia Sakharova
La guerra con l'Inghilterra e la consegna della fregata Venus al governo siciliano, 2024
Dagli appunti di un ufficiale della marina russa: un capitolo dedicato all'azione eroica dell'equ... more Dagli appunti di un ufficiale della marina russa: un capitolo dedicato all'azione eroica dell'equipaggio della fregata Venus a Palermo nel 1808.
La guerra con l'Inghilterra e la consegna della fregata Venus al governo siciliano. Quando il Reg... more La guerra con l'Inghilterra e la consegna della fregata Venus al governo siciliano. Quando il Regno di Sicilia mediava fra le grandi potenze mondiali
Vladimir Bronevskij Gli appunti di un ufficiale della marina Traduzione a cura di Emilia Sakharova, 2024
La guerra con l'Inghilterra e la consegna della fregata Venus al governo siciliano. Quando il Reg... more La guerra con l'Inghilterra e la consegna della fregata Venus al governo siciliano. Quando il Regno di Sicilia mediava fra le grandi potenze mondiali
La guerra con l'Inghilterra e la consegna della fregata Venus al governo siciliano. Quando il Reg... more La guerra con l'Inghilterra e la consegna della fregata Venus al governo siciliano. Quando il Regno di Sicilia mediava fra le grandi potenze mondiali
LA SICILIA NELLA CULTURA RUSSA AVRAM SERGEEVIČ NOROV, 2020
Il primo libro di A.S.Norov “Viaggio in Sicilia nel 1822” era uscito a S.Pietroburgo nel 1826. G... more Il primo libro di A.S.Norov “Viaggio in Sicilia nel 1822” era uscito a S.Pietroburgo nel 1826. Giovane scrittore e profondo conoscitore della storia e dell’arte siciliana, ha lasciato un appassionato racconto del suo viaggio, che ancora oggi resta la migliore guida dell’isola per i russi che hanno l’intenzione di visitare la Sicilia.
Artisti russi in Italia Fjodor Matveev, 2020
Anno 1833. Roma. In via San Claudio, nello studio del pittore Karl Brjullov era esposto il quadro... more Anno 1833. Roma. In via San Claudio, nello studio del pittore Karl Brjullov era esposto il quadro "L'ultimo giorno di Pompei", una tela di grandi dimensioni (m 4,57 × 6,51) dove era raffigurato il tragico momento della eruzione del Vesuvio che aveva distrutto la città di Pompei nel 79 d.C. La scena è terribile e bellissima allo stesso tempo. Alla vista del Vesuvio infuocato sembra di sentire il rombo della terra tremante. Il popolo è sorpreso dal flagello della natura davanti al quale tutti sono uguali: ma quanto è bello l'essere umano e quanto è indifeso in quei tragici momenti! Nella capitale non si parlava che del pittore russo e della sua fenomenale opera diventata oggetto di attrazione per gli intellettuali, gli amanti dell'arte e per gli ospiti della citta). Karl Brjullov era ammirato dalla comunita) degli artisti russi a Roma e
Pittori russi in Italia KARL BRJULLOV, 2021
Anno 1833. Roma. In via San Claudio, nello studio del pittore Karl Brjullov era esposto il quadro... more Anno 1833. Roma. In via San Claudio, nello studio del pittore Karl Brjullov era esposto il quadro "L'ultimo giorno di Pompei", una tela di grandi dimensioni (m 4,57 × 6,51) dove era raffigurato il tragico momento della eruzione del Vesuvio che aveva distrutto la città di Pompei nel 79 d.C. La scena è terribile e bellissima allo stesso tempo. Alla vista del Vesuvio infuocato sembra di sentire il rombo della terra tremante. Il popolo è sorpreso dal flagello della natura davanti al quale tutti sono uguali: ma quanto è bello l'essere umano e quanto è indifeso in quei tragici momenti! Nella capitale non si parlava che del pittore russo e della sua fenomenale opera diventata oggetto di attrazione per gli intellettuali, gli amanti dell'arte e per gli ospiti della citta). Karl Brjullov era ammirato dalla comunita) degli artisti russi a Roma e
Guardare la Sicilia con l’occhio dell'uomo preistorico, 2021
Book Reviews by Emilia Sakharova

Recensione per "La Gurfa dei misteri" su Amazon, 2021
La Gurfa dei misteri Recensito in Italia su Amazon il 6 settembre 2021 "La Gurfa dei misteri" è u... more La Gurfa dei misteri Recensito in Italia su Amazon il 6 settembre 2021 "La Gurfa dei misteri" è un libro denso di notizie storiche, di ragionamenti scientifici ed ingegneristici presentato da Giovanni Ferrara, ingegnere di professione ed appassionato ricercatore, che con opportuna autoironia si proclama un "gurfologo dilettante" che tenta di svelare gli enigmi dell'antico ipogeo. Con grande sforzo l'autore cerca di trovare un fondamento sul quale costruire l'ipotesi, crea la trama di appoggio per i tasselli che compongono il puzzle della Gurfa, mettendo delicatamente notizie certe accanto a quelle probabili, ponendo più domande che affermazioni. Per eseguire o per valutare un'opera da costruire l'ingegnere dovrebbe porsi le domande: chi è il committente, a chi serve quest'opera, perché proprio in quel posto? Perché l'ipogeo di Gurfa? Si dovrebbe studiare la situazione idrologica attuale del territorio e della montagna in particolare, cercando di capire come poteva essere nel passato? Dove si trovavano i centri abitati più vicini? È probabile che all'inizio in quel luogo ci fosse un vuoto carsico e da lì partirono i lavori di estrazione del materiale lapideo per trasformare la cava in un ipogeo a forma di campana, per creare una thòlos (di solito sono di proporzioni minori e senza oculo) o un pantheon dedicato a tutte le divinità, un luogo sacro, magico, dove si sfruttavano non soltanto gli effetti luminosi legati ai fenomeni astronomici, dei quali, con molta competenza, parla l'autore del libro, ma anche sottoponendo le persone che si trovavo dentro l'ipogeo agli effetti psicoacustici prodotti nell'ambiente a campana! L'ipogeo della Gurfa doveva essere un osservatorio astronomico e scientifico preistorico. Il tempo ha cancellato tanti particolari del monumento, ma il corpo del gigantesco ipogeo è indistruttibile ed impressiona chiunque si trovi dentro, con la sua armoniosa struttura, con la sua luce misteriosa, con la sua eco acustica! E' noto che la Gurfa sia l'ipogeo a thòlos più grande del Mediterraneo, ed in questo ipogeo misterioso ci introduce il libro di Giovanni Ferrara che rappresenta un notevole contributo allo studio del monumento, ma per confermare l'ipotesi della sua origine preistorica, per avere le datazioni precise e per valorizzarlo è necessario eseguire studi specialistici con utilizzo di metodi e tecnologie moderne.

Recensione per "La Gurfa dei misteri", 2021
La Gufa dei misteri Recensito in Italia su Amazon il 6 settembre 2021 "La Gurfa dei misteri" è un... more La Gufa dei misteri Recensito in Italia su Amazon il 6 settembre 2021 "La Gurfa dei misteri" è un libro denso di notizie storiche, di ragionamenti scientifici ed ingegneristici presentato da Giovanni Ferrara, ingegnere di professione ed appassionato ricercatore, che con opportuna autoironia si proclama un "gurfologo dilettante" che tenta di svelare gli enigmi dell'antico ipogeo. Con grande sforzo l'autore cerca di trovare un fondamento sul quale costruire l'ipotesi, crea la trama di appoggio per i tasselli che compongono il puzzle della Gurfa, mettendo delicatamente notizie certe accanto a quelle probabili, ponendo più domande che affermazioni. Per eseguire o per valutare un'opera da costruire l'ingegnere dovrebbe porsi le domande: chi è il committente, a chi serve quest'opera, perché proprio in quel posto? Perché l'ipogeo di Gurfa? Si dovrebbe studiare la situazione idrologica attuale del territorio e della montagna in particolare, cercando di capire come poteva essere nel passato? Dove si trovavano i centri abitati più vicini? È probabile che all'inizio in quel luogo ci fosse un vuoto carsico e da lì partirono i lavori di estrazione del materiale lapideo per trasformare la cava in un ipogeo a forma di campana, per creare una thòlos (di solito sono di proporzioni minori e senza oculo) o un pantheon dedicato a tutte le divinità, un luogo sacro, magico, dove si sfruttavano non soltanto gli effetti luminosi legati ai fenomeni astronomici, dei quali, con molta competenza, parla l'autore del libro, ma anche sottoponendo le persone che si trovavo dentro l'ipogeo agli effetti psicoacustici prodotti nell'ambiente a campana! L'ipogeo della Gurfa doveva essere un osservatorio astronomico e scientifico preistorico. Il tempo ha cancellato tanti particolari del monumento, ma il corpo del gigantesco ipogeo è indistruttibile ed impressiona chiunque si trovi dentro, con la sua armoniosa struttura, con la sua luce misteriosa, con la sua eco acustica! E' noto che la Gurfa sia l'ipogeo a thòlos più grande del Mediterraneo, ed in questo ipogeo misterioso ci introduce il libro di Giovanni Ferrara che rappresenta un notevole contributo allo studio del monumento, ma per confermare l'ipotesi della sua origine preistorica, per avere le datazioni precise e per valorizzarlo è necessario eseguire studi specialistici con utilizzo di metodi e tecnologie moderne.

La recensione per "La Gurfa dei misteri", 2021
La Gufa dei misteri Recensito in Italia su Amazon il 6 settembre 2021 "La Gurfa dei misteri" è un... more La Gufa dei misteri Recensito in Italia su Amazon il 6 settembre 2021 "La Gurfa dei misteri" è un libro denso di notizie storiche, di ragionamenti scientifici ed ingegneristici presentato da Giovanni Ferrara, ingegnere di professione ed appassionato ricercatore, che con opportuna autoironia si proclama un "gurfologo dilettante" che tenta di svelare gli enigmi dell'antico ipogeo. Con grande sforzo l'autore cerca di trovare un fondamento sul quale costruire l'ipotesi, crea la trama di appoggio per i tasselli che compongono il puzzle della Gurfa, mettendo delicatamente notizie certe accanto a quelle probabili, ponendo più domande che affermazioni. Per eseguire o per valutare un'opera da costruire l'ingegnere dovrebbe porsi le domande: chi è il committente, a chi serve quest'opera, perché proprio in quel posto? Perché l'ipogeo di Gurfa? Si dovrebbe studiare la situazione idrologica attuale del territorio e della montagna in particolare, cercando di capire come poteva essere nel passato? Dove si trovavano i centri abitati più vicini? È probabile che all'inizio in quel luogo ci fosse un vuoto carsico e da lì partirono i lavori di estrazione del materiale lapideo per trasformare la cava in un ipogeo a forma di campana, per creare una thòlos (di solito sono di proporzioni minori e senza oculo) o un pantheon dedicato a tutte le divinità, un luogo sacro, magico, dove si sfruttavano non soltanto gli effetti luminosi legati ai fenomeni astronomici, dei quali, con molta competenza, parla l'autore del libro, ma anche sottoponendo le persone che si trovavo dentro l'ipogeo agli effetti psicoacustici prodotti nell'ambiente a campana! L'ipogeo della Gurfa doveva essere un osservatorio astronomico e scientifico preistorico. Il tempo ha cancellato tanti particolari del monumento, ma il corpo del gigantesco ipogeo è indistruttibile ed impressiona chiunque si trovi dentro, con la sua armoniosa struttura, con la sua luce misteriosa, con la sua eco acustica! E' noto che la Gurfa sia l'ipogeo a thòlos più grande del Mediterraneo, ed in questo ipogeo misterioso ci introduce il libro di Giovanni Ferrara che rappresenta un notevole contributo allo studio del monumento, ma per confermare l'ipotesi della sua origine preistorica, per avere le datazioni precise e per valorizzarlo è necessario eseguire studi specialistici con utilizzo di metodi e tecnologie moderne.
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