Books by Dell'Aversana Antonio

INDICE PRESENTAZIONE pag . 13 PREFAZIONE pag. 16 PREMESSA pag. 20 CAPITOLO I Religiosi e Religios... more INDICE PRESENTAZIONE pag . 13 PREFAZIONE pag. 16 PREMESSA pag. 20 CAPITOLO I Religiosi e Religiose presenti in S.Arpino nel secolo XVII pag. 27 Padre MAROTTA Donato pag. 34 CAPITOLO II Religiosi e Religiose presenti in S.Arpino nel secolo XVIII pag. 39 Mons. DE SIMONE Marco pag. 68 Madre SANCHEZ DE LUNA Cecilia pag. 76 Padre SANCHEZ DE LUNA Gennaro pag. 79 8 CAPITOLO III Religiosi e Religiose presenti in S.Arpino nel secolo XIX pag. 87 Abate DE MURO Vincenzo pag. 96 Padre FESTA Antonio pag. 102 Mons. MAGLIOLA Orazio pag. 103 CAPITOLO IV Religiosi e Religiose presenti in S.Arpino nel secolo XX pag. 110 Padre D'ANTONIO Felice pag. 117 Padre BOERIO Raffaele pag. 124 Madre BOTTIGLIERO Lucia pag. 128 Padre BOERIO Agostino Maria pag. 130 Padre ZIELLO Pasquale pag. 135 Padre BOERIO Nicola pag. 146 Padre D'ALIA Umberto pag. 185 Padre ARENA Luigi Maria pag. 187 CAPITOLO VI Parroci Chiesa S.Elpidio Vescovo pag. 191 Parroci Chiesa S.Canione pag. 194 Eremiti Chiesa S.Maria delle Grazie o S.Canione pag. 195 Frati Minimi del Convento di S.Maria della Stella pag. 197 Dati statistici sui Religiosi/e santarpinesi tra i secoli XVII e XXI pag. 200 Dati statistici sui Religiosi/e suddivisi per Casato pag. 201 CAPITOLO VII Mons. SANCHEZ DE LUNA Nicola pag. 213 sopravvenuti nel linguaggio e nell'organizzazione sociale potrebbero in un primo tempo occultare. Teilhard de Chardin, anni or sono, scriveva in una lettera: «il passato mi ha rivelato la costruzione dell'avvenire 3 » la conoscenza del passato quando viene utilizzata per meglio situarci il presente, può servire a dare una prospettiva. La loro memoria, insomma non ha per fine di riportarci al passato, bensì di portare il passato nel presente. L'approdo di questo scritto per quanto discutibile è, infine, sembra di proporre come possibile e raggiungibile un equilibrio, spesso instabile, intrinseco alla vita cristiana: la (problematica), armonia fra il suo "essere cristiano" e il suo "essere situata". A proposito può essere delucidante quanto afferma G. Moioli quando argomentando teologicamente afferma: «nella storia, il cristiano che vive i valori propri della sua fede, si presenta come una tipica figura" di uomo non fuori dello spazio dell'umano; ma dentro "questo spazio: dove l'umano qui va prendendo e prende i suoi contorni dalla fede in Gesù Cristo. Si potrebbe dire: nel cristiano incontriamo l'umano, la realtà e l'esperienza dell'umano ma secondo la fede vissuta in Gesù Cristo 4 » Concludendo, lo scritto vuole farci attivare il contatto con significativi "uomini e donne di Dio" che nel loro piccolo ministero hanno gridato al mondo "il Vangelo": buona novella di "Gesù figlio di Dio". Tale accostamento sembra il non piccolo pregio di farci sperimentare quanto il gesuita J. P. De Caussade così indicava: «com'è il fuoco che riscalda e non la scienza e la conoscenza di questo fenomeno e dei suoi effetti, è l'ordine di Dio, è la sua volontà che opera la santità nelle nostre anime e non la curiosa speculazione di questo principio e di questo fine. Quando si ha sete, per dissetarsi bisogna lasciare i libri che spiegano le cose e bere 5 » 3 TEILHARD DE CHARDIN, lettres de voyage (1923-1939) paris 1956, 186. 4 G. MOIOLI, la figura del Crsitiano nella storia, in AA.VV. Il Cristiano di ieri, il cristiano di oggi, il Cristo di sempre, ed Ancora, Milano 1980,67 5 J.P. DE CAUSSADE, l'abbandono della divina provvidenza. Testo critico originale ristabilito e presentato da M.OLPHE GALLIARD, Ed Paoline, Cinisello balsamo 1986, 71s. Padre MAROTTA Donato CARMELITANO INSIGNE CARMELITANO P. Donato MAROTTA risulta, tuttora, un illustre sconosciuto nel suo paese natio pur essendo Egli stato uno dei più insigni Religiosi della Provincia Napoletana dell'Ordine dei Carmelitani. Nato in S.Arpino l'8 dicembre del 1576, entra nell'Ordine del Carmelo a 15 anni. Coltiva i suoi studi fino alla laurea in teologia e, nel 1611, diventa Priore del Carmine Maggiore in Napoli. Nel 1615 è Provinciale della Provincia Carmelitana di Napoli e Basilicata. Durante questo periodo egli fonda il Convento di Capodichino in Napoli dove il Carmine Maggiore stanzierà il noviziato nel 1706. RELIGIOSI E RELIGIOSE PRESENTI IN S. ARPINO NEL SECOLO XVIII (1701-1800) RELIGIOSI 1. Frà GIOVANNI Eremita di nazionalità inglese -Morto, a 84 anni, il 25 2.1703-Sepolto in S. Elpidio. 2. Rev. SORECA Francesco Di Giuseppe e Porzia DELLA VOLPE-Parroco di S. Elpidio dal 1665 al 1703 -Morto, a 68 anni, il 26.09.1703-Sepolto in S. Elpidio. 3. Rev. PEZZELLA Gioacchino Parroco di S.Elpidio dal 1703 al 1705-Morto, a 42, anni il 27.11.1705 -Sepolto nella Chiesa di S. SOSIO in Frattamaggiore.
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