Thesis Chapters by Davide Spinelli

LA CUCINA COME SEGNO: IL CIBO NEL CINEMA ITALIANO (1960-1980), 2021
Il legame tra italiani e mondo del cibo è forte e consolidato nel tempo. Un rapporto che vive un'... more Il legame tra italiani e mondo del cibo è forte e consolidato nel tempo. Un rapporto che vive un'influenza importante anche nelle diverse espressioni delle arti performative, nel cinema e nella cultura in generale. Il cinema soprattutto, ha avuto uno stretto legame col mondo alimentare, riuscendo ad intercettare i segni di un evoluzione capitalistica ed intellettuale che altresì sarebbe risultata vana o insoluta. Le “ simbologie ” e la “ ritualità ” del cibo ad esso associate, e le rappresentazioni satiriche, rivelano alcuni aspetti della società capitalistica italiana di quegli anni, e del rapporto conflittuale nel “ mondo del consumo ”. Inesorabilmente i registi hanno documentato, attraverso l’azione di un cinema innovativo e oserei dire performativo, tutto questo, con tutte le contraddizioni sociali, del caso. Naturalmente sono state anche analizzate ed interpretate, tutte le grandi diversità presenti nel tessuto sociale del Bel Paese: miseria e opulenza, sobrietà e desiderio, convivialità e isolamento, vita e morte. L'elenco potrebbe essere ancora lungo, così come quello dei film, e dei registi che nel corso degli anni hanno saputo declinarle e interpretare, approfondirle e denunciare questa determinata connessione tra: essenza del cibo inteso come materia, fare nutritivo, essenziale riproduttivo e peccaminoso; e dispositivo filosofico del pensiero, inteso come conduttore veicolante di alcuni aspetti del potere e della sostanza di cui si nutre. In questo mio approfondimento accademico, vorrei soffermarmi su un determinato periodo storico che va tra il 1960 ed il 1980. Un periodo non semplice per l’Italia, in pieno boom economico, che, attraverso la fatica delle lotte sistematiche alla violenza sociale, è riuscita con fatica ad uscirne, non proprio indenne, ma sicuramente cambiata nel suo essere. La cucina quindi come mezzo: salvifico e di nutrimento Apollineo, per raccontare cinematograficamente, il periodo storico di estremo rigoglio intellettuale e culturale; ma anche di estremo disagio, di abbandono Dionisiaco, distruttivo, per una società in continuo disfacimento sociale.
Il cibo quindi vuole essere un “ Segno ”; un segno ritualistico ma anche performativo e cinematografico di un’Italia che attraverso alcuni registi, ha saputo testimoniare e soffermarsi, su come il comportamento evolutivo, è cangiante, nell’uomo moderno. Perché ogni volta che noi mangiamo qualcosa, qualsiasi cosa essa sia, ed in qualsiasi modo lo si possa fare, nel gesto della preparazione, degustazione, assimilazione, e in-digestione della materia, si insinua l’essenza della vita stessa. Ed io in questa ricerca proverò appunto a descrivere questa essenza, questo segno che i grandi registi italiani, i veri poeti e filosofi della seconda metà del ’900, hanno saputo rappresentare.
Papers by Davide Spinelli
Cinema and food interconnect between death and life
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Il cibo quindi vuole essere un “ Segno ”; un segno ritualistico ma anche performativo e cinematografico di un’Italia che attraverso alcuni registi, ha saputo testimoniare e soffermarsi, su come il comportamento evolutivo, è cangiante, nell’uomo moderno. Perché ogni volta che noi mangiamo qualcosa, qualsiasi cosa essa sia, ed in qualsiasi modo lo si possa fare, nel gesto della preparazione, degustazione, assimilazione, e in-digestione della materia, si insinua l’essenza della vita stessa. Ed io in questa ricerca proverò appunto a descrivere questa essenza, questo segno che i grandi registi italiani, i veri poeti e filosofi della seconda metà del ’900, hanno saputo rappresentare.
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Il cibo quindi vuole essere un “ Segno ”; un segno ritualistico ma anche performativo e cinematografico di un’Italia che attraverso alcuni registi, ha saputo testimoniare e soffermarsi, su come il comportamento evolutivo, è cangiante, nell’uomo moderno. Perché ogni volta che noi mangiamo qualcosa, qualsiasi cosa essa sia, ed in qualsiasi modo lo si possa fare, nel gesto della preparazione, degustazione, assimilazione, e in-digestione della materia, si insinua l’essenza della vita stessa. Ed io in questa ricerca proverò appunto a descrivere questa essenza, questo segno che i grandi registi italiani, i veri poeti e filosofi della seconda metà del ’900, hanno saputo rappresentare.