Conference Presentations by Norma Damiano

Cavità di origine antropica, modalità d'indagine, aspetti di catalogazione, analisi delle pericolosità, monitoraggio e valorizzazione., 2017
Geologia dell'Ambiente • Supplemento al n. 4/2018 155 RIASSUNTO Nel settore occidentale dei Campi... more Geologia dell'Ambiente • Supplemento al n. 4/2018 155 RIASSUNTO Nel settore occidentale dei Campi Flegrei (Campania, Italia), lungo il versante occidentale dell'edificio vulcanico di Baia, sono stati realizzati, nell'intervallo compreso tra l'inizio del I secolo a.C. e il IV secolo d.C., estesi complessi residenziali e termali che costituiscono l'odierno Parco Archeologico delle Terme di Baia (Bacoli, NA). Gli interventi edilizi che si sono susseguiti in cinque secoli, su di un'area di circa 40.000 mq, costituiscono un complesso monumentale unico nel suo genere. Oggetto di ammirazione già nell'antichità, le Terme di Baia sono sfruttate almeno fino al pieno Medioevo, per poi cadere nell'oblio fino al XVII secolo quando, grazie ai colti viaggiatori europei del Grand Tour, il complesso diventa, in un crescendo di popolarità, punto di riferimento fondamentale per lo studio dell'ingegneria edile romana. Il fiorire e la decadenza dell'area appaiono strettamente connessi alle peculiarità e all'evoluzione geologica dell'area, che ricade all'interno del campo vulcanico dei Campi Flegrei, il cui ultimo evento eruttivo è avvenuto nel 1538. La presenza di fonti naturali di vapore e di sorgenti di acque mineralizzate è stata decisiva per la progettazione degli impianti residenziali e termali, la cui decadenza è stata determinata, oltre che dalle note vicende storiche, anche dagli eventi bradisismici che a partire dalla tarda antichità han-no interessato la fascia costiera attualmente sommersa, localizzata tra il Lago Lucrino e il Castello di Baia. Nell'ambito delle attività di aggiorna-mento del catasto delle Cavità Artificiali della Federazione Speleologica Campana è stato realizzato il rilievo di alcune cavità sotterranee ricadenti all'interno dell'area del Parco Archeologico. Tra esse, la Cavità del Quadriportico CA34CpNA (settore della Sosandra) si presenta quale scavo d'indagine per lo sfruttamento di fonti termali e che ha intercettato in sotterraneo le fondazioni degli edifici antichi presenti. La cavità Cisterne sotto gli Hospitalia CA106CpNA, nel settore della Villa dell'Ambulatio, è l'insieme delle cubature di due ci-sterne d'età romana, oggi comunicanti, per le quali si avanza una prima lettura cronologica; esse si caratterizzano, infatti, per interventi edilizi succedutesi in fasi archeologiche distinte che evidenziano come le due cavità siano state in un primo momento messe in comunicazione tra loro, per poi essere di nuovo chiuse in una fase d'uso successiva. Nella prima cisterna d'accesso si evidenziano interessanti concrezioni carbonatiche presenti per lo più nell'ambiente della canaletta di alimentazione, per le quali si formula una prima ipotesi interpretativa.
Parole chiave (key words): cavità artificiali (artificial cavities), cisterne romane (roman cisterns), concre-zioni carbonatiche (carbonate concretion), bradisismo (bradyseism), termalismo (hot springs)
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Parole chiave (key words): cavità artificiali (artificial cavities), cisterne romane (roman cisterns), concre-zioni carbonatiche (carbonate concretion), bradisismo (bradyseism), termalismo (hot springs)
Parole chiave (key words): cavità artificiali (artificial cavities), cisterne romane (roman cisterns), concre-zioni carbonatiche (carbonate concretion), bradisismo (bradyseism), termalismo (hot springs)