medicina greca by Concetto De Luca
La medicina egizia era esercitata dai sacerdoti che appartenevano ad una certa frazione della cla... more La medicina egizia era esercitata dai sacerdoti che appartenevano ad una certa frazione della classe sacerdotale. Il dio della medicina era Esculapio, proveniente come tutti gli dei dell'Olimpo dalle regioni orientali. Nel tempo sono creati templi dedicati ad Esculapio che si sono evoluti in scuole mediche che praticavano la scienza medica, e i le più conosciute a riguardo, nel periodo che precedette immediatamente Ippocrate furono quelle di Cirene, Rodi, Cnido e Cos.
Émile Littré: Hippocrate. Oeuvres Completes (Traduction Nouvelle, avec le texte grec en regard) V... more Émile Littré: Hippocrate. Oeuvres Completes (Traduction Nouvelle, avec le texte grec en regard) VOLUME I: Paris: J.-B. Baillière, 1839
Diocle di Caristo (greco antico Διοκλῆς ὁ Καρύστιος) fu un medico greco antico vissuto nel IV sec... more Diocle di Caristo (greco antico Διοκλῆς ὁ Καρύστιος) fu un medico greco antico vissuto nel IV secolo a.C.
Estratti dalla opere biologiche di Aristotele - a cura di Diego Lanza e Mario Vegetti - con atten... more Estratti dalla opere biologiche di Aristotele - a cura di Diego Lanza e Mario Vegetti - con attenzione all'anatomia comparata.

Di Erasistrato non sappiamo con precisione né dove nacque, né la data di nascita, né quando morì.... more Di Erasistrato non sappiamo con precisione né dove nacque, né la data di nascita, né quando morì. Probabilmente visse tra il 305 ac ed i 250 ac circa. Il Pazzini ce lo descrive così 1 : fu, insieme con Erofilo, uno dei maggiori esponenti. Egli nacque nell'isola di Ceo, nella Giulide, [nell'arcipelago della Ciclade], nel 330 ac dal medico Cleombrato, e fu nipote, secondo Plinio, di Aristotele, essendo figlio della figlia di costui. Visse alla corte di Seleuco, re della Siria, padre del principe Antioco. Morì, a quanto si dice, avvelenandosi con la cicuta per i dolori procuratogli da un'ulcera del piede, e venne sepolto sul monte Micale, di fronte a Samo. Alunno di Teofrasto, o secondo altri di Metrodoro, genero dello stesso, egli rappresentò una delle figure più originali di quel periodo scientifico, profondamente personale nelle sue vedute. La sua maggior fama emerse dalle ricerche di anatomia e fisiologia; a lui Galeno, tanto per cominciare, riconosce la scoperta dei "vasa vasorum". Sembra per altro che, per primo, abbia descritto le valvole atriali e vasali, assegnando la tricuspide alla vena cava, e ne comprese l'ufficio, che però riferì in parte allo pneuma ed in parte al sangue. Descrisse l'arteria polmonare come una vena che sembra un'arteria, e la vena polmonare come un'arteria che sembra una vena. Assai vagamente intravede nel cuore la doppia azione aspirante e premente. Nel sistema artero-venoso periferico egli pensò che le arterie, vuote di sangue, come appaiono nelle autopsie, fossero piene di pneuma, e che le vene fossero di sangue. Tra le une e le altre, lungo il decorso ammise la presenza di "anastomosi" che le avrebbero fatte comunicare: virtualmente, però, perchè in condizioni normali, sarebbero state sempre chiuse. Per quanto riguarda il movimento del sangue, così lo riassume: "L'aria, attraversata la trachea, e giunta ai polmoni, arriva al cuore sinistro per mezzo della vena polmonare. Qui si tramuta in pneuma, che sarebbe lo spirito vitale. Il cuore sinistro, per la via delle arterie, spande quest'aria divenuta pneuma, per tutto il corpo." Il succo degli alimenti digeriti diviene sangue nel fegato e da questo arriva nel cuore per la via della vena cava. Nel cuore Erasistrato riconosce il gioco delle valvole e vede il sangue andare, attraverso l'arteria polmonare, nei polmoni. Ma è errato, riferisce il Pazzini, dedurre da ciò che egli abbia visto il ritorno del sangue "pneumatizzato" al cuore. Infatti a questo giunge l'aria inspirata, che nulla ha a che fare con il sangue andato dal cuore destro ai polmoni. Il fenomeno del polso sarebbe stato prodotto, secondo Erasistrato, dall'urto dello pneuma nelle arterie, onde esso sarebbe uno stimolo dello stato di tensione del pneuma vitale dentro l'organismo. In tema di aspirazione, egli ammise che i polmoni fossero animati da una diastole e da una sistole (ipotesi che qualcuno attribuirebbe ad Erofilo). Nel sistema nervoso, Erasistrato studiò assai bene, per i suoi tempi, il cervello, il cervelletto e i ventricoli laterali. Secondo Rufo di Efeso, distinse i nervi motori da quelli sensitivi. Descrisse anche il parenchima del fegato e la secrezione della bile. Forse per primo, Erasistrato ebbe un'idea del valore dell'anatomia patologica: egli, infatti, ricercò nelle alterazioni anatomiche le cause della pleurite, della pericardite, della idropisia.
Erofilo, ‛Ηρόϕιλος in greco, (Calcedonia, 335 a.C. circa -Alessandria d'Egitto, 280 a.C. circa), ... more Erofilo, ‛Ηρόϕιλος in greco, (Calcedonia, 335 a.C. circa -Alessandria d'Egitto, 280 a.C. circa), fu un medico greco-ellenistico, noto come "primo" anatomista della storia e per essere stato, insieme ad Erasistrato, il fondatore della grande scuola medica di Alessandria d'Egitto. Nacque a Calcedonia, città della Bitinia, ora facente parte della Turchia. Non molto si sa dei suoi primi anni di vita se non che egli andò a studiare ad Alessandria in giovane età.
Specializzazioni by Concetto De Luca
Storia del trapianto renale sulla coscia al Peter Bent Brigham di Boston

Encefalocentrismo: Alcmeone, Ippocrate e Platone, identificavano il cervello come sede del pensie... more Encefalocentrismo: Alcmeone, Ippocrate e Platone, identificavano il cervello come sede del pensiero. Cardiocentrismo: Aristotele riteneva che il centro del pensiero fosse contenuto nel calore innato, a sua volta contenuto nel ventricolo sinistro, il focolare del corpo, mentre i nervi (da intendere con come tendini) da qui si dipartivano, insieme ai muscoli, per raggiungere ogni parte dell'organismo. (Vedi anche Saggio del Vegetti sul Corpus Biologicum Aristotelicum). Lo stagirita riserva al cervello il ruolo di moderare la temperatura corporea e quello di ricettacolo delle sensazioni. Per quanto riguarda la scuola alessandrina, sembra che Erofilo di Calcedonia avesse proceduto alla dissezione di cadaveri umani: egli distingue i nervi sensitivi e motori. Erasistrato elabora un sistema fisiologico che ritroveremo ampliato in Galeno. Galeno di Pergamo (130-201 dc circa) enumera 7 paia di nervi cranici (in realtà sono 12). I suoi studi sull'animale lo portano a rivelare come una sezione completa tra la I e la II vertebra cervicale conduca a morte immediata, mentre una lesione a carico della colonna lombosacrale conduca a paralisi (flaccida) degli arti inferiori. Descrive il percorso del nervo laringeo nel maiale e nel definisce il collegamento con l'attività della fonazione. Secondo la fisiologia galenica, contenuta principalmente nelle opere "De usu partium corporis humani libri XVII" e "De Anatomicis administrationibus libri XV", lo "spirito vitale", formatosi nel cuore per affinamento dello "spirito naturale" originatosi nel fegato, viene portato dalle arterie carotidi, che qui si diramano in un intricato reticolo vasale, la "rete mirabilis". In tale sede lo spirito naturale viene ulteriormente affinato, trasformandosi in "spirito animale" che, distribuito attraverso i nervi periferici, ritenuti cavi, dota il corpo di sensibilità e movimento. 2) Berengario da Carpi (1470-1550 circa), nella sua opera "Isagoges breves", e Vesalio, nella sua "De humani corporis Fabrica" del 1543, negano l'esistenza della rete mirabile, assestando un colpo duro alle teorie galeniche ritenute indiscutibili fino ad allora. La "Cerebri anatome" di Thomas Willis (1621-1675) contiene la più dettagliata e completa descrizione del sistema nervoso comparsa fino ad allora. Egli propone una nuova classificazione dei nervi cranici in dieci paia e da una descrizione molto dettagliata delle arterie della base cranica, il cosiddetto "poligono di Willis". Egli comprende come l'occlusione di una delle arterie carotidi non debba necessariamente condurre a lesioni cerebrali proprio per l'azione di compensazione di questo poligono. Willis conia anche il termine neurologia. Cartesio, nella sua opera "L'homme" del 1664 da la prima descrizione di un'azione riflessa. Questa si verificherebbe attraverso "la riflessione degli spiriti vitali" dalla cute alla ghiandola pineale e di qui nuovamente verso la periferia, al muscolo (esempio dell'arto troppo vicino al fuoco che si retrae in maniera immediata e senza intervento della volontà"). 3) Il XVIII secolo inizia con la prima osservazione della "decussatio piramidum" (1709) ad opera di Domenico Mistichelli e la descrizione nell'anno successivo dell'incrocio bulbare delle vie piramidali da parte di Francois Pourfour du Petit. Tali scoperte costituiscono le fondamenta anatomiche di certi quadri clinici (detto volgarmente: lesione del cervello destro = paralisi e anestesia sinistra). Le acquisizioni più importanti del settecento riguardano però la neurofisiologia e l'anatomia patologica. Il caposcuola indiscusso nel primo campo è Albrecht von Haller (1708-1777) autore degli "Elementa physiologiae corporis humani". Egli distingue "irritabilità" o contrattilità dalla "sensibilità", descrivendo la prima come una proprietà comune a diversi tessuti, tra cui quello muscolare, e la seconda come funzione esclusiva del tessuto nervoso ("De partibus corporis humani sensibilibus e irritabilibus") senza riferimento agli spiriti galenici. Robert Whytt (1714-1766) descrive il riflesso pupillare alla luce e, nella sua opera principale, "An essay on the vital and ohter involuntary notions of animals", opera una chiara distinzione tra azioni volontarie e involontarie. Egli, attraverso esperimenti sulla rana, stabilisce che il riflesso è mediato attraverso connessioni nervose che non si stabiliscono nel nervo o nell'encefalo, ma all'interno del
Storia della Storia della Medicina by Concetto De Luca
Alcune considerazioni sull'avversione di Curzio Malaparte alla vivisezione, così come espresse ne... more Alcune considerazioni sull'avversione di Curzio Malaparte alla vivisezione, così come espresse nel suo libro "La Pelle".
rovimenti reazionari contro il progresso scientifico, attraverso la sperimentazione animale, in c... more rovimenti reazionari contro il progresso scientifico, attraverso la sperimentazione animale, in campo medico.
Gli antivivisezionisti e "L'affair del cane marrone"
Stavo pensando che se ti andasse di scrivere un articolo sulla tua esperienza fb, sulla censura e... more Stavo pensando che se ti andasse di scrivere un articolo sulla tua esperienza fb, sulla censura e sul tuo blog potremmo pubblicarlo noi e usare la nostra pagina come mezzo di diffusione Perfetto concetto sono felice abbia accolto la mia proposta. Sono disposto a pubblicare sia la tua pagina che il tuo sito sul mio cosi che tu possa riprendere a lavorare con un buon pubblico. Aspetto il tuo articolo A presto Viaggi e Miraggi nella Storia della Medicina: il processo di Facebook (e relativa condanna).
Medicina Romana by Concetto De Luca
Estratti del "De Medicina" di A. Cornelio Celso (autore latino del I secolo dc circa) volgarizzat... more Estratti del "De Medicina" di A. Cornelio Celso (autore latino del I secolo dc circa) volgarizzati nell'ottocento dal Del Chiappa

50 ac). Se Asclepiade di Bitinia può essere considerato l'ispiratore della scuola metodica per av... more 50 ac). Se Asclepiade di Bitinia può essere considerato l'ispiratore della scuola metodica per averne posto le basi dottrinarie, Temisone di Laodicea dette un "metodo" a quelle idee che, per l'attuazione pratica erano forse troppo vaghe e inattuabili: di qui il nome di metodica a quella scuola. Temisone, nato a Laodicea, fu allievo di Asclepiade. Alla morte del maestro egli volle fondare una scuola propria che fosse continuazione del suo pensiero e avesse nello stesso tempo maggiore impronta medica. La Scuola dei Metodici prese questo nome, secondo Galeno, dal fatto che il suo fondatore si pose il compito di rettificare le regole fondamentali di Asclepiade, di determinare con migliore precisione il suo metodo e di renderlo assai più semplice e alla portata di qualsiasi intelligenza. L'interpretazione della malattia, secondo questa dottrina, si basa sulla supposizione, già emessa da Asclepiade, che la malattia e la salute consistessero nello stato di strettezza o larghezza dei pori di cui è composta la sostanza. Si distinse così uno "status laxus" ed uno "status strictus". Praticamente, lo status strictus si manifestava con rossori, calori, congestioni, sete ardente, stato eretistico [eccessiva eccitabilità nervosa], ipertonia; al contrario, lo status laxus era caratterizzato da pallore, polso debole, tessuti flaccidi, senso generale di astenia e rilassatezza. La distinzione di questi due "stati morbosi" è riportata da Galeno, che ne tratta nel libro sulle varie sette. Lo stesso Galeno, nell'opera "De methodo medendi" riferisce che il medico Mnasea, metodico di un certo nome per aver composto taluni medicinali, affermò l'esistenza di un terzo stato della materia malata che chiamò "status mixtus" specialmente nel letargo, nella epilessia, nel catarro, e nelle paralisi, contribuendo a muovere l'uniformità delle patologie. 1

Intitoliamo alle scuole tutto il periodo della medicina in Roma coincidente con la vita dell'impe... more Intitoliamo alle scuole tutto il periodo della medicina in Roma coincidente con la vita dell'impero, poiché esser costituiscono l'elemento che maggiormente si impose. Questa fase viene fatta coincidere con la venuta in Roma di Asclepiade, nativo di Prusa, in Bitinia. È questo il periodo scolastico caratterizzato dal sorgere ed affermarsi di scuole ben definite e determinate, fondate su principi di fisiopatologia, spesso antitetici, e che degeneravano, il più delle volte, in sette. Il pensiero medico nella Roma imperiale è divisibile in tre fasi: 1) la fase pre-galenica, 2) quella galenica e 3) quella post-galenica. La prima, caratterizzata da una pletora di scuole, di tendenze e di rivalità si estende quasi alla seconda metà del secondo secolo dc. Alle tre scuole fondamentali -la metodica, la pneumatica e l'eclettica -si aggiunsero quella astrologica di Crinate di Marsiglia e quella empirico-scettica, cui Wellmann asseriva appartenere Celso, mentre Quintiliano asserisce che costui apparteneva alla scuola dei Sesti. Nella seconda fase, si comincia a delineare una unificazione del pensiero, nella forma dettata da Galeno. Nella terza si nota il principio di quello "isterilimento" che condurrà all'abbassamento di tono delle cosiddette epoche medievali. 1
Farmacologia e Big Pharma by Concetto De Luca
Storia della compagnia farmaceutica Sanofi Aventis al 2008
Storia della compagnia farmaceutica e medicale svizzera Roche (al 2007)
Storia della compagnia farmaceutica statunitense Pfizer e delle sue acquisizioni al 2008
Breve storia della compagnia farmaceutica svizzera Novartis (al 2007)
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