Libri pubblicati by Sergio Caldarella
Europe has repeatedly been the epicenter of fall and ruin: descending into barbarism and horror,
... more Europe has repeatedly been the epicenter of fall and ruin: descending into barbarism and horror,
it was able to pick itself up and rebuild from the rubble and, at one point, as Gottfried Benn put
it, had even managed to gain a “form” of its own. However, to recall Sir Edward Grey’s epochal
statement, the lights of Europe went out in 1914. After 1945, uncertain lamps replaced the lights
that shone before the Great War, and now, in the 21st century, the old continent has to retrace
the hard and iron paths of decadence.

Potere pubblico-privato o della necessità di una nuova secolarizzazione. di Sergio Caldarella È a... more Potere pubblico-privato o della necessità di una nuova secolarizzazione. di Sergio Caldarella È almeno dal tardo Impero Romano, ossia l'espressione sociopolitica antica più vicina alle nostre società, che è iniziato il processo di separazione tra lo Stato e la chiesa 1 il cui legame, fino ad epoche recenti, caratterizzava la nota, quanto discutibile, unione tra «trono e altare» su cui tanto sangue ed inchiostro sono stati versati. Com'è noto, questa lotta per la separazione dei poteri prende il nome di «secolarizzazione» un termine che, non a caso, entra nel linguaggio europeo dalla fine della guerra dei Trent'anni la quale, segnando la cessazione delle guerre di religione in Europa, rappresenta, con la ratifica della pace di Vestfalia (1648), anche la data del sorgere dello Stato moderno e del concetto di sovranità nazionale. Lo Stato come ente indipendente sorge, dunque, dalla separazione dall'influenza di un potere esterno che era, in quei secoli, quello della chiesa, mentre nella nostra epoca è quello di enormi concentrazioni finanziarie. L'Europa del 1648 diviene allora, politicamente e culturalmente, un continente molto diverso rispetto all'Europa del 1618. È dagli accordi di Vestfalia che tredici secoli di commistione tra potere temporale e religioso giungono alla loro separazione e, da quel momento, seppur con vicende alterne, vi saranno lo Stato da una parte e la chiesa dall'altra. 2 Ci vollero, dunque, almeno tredici secoli per 1 L'imposizione del cristianesimo da parte di Flavio Valerio Costantino e l'opposizione di Flavio Claudio Giuliano, malignamente detto Giuliano l'Apostata. 2 Non a caso, Papa Innocenzo X, nel 1651, si oppose agli accordi di Vestfalia pubblicando una declaratio nullitatis dei trattati con il testo dello Zelo domus Dei, per motivi politici retrodata, in fase di stampa, al '48. Il segno della rapida mutazione dei tempi si ebbe anche nel fatto che il testo di Innocenzo X non ebbe alcun effetto politico e persino Ferdinando III d'Asburgo, il cattolico imperatore del Sacro Romano Impero, rifiutò decisamente di far pubblicare il testo del papa, una decisione inconcepibile appena un trentennio addietro.

Jack planned his new face. He made one cheek and one eye-socket white, then he rubbed red over th... more Jack planned his new face. He made one cheek and one eye-socket white, then he rubbed red over the other half of his face and slashed a black bar of charcoal across from right ear to left jaw. W. Golding, Lord of the Flies. La modernità, in sé già foriera di disagio psicologico, culturale ed esistenziale, offre un largo numero di profili e individualità di difficile interpretazione ma, tra questi, la figura dell'antisemita rappresenta, ancor'oggi, una tra le personalità dalla più ardua interpretazione. Di fronte a questa figura, il primo grande problema è di poter riuscire ad ottenere un'identificazione propria, giacché l'antisemita non possiede davvero una precisa collocazione sociale, economica, culturale o persino politica, con la quale possa venire necessariamente identificato una volta per tutte. L'antisemita può trovarsi in qualunque contesto, anche il più insospettato, può essere l'affaccendato droghiere sotto casa, il benzinaio, l'operaio, ma anche l'avvocato di grido, il piccolo editore, l'onorevole, il medico -vedi, in proposito, il recente caso (3 genn. 2019) di Lara Kollab, un medico di Cleveland, la quale ha dichiarato di non aver problemi a prescrivere dei farmaci errati a persone di origine ebraica! 1 Si potrebbe dire che un individuo il quale s'identifichi con l'ideologia fascista o postfascista debba, di conseguenza, avere anche una certa propensione antisemita, ma questo non è implicitamente vero, né necessario -tra l'altro, un qualsivoglia neofascista che abbia qualche reminiscenza scolastica dovrebbe ricordare che l'antisemitismo fascista è stato, storicamente, un elemento aggiunto a quella dottrina già di per sé infausta. 2 Dirsi inoltre «liberali», o «di sinistra», non implica, quantomeno oggi, che coloro i quali si identificano in tali ideologie siano necessariamente contrari all'antisemitismo. Si assiste, anzi, ad un fenomeno, sconcertante e 1 Come da lei stessa pubblicato in un Tweet del 2 genn. 2012 e, nell'ottobre dello stesso anno, in un altro tweet 2 La tesi dello storico israeliano Zeev Sternhell in Nascita dell'Ideologia Fascista (trad. it. Baldini e Castoldi, Milano 1993) vuol proprio dimostrare la mancanza di una componente antisemita nel fascismo delle origini.
I "Problemi Filosofici della Scienza" rappresentano uno studio sulle radici concettuali della sci... more I "Problemi Filosofici della Scienza" rappresentano uno studio sulle radici concettuali della scienza contemporanea ed una valutazione delle strutture logico scientifiche seguendo criteri che hanno ispirato grandi filosofi e scienziati nel corso della storia. L'analisi presentata procedede indagando grandi categorie della scienza alla luce della loro implicita o esplicita filosofia, ma anche categorie del pensiero filosofico utilizzate ed utilizzabili quali fondamenti di un apparato concettuale che legge il mondo non soltanto attraverso processi condizionati dal risultato, ma finalizzati ad una comprensione estesa che giunga alla spiegazione del mondo senza limitarsi alla semplice manipolazione del reale. (A study about science and philosophy).
È dalla complessità delle domande che il vivere pone e impone all'esistere che emergono quei labi... more È dalla complessità delle domande che il vivere pone e impone all'esistere che emergono quei labirinti che il cuore sente e la mente prova ad intendere. Ne "I labirinti del cuore" si prova a trovare alcuni tra gli accostamenti in cui si scopre che c'è un curioso rapporto tra il tempo e l'amore, tra la distanza e il significato, tra le farfalle e l'anima. È la vita ad esser vittima delle passioni o sono queste a cadere sotto i dardi del vivere e del destino? Il tentativo proposto ne "I labirinti del cuore" è quello di addentrarsi nel castello dei sentimenti per scoprire che è dal cuore che deve partire ogni richiesta di significato che tenda alla verità vera e che qualunque altro moto che non parta dal cuore è solo inerzia.
L'Algebra degli Scacchi è una raccolta di "Aforemi" (un composto di "aforismi" e "fonemi" ideato ... more L'Algebra degli Scacchi è una raccolta di "Aforemi" (un composto di "aforismi" e "fonemi" ideato dall'autore) e testi sparsi. Dietro questi "aforemi" si coglie una una sottile critica della società contemporanea. L'algebra degli scacchi riassume filosofia, poesia, umorismo e critica sociale.
Le Lacrime della Pioggia è un testo teatrale che racconta una storia che ha per sfondo le quinte ... more Le Lacrime della Pioggia è un testo teatrale che racconta una storia che ha per sfondo le quinte di un teatro e due personaggi. Il mondo di questa storia è reale e surreale allo stesso tempo ed è un mondo in cui i roghi di libri sono una prassi alla quale pochi ormai hanno il coraggio di opporsi. Una piece teatrale a metà strada tra "Aspettando Godot" e "Fahrenheit 451".

SCHEDA DI PRESENTAZIONE DEL LIBRO
Titolo: La società del contrario
Autore: Sergio Caldarella
... more SCHEDA DI PRESENTAZIONE DEL LIBRO
Titolo: La società del contrario
Autore: Sergio Caldarella
Formato: Brossura, pp. 223
Anno di pubblicazione: 2005
Editore: Zambon
Prezzo: € 9,00
Argomenti: Cultura contemporanea, Sociologia, Filosofia.
Bandella: “Un appassionato atto di difesa della cultura nella forma di un moderno j´accuse”
Questo libro già dal titolo si propone una lettura alternativa del mondo con particolare riferimento alla società occidentale ed alle sue categorie invocando la necessità di un ritorno ad un’autenticità della cultura capace di far riscoprire la misura umana attraverso il confronto con i suoi valori più propri.
Nell’epoca della cosiddetta globalizzazione, dell’uso di tecnologie inimmaginabili ancora un secolo addietro, Sergio Caldarella si impegna a mostrare che può esserci anche un altro modo per guardare ai problemi della nostra epoca. Diversamente da molti altri autori egli ci racconta che il disagio della modernità non differisce, nella sostanza, dai tempi passati.
Mentre la gran parte degli analisti della società contemporanea focalizzano la loro attenzione su temi quali l´ecosistema, la relazioni internazionali, l´economia e cercano di trovare soluzioni interne ai problemi stessi (si crede infatti che la soluzione di un problema sia all’interno della struttura che lo ha creato, così è all’interno del sistema economico che si cercano le soluzioni alle sue crisi e contraddizioni o all’interno del sistema politico-sociale, etc.), un buon approccio metodologico ci insegna però che spesso la soluzione di un problema complesso è esterna al problema stesso e Caldarella, in questo documentato scritto, fornisce notevoli elementi per considerare la situazione attuale e gran parte dei suoi temi come il prodotto di un rifiuto della cultura autentica. L´autore ci dice che se stiamo andando verso una catastrofe non è perché abbiamo nuove tecniche, ma perché siamo sottomessi ad un regime di mediocrità e ignoranza e ridefinisce quest´ultima, nel contesto della modernità, non come un “non sapere” inevitabilmente congenito alla natura umana, ma come una perversa volontà di non sapere. Così nel libro viene chiamato e definito ignorante non colui che non sa, poiché socraticamente tutti non sappiamo, ma colui che si rifiuta di imparare al di là di una necessità tecnica o economica.
E´ solo andando alla ricerca di una cultura fatta a misura d´uomo, un sapere capace di porsi nuovamente nuove domande che potremo ancora sperare in un futuro per la nostra specie.
A philosophical study. Analysis of the philosophical categories of “form” and “event” as opposite... more A philosophical study. Analysis of the philosophical categories of “form” and “event” as opposite principles between Greek and Eastern world. Metaphysics in modern science.
Republished in 2008 (online edition) with the title "Il Silenzio della Metafisica" ("The Silence of Metaphysics").
Papers by Sergio Caldarella
The weed of anti-Semitism, currently rampant, testifies to some essential aspects of the contempo... more The weed of anti-Semitism, currently rampant, testifies to some essential aspects of the contemporary historical moment. Contextualizing this situation requires trying to understand this particular phenomenon under a general view. What emerges from this resurgence of repugnant anti-Semitic hatred and violence is the evident failure of an objectively and ethically valid knowledge with, at its core, a conception of factual truth not chained to any political ideology or propaganda strategy. One can speculate here that it is precisely problems intrinsic to the contemporary age capable of bringing back the weed of anti-Semitism that was believed to have been eradicated as mere junk of the past.
La gramigna dell’antisemitismo, ormai spadroneggiante, testimonia alcuni aspetti essenziali sul m... more La gramigna dell’antisemitismo, ormai spadroneggiante, testimonia alcuni aspetti essenziali sul momento storico contemporaneo. Contestualizzare questa situazione richiede uno sforzo per tentare d’inquadrare il fenomeno particolare in una visione generale. Emerge, da questi rigurgiti d’odio e violenza antisemita, l’evidente fallimento dei saperi, oggettivamente ed eticamente validi, con al centro una concezione della verità fattuale non incatenata ad una qualsivoglia ideologia politica o strategia propagandistica.
Europa war immer wieder das Epizentrum des Untergangs und des Verderbens: In Barbarei und Schreck... more Europa war immer wieder das Epizentrum des Untergangs und des Verderbens: In Barbarei und Schrecken versunken, konnte es sich aus den Trümmern erheben und wieder aufbauen und hatte es sogar geschafft, in den Worten Gottfried Benns, eine eigene „Form“ zu erobern. Doch die Lichter Europas, um an Sir Edward Greys epochalen Ausspruch zu erinnern, gingen 1914 aus. Nach 1945 traten unsichere Lampen an die Stelle der Lichter, die vor dem Ersten Weltkrieg leuchteten, und nun, im 21. Jahrhundert, muss der alte Kontinent erneut die harten und eisernen Pfade der Dekadenz zurücklegen.
L’Europa è stata più volte l’epicentro della caduta e della rovina: discesa nella barbarie e nell... more L’Europa è stata più volte l’epicentro della caduta e della rovina: discesa nella barbarie e nell’orrore, è stata capace di risollevarsi e ricostruirsi dalle macerie e, ad un certo punto, per dirla con Gottfried Benn, era anche riuscita a conquistare una sua “forma”. Le luci d’Europa, per ricordare la frase epocale di Sir Edward Grey, si sono però spente nel 1914. Dopo il 1945 delle incerte lampade hanno preso il posto delle luci che splendevano precedentemente alla Grande guerra e adesso, nel XXI secolo, il vecchio continente deve tornare a ripercorrere i sentieri duri e ferrigni della decadenza.
Chiunque voglia invitare ad un discorso invocando la necessità di un ragionamento collettivo, di ... more Chiunque voglia invitare ad un discorso invocando la necessità di un ragionamento collettivo, di un dialogo razionale condotto insieme, parte oggi già perdente. Nelle narrazioni diffuse a livello generalista domina quel tratto centrale dell'industria culturale che è la costante ripetizione dell'esistente la quale costringe sempre entro gli stessi confini e vicoli chiusi, mentre il ragionare insieme (Synphilosophieren) cresce in territori sempre aperti.
Il Pungolo, 2020
Tratto da: Sergio Caldarella, Lettera dal futuro, «Il Pungolo», 30 ottobre 2020
Il Pungolo, 2020
Un monito con un racconto alla fine.

Les Cahiers Du Collège De Pataphysique, 2012
La libertà non è soltanto quella dea laica, associata alla razionalità, che ci s'immagina solitam... more La libertà non è soltanto quella dea laica, associata alla razionalità, che ci s'immagina solitamente e può, invece, ben assomigliare ad una magione le cui fondamenta si estendono verso i territori più remoti del desiderio umano di librare le proprie fragilissime ali di cera sopra l'orizzonte della necessità, una sorta di mania che s'impossessa dell'essere umano costringendolo alla solitudine dell'una o l'altra delle sue volontà o desideri, un impulso, dettato dall'inquietudine, a perseguire una retta invisibile tra innumerevoli variabili possibili. Nelle narrazioni comuni, il mondo della libertà e quello della scelta coincidono e quella che viene allora genericamente detta «libertà» può anche presentarsi come una sorta di schiavitù alle instabili precessioni della volontà; per questo «libertà» e «liberazione» saranno sempre grandemente diverse e, forse, anche opposte tra loro: se la prima scatena la volontà ed il capriccio, la seconda spezza le catene dell'immaturità e della paura. In molti modi la via verso la liberazione è contenuta in quell'invito oraziano, poi adottato da Kant, al coraggio di servirsi del proprio intelletto: sapere aude. Jiddu Krishnamurti osservava, però, che ogni scelta è già una limitazione della libertà, in quanto scegliendo ci si dirige verso una direzione tra le possibili, escludendo implicitamente le altre, cosicché già nello scegliere sembra vi sia una fondamentale imposizione in sé contraria alla libertà.
Il Pungolo, 2019
Un modestissimo contributo sulla dialettica tra civiltà e barbarie.
Rivista di Studi Critici e Letterari, 2019
Saggio su Mark Fisher, autore di "Capitalist Realism" trad. it. "Realismo Capitalista", Nero, Rom... more Saggio su Mark Fisher, autore di "Capitalist Realism" trad. it. "Realismo Capitalista", Nero, Roma, 2009.
Rivista di Studi Interdisciplinari, 2019
Un approfondimento sul rapporto tra etica e oligarchie e sul concetto di individuo e società.
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Libri pubblicati by Sergio Caldarella
it was able to pick itself up and rebuild from the rubble and, at one point, as Gottfried Benn put
it, had even managed to gain a “form” of its own. However, to recall Sir Edward Grey’s epochal
statement, the lights of Europe went out in 1914. After 1945, uncertain lamps replaced the lights
that shone before the Great War, and now, in the 21st century, the old continent has to retrace
the hard and iron paths of decadence.
Titolo: La società del contrario
Autore: Sergio Caldarella
Formato: Brossura, pp. 223
Anno di pubblicazione: 2005
Editore: Zambon
Prezzo: € 9,00
Argomenti: Cultura contemporanea, Sociologia, Filosofia.
Bandella: “Un appassionato atto di difesa della cultura nella forma di un moderno j´accuse”
Questo libro già dal titolo si propone una lettura alternativa del mondo con particolare riferimento alla società occidentale ed alle sue categorie invocando la necessità di un ritorno ad un’autenticità della cultura capace di far riscoprire la misura umana attraverso il confronto con i suoi valori più propri.
Nell’epoca della cosiddetta globalizzazione, dell’uso di tecnologie inimmaginabili ancora un secolo addietro, Sergio Caldarella si impegna a mostrare che può esserci anche un altro modo per guardare ai problemi della nostra epoca. Diversamente da molti altri autori egli ci racconta che il disagio della modernità non differisce, nella sostanza, dai tempi passati.
Mentre la gran parte degli analisti della società contemporanea focalizzano la loro attenzione su temi quali l´ecosistema, la relazioni internazionali, l´economia e cercano di trovare soluzioni interne ai problemi stessi (si crede infatti che la soluzione di un problema sia all’interno della struttura che lo ha creato, così è all’interno del sistema economico che si cercano le soluzioni alle sue crisi e contraddizioni o all’interno del sistema politico-sociale, etc.), un buon approccio metodologico ci insegna però che spesso la soluzione di un problema complesso è esterna al problema stesso e Caldarella, in questo documentato scritto, fornisce notevoli elementi per considerare la situazione attuale e gran parte dei suoi temi come il prodotto di un rifiuto della cultura autentica. L´autore ci dice che se stiamo andando verso una catastrofe non è perché abbiamo nuove tecniche, ma perché siamo sottomessi ad un regime di mediocrità e ignoranza e ridefinisce quest´ultima, nel contesto della modernità, non come un “non sapere” inevitabilmente congenito alla natura umana, ma come una perversa volontà di non sapere. Così nel libro viene chiamato e definito ignorante non colui che non sa, poiché socraticamente tutti non sappiamo, ma colui che si rifiuta di imparare al di là di una necessità tecnica o economica.
E´ solo andando alla ricerca di una cultura fatta a misura d´uomo, un sapere capace di porsi nuovamente nuove domande che potremo ancora sperare in un futuro per la nostra specie.
Republished in 2008 (online edition) with the title "Il Silenzio della Metafisica" ("The Silence of Metaphysics").
Papers by Sergio Caldarella
it was able to pick itself up and rebuild from the rubble and, at one point, as Gottfried Benn put
it, had even managed to gain a “form” of its own. However, to recall Sir Edward Grey’s epochal
statement, the lights of Europe went out in 1914. After 1945, uncertain lamps replaced the lights
that shone before the Great War, and now, in the 21st century, the old continent has to retrace
the hard and iron paths of decadence.
Titolo: La società del contrario
Autore: Sergio Caldarella
Formato: Brossura, pp. 223
Anno di pubblicazione: 2005
Editore: Zambon
Prezzo: € 9,00
Argomenti: Cultura contemporanea, Sociologia, Filosofia.
Bandella: “Un appassionato atto di difesa della cultura nella forma di un moderno j´accuse”
Questo libro già dal titolo si propone una lettura alternativa del mondo con particolare riferimento alla società occidentale ed alle sue categorie invocando la necessità di un ritorno ad un’autenticità della cultura capace di far riscoprire la misura umana attraverso il confronto con i suoi valori più propri.
Nell’epoca della cosiddetta globalizzazione, dell’uso di tecnologie inimmaginabili ancora un secolo addietro, Sergio Caldarella si impegna a mostrare che può esserci anche un altro modo per guardare ai problemi della nostra epoca. Diversamente da molti altri autori egli ci racconta che il disagio della modernità non differisce, nella sostanza, dai tempi passati.
Mentre la gran parte degli analisti della società contemporanea focalizzano la loro attenzione su temi quali l´ecosistema, la relazioni internazionali, l´economia e cercano di trovare soluzioni interne ai problemi stessi (si crede infatti che la soluzione di un problema sia all’interno della struttura che lo ha creato, così è all’interno del sistema economico che si cercano le soluzioni alle sue crisi e contraddizioni o all’interno del sistema politico-sociale, etc.), un buon approccio metodologico ci insegna però che spesso la soluzione di un problema complesso è esterna al problema stesso e Caldarella, in questo documentato scritto, fornisce notevoli elementi per considerare la situazione attuale e gran parte dei suoi temi come il prodotto di un rifiuto della cultura autentica. L´autore ci dice che se stiamo andando verso una catastrofe non è perché abbiamo nuove tecniche, ma perché siamo sottomessi ad un regime di mediocrità e ignoranza e ridefinisce quest´ultima, nel contesto della modernità, non come un “non sapere” inevitabilmente congenito alla natura umana, ma come una perversa volontà di non sapere. Così nel libro viene chiamato e definito ignorante non colui che non sa, poiché socraticamente tutti non sappiamo, ma colui che si rifiuta di imparare al di là di una necessità tecnica o economica.
E´ solo andando alla ricerca di una cultura fatta a misura d´uomo, un sapere capace di porsi nuovamente nuove domande che potremo ancora sperare in un futuro per la nostra specie.
Republished in 2008 (online edition) with the title "Il Silenzio della Metafisica" ("The Silence of Metaphysics").
Tratto da: Sergio Caldarella, La privatizzazione dello Stato, «Il Pungolo», 21 ottobre 2021.