Papers by Donatella COZZI
Il filo della memoria e dell'oblio e i cambiamenti nel guardare le tradizioni local
Una visita alla casa rifugio di Bute
After briefly examining the pronatalist policy of Ceausescu's regimen and its consequences on... more After briefly examining the pronatalist policy of Ceausescu's regimen and its consequences on women's reproductive health, some results of female emigration from Romania to Italy are taken into consideration, as the phenomenon of children left behind. What is called Sindrom Italia is also examined: this interpretation of distress presented as consequence of migration is becoming increasingly common among Romanian psychiatrists and in public and media arena. Both children left behind and Sindrom Italia contribute to blaming migrant women, and to spreading a moral panic, hiding both the women’s efforts of to maintain ties in the diaspora, and the economic and structural reasons behind the migration. Public and media discourses are also meant in order to create a regimen of truth about the proper women position in Rumanian society .
Entering a career of a person having a chronic illness implies the management of several situatio... more Entering a career of a person having a chronic illness implies the management of several situations of uncertainty. Through two pilot ethnographic researches carried on in Northern Italy and France among children affected by a type 1 diabetes, we have analysed how somatic instability due to the children\u2019s growing up is intertwined with the instability of the manifestations of the illness. Managing this \u201cnew body\u201d, therapeutic objects and technologies implies a reconfiguration of self, a path entangled with pitfalls and fruitful infringements. In this article, we put forward the concept of \u201csavoir-faire\u201d as more pertinent to express a bodily experience, embedded in material culture and the ability to cope with highly sensitive and unstable situations
La frontiera tra Italia ed ex-Jugoslavia, vista dal piccolo paese di Topol\uf2 - Topolove, come i... more La frontiera tra Italia ed ex-Jugoslavia, vista dal piccolo paese di Topol\uf2 - Topolove, come incorporazione del confine, della separazione tra famiglie e tra case, campi e coltivazioni. Le interviste raccolte tra 3 generazioni di abitanti mostrano le diverse percezioni del confine che si susseguono nel tempo, accomunate dalla costruzione di una etnicit\ue0 contrastiva, gi\ue0 in epoca fascista

Compare, nella traduzione inglese di Mark Brady, Son of the root. Djedwa Yao Kuman Kulango healer... more Compare, nella traduzione inglese di Mark Brady, Son of the root. Djedwa Yao Kuman Kulango healer and hunter (Figlio della radice. Djedwa Yao Kuman guaritore a cacciatore di Kulango, già pubblicato per i tipi della EUT nel 2011), di Ilaria Micheli, ricercatrice all'Università degli studi di Trieste dove insegna Lingue e Letterature dell'Africa, presso il Dipartimento di Scienze giuridiche, del Linguaggio, dell'Interpretazione e della Traduzione-IUSLIT. Autrice della prima grammatica della lingua Kulango (una lingua Gur parlata da circa 250.000 persone) Ilaria Micheli presenta in questo testo il frutto di 12 mesi complessivi di ricerca sul terreno nella prefettura di Nassian in Costa d'Avorio e di numerose conversazioni con Djedwa Yao Kuman, il più anziano guaritore tradizionale del villaggio. Conversazioni che costruiscono un legato di memoria tra la ricercatrice e l'anziano guaritore, consapevole del rischio che il suo sapere possa finire nell'oblio dopo la sua morte. Il volume è strutturato in due sezioni nettamente distinte: una prima, narrativa, contenente la storia di Kuman e la descrizione delle sue pratiche, analizzate da un punto di vista antropologico; una seconda, documentaria, costituita dalla trascrizione in lingua Kulango di molti estratti delle interviste con il vecchio guaritore-cacciatore, con traduzione in inglese (o in italiano nel caso del volume del 2011) e note linguistiche (sulla fonetica, la morfologia e la sintassi) e culturali dettagliate di commento al testo. La frequentazione di Djedwa Yao Kuman ha sollecitato nel tempo la comunicazione di memorie e contenuti che, oltre all'orizzonte della cura, trasmettono la passione e la fierezza di un mondo che sta velocemente scomparendo, collegato alla caccia e all'esistenza di un'associazione tradizionale di cacciatori Kulango, la sawalɛgɛ (letteralmente: caccia) che si è rivelata avere diversi punti in comune con le due confraternite più conosciute dell'Africa occidentale, quella Donzo e quella Senoufo. Caccia e guarigione tradizionale si intrecciavano nella memoria di Djedwa Yao Kuman e i suoi racconti offrono la misura della profondità del pensiero e della pratica Kulango riguardo ai temi che si situano sul confine tra l'esperienza umana della vita naturale e l'esperienza mistica dell'incontro con le potenze sovrannaturali che popolano il dʋ̰ ʋ̰ kɔ, ovvero qualsiasi luogo fisicamente esterno allo spazio sociale del villaggio e dei suoi campi, il mondo antisociale. Quest'ultimo è pensato allo stesso tempo come uno spazio fisico esterno alle terre decontaminate del villaggio e come quello spazio invisibile nel quale trovano la loro giustificazione tutti i fatti che esulano dalla normalità della vita quotidiana, come la malattia, la morte, la nascita, gli episodi di magia.

The research project Cor\uc2ge is concerned conceptually with what it means to \u2018do\u2019 chi... more The research project Cor\uc2ge is concerned conceptually with what it means to \u2018do\u2019 childhood in the blurred transition from child to teenage status, from 9 to 123 age old. The aims of this research is to reflect on the lived, bodily experience of this transition. The analysis presented here focuses on medical discourses and internet information concerning the onset of puberty, the physiological sign of passage between childhood and adolescence. It explores the relationship between puberty presented by pediatric literature mostly as precocious puberty, as a pathological condition and a gendered construction of female onset of puberty. By convention, normal puberty begins between age 8 and 12 years in girls and between 9 and 14 years in boys. The lower ages of normal pubertal onset recently has been challenged, but a consensus to accept puberty among young children without diagnostic evaluation has not been reached. A century-long secular trend reduced the age of menarche b...
Dal 2005 si parla di Sindrome Italia, presentata come una forma di depressione che colpisce le do... more Dal 2005 si parla di Sindrome Italia, presentata come una forma di depressione che colpisce le donne che emigrano dalla Romania in Italia per svolgere lavoro di cura. Il saggio mette a confronto le fonti disponibili per analizzare la genesi, la diffusione nei media, le conseguenze sulle rappresentazioni sociali delle donne migranti, la costruzione di un allarme sociale che vede le donne come vittime ma anche come colpevoli
Idee e progetto per una mostra sulla lingua friulana per il Centenario della Societ\ue0 Filologic... more Idee e progetto per una mostra sulla lingua friulana per il Centenario della Societ\ue0 Filologica Friulan
La diminution relative de l\u2019\ue2ge de la pubert\ue9 et le discours m\ue9dical autour des pub... more La diminution relative de l\u2019\ue2ge de la pubert\ue9 et le discours m\ue9dical autour des pubert\ue9s dites pr\ue9coces engendrent un questionnement sur les fronti\ue8res biologiques de l\u2019enfance. Ces questionnements relay\ue9s par les m\ue9dias et l\u2019internet, souvent de fa\ue7on exacerb\ue9e, g\ue9n\ue8rent des inqui\ue9tudes sur le raccourcissement de l\u2019enfance. Le souci de donner une forme \ue0 l\u2019incertitude, d\u2019en simplifier la complexit\ue9, investit donc la tranche d\u2019\ue2ge de la pubert\ue9, que l\u2019on pr\ue9sente comme une temporalit\ue9 perturb\ue9e, sous le signe du risque

Prenant appui sur une recherche de deux ans men\ue9e dans un centre de sant\ue9 mentale du nord-e... more Prenant appui sur une recherche de deux ans men\ue9e dans un centre de sant\ue9 mentale du nord-est d\u2019Italie, cet article souhaite approcher la d\ue9pression par une pluralit\ue9 de points de vue : celui du savoir scientifique qui a naturalis\ue9 la d\ue9pression et le corps des femmes par une approche biologique, celui de celles/ceux qui en souffrent, leur narration et leurs strat\ue9gies de recherche de soin. Il s\u2019agit alors de saisir par-l\ue0 leur subjectivation mise \ue0 l\u2019\ue9preuve par le d\ue9sespoir, les sympt\uf4mes du corps, la fracture biographique (Bury 2001) qui se produit au moment o\uf9 la crise commence ; enfin, celui, quoique pr\ue9sent\ue9 de mani\ue8re plus succincte, de l\u2019entourage et du milieu communautaire, qui les labellise ou au contraire les soutient, favorisant des processus d\u2019assignation diff\ue9rents. Prendre en compte la pluralit\ue9 de ces approches nous am\ue8ne \ue0 travailler la co-construction socio-historique de la d\ue9pr...

Glossario enciclopedico Per un dizionario enciclopedico di Antropologia medica In questa rubrica,... more Glossario enciclopedico Per un dizionario enciclopedico di Antropologia medica In questa rubrica, Per un dizionario enciclopedico di Antropologia medica, vengono via via proposte, ad un livello di approfondimento che ci è sembrato corrispondere appunto a quello di un dizionario enciclopedico, un certo numero di "voci" esplicative concernenti la definizione e una messa a punto storico-critica dei principali termini utilizzati come concetti-chiave in antropologia medica. Ciascuna "voce" risulterà articolata, anche per agilità di consultazione, in tre sezioni. Una prima sezione [A. Definizione] proporrà, ad un livello di prima approssimazione, una sintetica definizione del termine e eventualmente delle diverse accezioni con cui esso è stato utilizzato dai differenti autori, indicando altresì i termini corrispondenti in altre lingue scientifiche. In una seconda sezione [B. Profilo storico] verrà delineato un quadro degli sviluppi e delle possibili diversificazioni di significato che il termine ha subito da quando esso è entrato in uso in antropologia medica o in generale nelle scienze umane. Sulla base di un bilancio del suo utilizzo o di quanto risulta alla luce di situazioni nuove o di nuove vedute, si tenterà di delineare in una terza sezione [C. Problemi aperti], non necessariamente presente in tutte le "voci", ciò che nella definizione usuale del termine o in talune sue implicazioni ci sembra porre qualche problema e richiedere dunque chiarimenti o precisazioni o giungere a mettere in questione lo stesso valore euristico per cui il termine è stato introdotto. Nelle tre sezioni i riferimenti a specifici contributi saranno forniti tra parentesi con la semplice indicazione dell'autore e dell'anno di pubblicazione del lavoro rinviando, per l'informazione completa, a una selezionata bibliografia specifica posta a conclusione della "voce" (per la quale si seguirà la normativa bibliografica adottata da questa rivista e riportata nelle pagine finali del presente volume). Tutte le "voci" saranno il risultato di un impegno collettivo della intera Redazione di AM e, laddove opportuno, di ulteriori collaboratori (in tal caso esplicitamente indicati). In calce a ciascuna "voce" risulteranno i suoi materiali estensori e, parimenti, la data della riunione redazionale in cui essa è stata collegialmente e definitivamente approvata. Questo impegno-volutamente collettivo al fine di garantire all'iniziativa una più ampia piattaforma di esperienze e riferimenti e al tempo stesso una organica coerenza complessiva tra le varie "voci"-ci è sembrato particolarmente opportuno in una fase di sviluppo della antropologia medica caratterizzata da notevoli brought to you by CORE View metadata, citation and similar papers at core.ac.uk
La menopausa nella declinazione del ciclo di vita individuale e nella rappresentazione comunitari... more La menopausa nella declinazione del ciclo di vita individuale e nella rappresentazione comunitaria dello stesso, da una ricerca in Carni
JSTOR is a not-for-profit service that helps scholars, researchers, and students discover, use, a... more JSTOR is a not-for-profit service that helps scholars, researchers, and students discover, use, and build upon a wide range of content in a trusted digital archive. We use information technology and tools to increase productivity and facilitate new forms of scholarship. For more information about JSTOR, please contact
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