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Chiara Massini

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Chiara Massini è una curatrice indipendente, Specialista in Beni storico-artistici e Conservatore in beni architettonici e ambientali. Ha studiato Lettere con indirizzo in storia dell'arte all'Università Ca’ Foscari di Venezia e ha conseguito il Diploma di specializzazione post laurea in Beni storico-artistici presso l’Università degli Studi di Udine. Ha curato l’esposizione Country, Evento Collaterale della 56. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, coinvolgendo 50 artisti aborigeni australiani con il patrocinio e il sostegno dell’Australia Council for the Arts. Nel 2010 ha curato la mostra "Block Party", che giustappone l'arte contemporanea ai luoghi storici. Co- ideatore e direttore artistico di Avanscena, International Festival of Costume and Set Design dal 2012 ad oggi. Dal 2009 al 2015 ha collaborato con la Gervasuti Foundation London-Venezia. Dal 2009 a oggi ha ideato e sviluppato il programma artistico e culturale della PArCo, Padiglione Arte Contemporanea a Treviso. Dal 2011 ha avviato progetti con un approccio interdisciplinare, lavorando con artisti visivi e dello spettacolo, designer, scrittori e studiosi. Ha sviluppato residenze, installazioni, incontri, spettacoli e conferenze in collaborazione con istituzioni nazionali e internazionali. Ha pubblicato testi e saggi sia sull’arte antica che sull’arte contemporanea, tra cui "Arsenale: Layla Ali, in 50° BIENNALE REVISITED”, a cura di Stefano Cagol e Francesca Cancellier, Venezia, Mazzanti Ed. 2004, “LA PITTURA NEL VENETO e Il Novecento. Dizionario degli artisti”, a cura di Nico Stringa, Milano, Ed. Electa, che offre una vasta indagine del rapporto tra l'artista e il territorio, un argomento su cui ho sviluppato diverse conferenze. Nel 2017 e 2018 ha studiato e inventariato la più grande collezione privata europea di giocattoli d’epoca quella dei coniugi Cavalli-Rosazza, formata da oltre 5500 pezzi e del valore di oltre un milione di euro per il museo di Palazzo Chiericati a Vicenza. Dal 2018 ha ricevuto la nomina come direttore artistico di Benebiennale, la biennale internazionale d’arte contemporanea della città di Benevento.
Phone: 0039 3283203892

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Aurora Villalobos

Consejería de Educación, Cultura y Deporte

Università Ca' Foscari Venezia

Francesco Guzzetti

Università degli Studi di Firenze (University of Florence)

Ministero della cultura

Matteo Mazzalupi

Ministero della cultura

Luca Pietro Nicoletti

Università degli Studi di Udine / University of Udine

Interests

Uploads

EXHIBITIONS by Chiara Massini

Bnen Biennale volantino

DI SOGLIA IN SOGLIA RADU DRAGOMIRESCU IDEAVITA edizioni

Di soglia in soglia, 2011

Diari Urbani è una collettiva di otto giovani artisti a cura di Chiara Massini che si terrà press... more Diari Urbani è una collettiva di otto giovani artisti a cura di Chiara Massini che si terrà presso la Limonaia Villa Strozzi a Firenze dal 29 agosto al 19 luglio. L'evento è inserito nel programma "Estate Fiorentina 2013" con il patrocinio del comune di Firenze. Gli artisti selezionati sono accumunati dall'interesse per temi sociali e politici e per la predisposizione a lavorare sul tema dell'identità urbana. Gli artisti hanno creato all'interno delle città d'appartenenza dinamiche e relazioni, vissute in maniera attiva per documentarne le trasformazioni. Testimoni di un viaggio nel tempo che viene di volta in volta documentato con la raccolta di fotografie, oggetti, registrazioni video e audio. Lo spirito artistico proprio degli anni Settanta, "l'arte nel sociale" e "l'arte partecipativa", si evolve grazie alla ricerca di questi autori. Cambiano le modalità espressive, si forma un'attenzione alla storia, l'interesse a sviluppare delle mappature per una memoria collettiva. La ricerca si estende poi alla sfera personale che diventa come nei social network di dominio pubblico. Questa mostra s'inserisce in un'ottica più estesa di tutela e riflessione del territorio, sia dal punto di vista sociale, sia ambientale, storico e artistico.

All the world's futures. Country

PressCountry 0501 (1)

L a Fondazione Gervasuti è orgogliosa di presentare "Country" evento Collaterale della 56 ma Espo... more L a Fondazione Gervasuti è orgogliosa di presentare "Country" evento Collaterale della 56 ma Esposizione d'Arte della Biennale di Venezia dal 9 maggio al 22 novembre 2015. Il progetto racconta la cultura aborigena contem-poranea dell'entroterra Australiano. La mostra, a cura di Chiara Massini, e concepita dell'ar-tista Giorgia Severi, è il risultato di oltre due anni di ricerca e di studio delle tradizioni locali, culturali e simboliche degli indigeni australiani. Questo progetto rappresenta la prima parteci-pazione ufficiale alla Biennale di Venezia della popolazione nativa dell'Australia. L'intento della mostra è di condurre lo spetta-tore nello stesso percorso intrapreso dall'arti-sta Giorgia Severi durante il viaggio durato un anno e mezzo e che ha coperto diverse tappe, in tutto il continente australiano, dal Tana-mi Desert nell'Australia settentrionale, fino al Gibson Desert nel Western Desert cultural bloc. Gli artisti che hanno preso parte a Country sono accumunati dall'interesse per i temi sociali e politici e hanno lavorato sul tema dell'identità. Questa ricerca ha portato a termine un'indagine sulla memoria e sulla tradizione utilizzando di-versi media, dal manufatto alle proiezioni video, dall'installazione alle opere sonore. La cultura aborigena fin'ora soffocata e ghettizzata come tutte le culture che non si riescono a compren-dere, si inserisce in un'ottica più estesa di tutela e riflessione del territorio, sia dal punto di vista sociale che storico-artistico. Queste opere permettono di condividere un'esperienza artistica unica e allo stesso tempo collettiva e ci conducono a una visione iniziatica dell'arte. Avvicinandosi a queste suggestioni che parlano di vita, famiglia, del concetto di tradizione, di parentela e di mera sopravvivenza è possibile attraversare un'immaginario ponte antropologico che lega la cultura occidentale a quella degli indigeni australiani. curatore Chiara Massini assistente curatore

C.S.-Avanscena_2015_Torino_15.16.17.18-10-2.pdf

Il Comitato direttivo di Avanscena è lieto di presentare la III edizione di Avanscena. Internatio... more Il Comitato direttivo di Avanscena è lieto di presentare la III edizione di Avanscena. International Festival of Costume and Set Design, evento che si terrà fra giovedì 15 e domenica 18 ottobre 2015 presso il "Circolo dei lettori" e l'"Unione Culturale Franco Antonicelli" di Torino. Unico nel suo genere in Italia, il Festival vuole essere un momento di riflessione sul passato e sul presente del mondo teatrale nazionale ed internazionale, attento in primis al ruolo e al valore delle numerose maestranze che agiscono "dietro le quinte", nonché un'occasione per fare il punto sulle nuove tendenze in ambito scenografico e costumistico. Il tema di questa terza edizione, Man on stage/man on the backstage, è ambiziosamente ampio; esso, infatti, verterà sul teatro come modalità di rappresentazione del contemporaneo, un teatro aderente alla vita concreta, alle esigenze e ai cambiamenti del presente, quindi strumento di indagine e comprensione della realtà, della complessità e delle vibrazioni della società attuale. L'evento si concentrerà in particolare sulle molteplici modalità attraverso cui scenografi, costumisti e attori tentano, oggi, di rappresentare la realtà interrogandosi sul problema dell'identità e della definizione della propria soggettività. Sulla scia delle edizioni precedenti il Festival, che intende intrecciare fruttuose relazioni con istituzioni e associazioni cittadine, prevede un Ciclo di conferenze -con professionisti del settore e studiosiaccompagnato da laboratori, performances, cineconcerti e spettacoli; l'evento sarà inoltre un'occasione per presentare l'Avanscena Contest. Set and Costume design International Award 2015, concorso dedicato alla scenografia e al costume teatrale aperto a studenti e professionisti.

map_australians-in-venice2015-55a5fb6223809-2.pdf

Temporary escapes-a cura di Chiara Massini- artista Viviana Milan-6.pdf

TEMPORARY ESCAPES / , 2011

Mostra a cura di Chiara Massini. Artista espositrice Viviana Milan

1273747846b.pdf.jpg.pdf

1273747846b.pdf.jpg.pdf

Papers by Chiara Massini

Il mestiere del curatore. Teorie e pratiche dagli anni Novanta ad oggi

Fiona BiggieroJuliet

Ci puoi dire qualche parola sul-la Fondazione e sulla scelta di ospitare Iraq e Bangladesh per la... more Ci puoi dire qualche parola sul-la Fondazione e sulla scelta di ospitare Iraq e Bangladesh per la 54° Biennale? La sede della Gervasuti Foundation fa parte di una Venezia un po' nascosta, lontana dalle tante zone turistiche e con una combinazione di caratteristiche che la rendono singolare. Si tratta di un piccolo complesso di edifici, alla fine di via Garibaldi, caratterizzati da una notevole stratifica-zione storica e architettonica, partendo appunto dalla pavimentazione del quattrocento fino ai muri degli anni '40. La zona principale del fabbrica-to è stata per oltre cinquant'anni il laboratorio d'ebanisteria di Eugenio Gervasuti, Veneziano doc di Castello Alto, riconosciuto per il suo raffinato lavoro, in particolar modo per il suo contributo nelle chiese della città, per gli arredi architettonici, i mobili e per le sue collaborazioni artistiche, come ad esempio la storica collaborazione con Mirco Ravanne. Il figlio Michele, mantiene viva la tradi-zione creativa della famiglia, coltivando svariati interessi e realizzando produzioni di arte, lirica, moda, design e antiquariato. Deciso a salvaguar-dare il territorio culturale e l'edificio dall'eventuale abbandono, e per evitare qualsiasi gestione pura-mente commerciale e slegata dalle tradizioni del sestiere di Castello Alto, trasforma la funzione del laboratorio del padre in una fondazione per l'arte interdisciplinare, creando una piattaforma ecletti-ca di produzioni site-specific. L'obiettivo è quello di costruire solidi rapporti di scambio con artisti e istituzioni internazionali e locali e contempora-neamente strutturare un dialogo tra varie forme artistiche, tenendo sempre in mente la conserva-zione urbana e culturale locale. Vogliamo appunto lavorare proprio in quello spazio fisico, ma anche concettuale, che collega la memoria, il sostegno della memoria storica del proprio tessuto sociale (che va sempre più impoverendosi), la proiezione verso il futuro e un utilizzo in continua trasforma-zione. Insomma, giocare e resistere, incoraggian-do la tensione tra vecchio e nuovo. Le proposte per quest'anno sono state tante, ma abbiamo deciso di focalizzare l'interesse verso l'Asia in generale, per capire che cosa stia avvenendo oggi nell'arte contemporanea nei paesi asiatici meno conosciuti. Quello che c'interessava fare, per quanto possa sembrare banale, è cogliere l'aspetto della produ-zione artistica che ci accomuna e ci differenzia: un confronto che va oltre l'identità nazionale ma che ne delimita l'importanza. Si è scelto il Bangladesh per la sua scena artistica fertile con un potenziale artistico notevole. La mostra del Padiglione Ban-gladesh intitolata "Parables / Parabolle", co-curata da Paolo W. Tamburella e Mary Angela Schroth, di cui Tayeba Begum Lipi ed io siamo commissarie, è anche un contributo culturale per far conoscere l'arte contemporanea di uno tra i più poveri paesi del mondo. Bisogna tenere presente che l'Italia ospita la seconda più grande comunità bengalese in Europa. Il progetto è una co-produzione Ger-vasuti Foundation e Britto Arts Trust, una organiz-zazione no-profit composta da artisti bengalesi che fa parte del network globale Triangle Network. Puoi dirmi qualcosa sugli artisti e sulle opere selezionate per questi Padiglioni?

EVENTS by Chiara Massini

Diritti dei bambini

Drafts by Chiara Massini

Juliet, 2011

Books by Chiara Massini

Cernadas per stampa

Marcela Cernadas, 2021

Revisione testi / Text revision: Erica Bassani Ringraziamenti / Acknowledgments: The Penelope pro... more Revisione testi / Text revision: Erica Bassani Ringraziamenti / Acknowledgments: The Penelope project had the support of the Galleria Michela Rizzo and the Rubelli Group Spa textile company. Prima edizione stampata delle poesie di / First printed edition of the of Marcela Cernadas' collected poems Odes to Penelope.

Massini Budapest

Di soglia in soglia. Radu Dragomirescu

Documenti scansionati

Bnen Biennale volantino

DI SOGLIA IN SOGLIA RADU DRAGOMIRESCU IDEAVITA edizioni

Di soglia in soglia, 2011

Diari Urbani è una collettiva di otto giovani artisti a cura di Chiara Massini che si terrà press... more Diari Urbani è una collettiva di otto giovani artisti a cura di Chiara Massini che si terrà presso la Limonaia Villa Strozzi a Firenze dal 29 agosto al 19 luglio. L'evento è inserito nel programma "Estate Fiorentina 2013" con il patrocinio del comune di Firenze. Gli artisti selezionati sono accumunati dall'interesse per temi sociali e politici e per la predisposizione a lavorare sul tema dell'identità urbana. Gli artisti hanno creato all'interno delle città d'appartenenza dinamiche e relazioni, vissute in maniera attiva per documentarne le trasformazioni. Testimoni di un viaggio nel tempo che viene di volta in volta documentato con la raccolta di fotografie, oggetti, registrazioni video e audio. Lo spirito artistico proprio degli anni Settanta, "l'arte nel sociale" e "l'arte partecipativa", si evolve grazie alla ricerca di questi autori. Cambiano le modalità espressive, si forma un'attenzione alla storia, l'interesse a sviluppare delle mappature per una memoria collettiva. La ricerca si estende poi alla sfera personale che diventa come nei social network di dominio pubblico. Questa mostra s'inserisce in un'ottica più estesa di tutela e riflessione del territorio, sia dal punto di vista sociale, sia ambientale, storico e artistico.

All the world's futures. Country

PressCountry 0501 (1)

L a Fondazione Gervasuti è orgogliosa di presentare "Country" evento Collaterale della 56 ma Espo... more L a Fondazione Gervasuti è orgogliosa di presentare "Country" evento Collaterale della 56 ma Esposizione d'Arte della Biennale di Venezia dal 9 maggio al 22 novembre 2015. Il progetto racconta la cultura aborigena contem-poranea dell'entroterra Australiano. La mostra, a cura di Chiara Massini, e concepita dell'ar-tista Giorgia Severi, è il risultato di oltre due anni di ricerca e di studio delle tradizioni locali, culturali e simboliche degli indigeni australiani. Questo progetto rappresenta la prima parteci-pazione ufficiale alla Biennale di Venezia della popolazione nativa dell'Australia. L'intento della mostra è di condurre lo spetta-tore nello stesso percorso intrapreso dall'arti-sta Giorgia Severi durante il viaggio durato un anno e mezzo e che ha coperto diverse tappe, in tutto il continente australiano, dal Tana-mi Desert nell'Australia settentrionale, fino al Gibson Desert nel Western Desert cultural bloc. Gli artisti che hanno preso parte a Country sono accumunati dall'interesse per i temi sociali e politici e hanno lavorato sul tema dell'identità. Questa ricerca ha portato a termine un'indagine sulla memoria e sulla tradizione utilizzando di-versi media, dal manufatto alle proiezioni video, dall'installazione alle opere sonore. La cultura aborigena fin'ora soffocata e ghettizzata come tutte le culture che non si riescono a compren-dere, si inserisce in un'ottica più estesa di tutela e riflessione del territorio, sia dal punto di vista sociale che storico-artistico. Queste opere permettono di condividere un'esperienza artistica unica e allo stesso tempo collettiva e ci conducono a una visione iniziatica dell'arte. Avvicinandosi a queste suggestioni che parlano di vita, famiglia, del concetto di tradizione, di parentela e di mera sopravvivenza è possibile attraversare un'immaginario ponte antropologico che lega la cultura occidentale a quella degli indigeni australiani. curatore Chiara Massini assistente curatore

C.S.-Avanscena_2015_Torino_15.16.17.18-10-2.pdf

Il Comitato direttivo di Avanscena è lieto di presentare la III edizione di Avanscena. Internatio... more Il Comitato direttivo di Avanscena è lieto di presentare la III edizione di Avanscena. International Festival of Costume and Set Design, evento che si terrà fra giovedì 15 e domenica 18 ottobre 2015 presso il "Circolo dei lettori" e l'"Unione Culturale Franco Antonicelli" di Torino. Unico nel suo genere in Italia, il Festival vuole essere un momento di riflessione sul passato e sul presente del mondo teatrale nazionale ed internazionale, attento in primis al ruolo e al valore delle numerose maestranze che agiscono "dietro le quinte", nonché un'occasione per fare il punto sulle nuove tendenze in ambito scenografico e costumistico. Il tema di questa terza edizione, Man on stage/man on the backstage, è ambiziosamente ampio; esso, infatti, verterà sul teatro come modalità di rappresentazione del contemporaneo, un teatro aderente alla vita concreta, alle esigenze e ai cambiamenti del presente, quindi strumento di indagine e comprensione della realtà, della complessità e delle vibrazioni della società attuale. L'evento si concentrerà in particolare sulle molteplici modalità attraverso cui scenografi, costumisti e attori tentano, oggi, di rappresentare la realtà interrogandosi sul problema dell'identità e della definizione della propria soggettività. Sulla scia delle edizioni precedenti il Festival, che intende intrecciare fruttuose relazioni con istituzioni e associazioni cittadine, prevede un Ciclo di conferenze -con professionisti del settore e studiosiaccompagnato da laboratori, performances, cineconcerti e spettacoli; l'evento sarà inoltre un'occasione per presentare l'Avanscena Contest. Set and Costume design International Award 2015, concorso dedicato alla scenografia e al costume teatrale aperto a studenti e professionisti.

map_australians-in-venice2015-55a5fb6223809-2.pdf

Temporary escapes-a cura di Chiara Massini- artista Viviana Milan-6.pdf

TEMPORARY ESCAPES / , 2011

Mostra a cura di Chiara Massini. Artista espositrice Viviana Milan

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Il mestiere del curatore. Teorie e pratiche dagli anni Novanta ad oggi

Fiona BiggieroJuliet

Ci puoi dire qualche parola sul-la Fondazione e sulla scelta di ospitare Iraq e Bangladesh per la... more Ci puoi dire qualche parola sul-la Fondazione e sulla scelta di ospitare Iraq e Bangladesh per la 54° Biennale? La sede della Gervasuti Foundation fa parte di una Venezia un po' nascosta, lontana dalle tante zone turistiche e con una combinazione di caratteristiche che la rendono singolare. Si tratta di un piccolo complesso di edifici, alla fine di via Garibaldi, caratterizzati da una notevole stratifica-zione storica e architettonica, partendo appunto dalla pavimentazione del quattrocento fino ai muri degli anni '40. La zona principale del fabbrica-to è stata per oltre cinquant'anni il laboratorio d'ebanisteria di Eugenio Gervasuti, Veneziano doc di Castello Alto, riconosciuto per il suo raffinato lavoro, in particolar modo per il suo contributo nelle chiese della città, per gli arredi architettonici, i mobili e per le sue collaborazioni artistiche, come ad esempio la storica collaborazione con Mirco Ravanne. Il figlio Michele, mantiene viva la tradi-zione creativa della famiglia, coltivando svariati interessi e realizzando produzioni di arte, lirica, moda, design e antiquariato. Deciso a salvaguar-dare il territorio culturale e l'edificio dall'eventuale abbandono, e per evitare qualsiasi gestione pura-mente commerciale e slegata dalle tradizioni del sestiere di Castello Alto, trasforma la funzione del laboratorio del padre in una fondazione per l'arte interdisciplinare, creando una piattaforma ecletti-ca di produzioni site-specific. L'obiettivo è quello di costruire solidi rapporti di scambio con artisti e istituzioni internazionali e locali e contempora-neamente strutturare un dialogo tra varie forme artistiche, tenendo sempre in mente la conserva-zione urbana e culturale locale. Vogliamo appunto lavorare proprio in quello spazio fisico, ma anche concettuale, che collega la memoria, il sostegno della memoria storica del proprio tessuto sociale (che va sempre più impoverendosi), la proiezione verso il futuro e un utilizzo in continua trasforma-zione. Insomma, giocare e resistere, incoraggian-do la tensione tra vecchio e nuovo. Le proposte per quest'anno sono state tante, ma abbiamo deciso di focalizzare l'interesse verso l'Asia in generale, per capire che cosa stia avvenendo oggi nell'arte contemporanea nei paesi asiatici meno conosciuti. Quello che c'interessava fare, per quanto possa sembrare banale, è cogliere l'aspetto della produ-zione artistica che ci accomuna e ci differenzia: un confronto che va oltre l'identità nazionale ma che ne delimita l'importanza. Si è scelto il Bangladesh per la sua scena artistica fertile con un potenziale artistico notevole. La mostra del Padiglione Ban-gladesh intitolata "Parables / Parabolle", co-curata da Paolo W. Tamburella e Mary Angela Schroth, di cui Tayeba Begum Lipi ed io siamo commissarie, è anche un contributo culturale per far conoscere l'arte contemporanea di uno tra i più poveri paesi del mondo. Bisogna tenere presente che l'Italia ospita la seconda più grande comunità bengalese in Europa. Il progetto è una co-produzione Ger-vasuti Foundation e Britto Arts Trust, una organiz-zazione no-profit composta da artisti bengalesi che fa parte del network globale Triangle Network. Puoi dirmi qualcosa sugli artisti e sulle opere selezionate per questi Padiglioni?

Diritti dei bambini

Juliet, 2011

Cernadas per stampa

Marcela Cernadas, 2021

Revisione testi / Text revision: Erica Bassani Ringraziamenti / Acknowledgments: The Penelope pro... more Revisione testi / Text revision: Erica Bassani Ringraziamenti / Acknowledgments: The Penelope project had the support of the Galleria Michela Rizzo and the Rubelli Group Spa textile company. Prima edizione stampata delle poesie di / First printed edition of the of Marcela Cernadas' collected poems Odes to Penelope.

Massini Budapest

Di soglia in soglia. Radu Dragomirescu

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Humour Power X Quadriennale Nazionale d'Arte. La nuova generazione