Books by Alfredo Mignini
![Research paper thumbnail of Qualcosa di meglio. Biografia partigiana di Otello Palmieri [Quarta di copertina]](https://attachments.academia-assets.com/59342050/thumbnails/1.jpg)
Bologna, Pendragon, 2019
Quella di Otello Palmieri è una vita fuori dal comune. Nell'estate del '44, da un piccolo borgo f... more Quella di Otello Palmieri è una vita fuori dal comune. Nell'estate del '44, da un piccolo borgo fuori Bologna, Otello «mette il suo in campo per tutti» e imbraccia il fucile dopo un rastrellamento. Nel '48 s'imbatte in una rivoluzione fallita e inciampa nelle persecuzioni giudiziarie del "triangolo della morte" che lo costringono a quattro anni d'esilio in Cecoslovacchia. Quando finalmente può tornare a casa, decide però di ripartire alla ricerca di qualcosa. E così va in Svizzera, che per lui sarà il «paese più socialista d'Europa».
Alfredo Mignini ed Enrico Pontieri, storici di formazione, raccontano questa complessa vicenda biografica partendo da una lunga intervista con Otello, mescolando liberamente le forme del romanzo e del saggio storico. Ne emerge una narrazione polifonica, dove la voce del protagonista s'intreccia con quella dei due autori, in un continuo dialogo fra passato e presente, oralità e documenti ritrovati.
![Research paper thumbnail of Un lavoro da non sfruttare nessuno. Storie di vita dalla periferia di Bologna [introduzione]](https://attachments.academia-assets.com/49840495/thumbnails/1.jpg)
Ariccia, Aracne, 2016
Raccontarsi è un’operazione intima, spesso difficile, perennemente in tensione fra il narcisismo ... more Raccontarsi è un’operazione intima, spesso difficile, perennemente in tensione fra il narcisismo nostalgico e la svalutazione della propria biografia, considerata ininfluente per la storia degna di essere scritta. Così, nelle testimonianze orali attorno a cui è costruito questo libro, le memorie personali risultano talvolta appiattite dal ricordo dei grandi avvenimenti d’interesse pubblico. Nel ripercorrere la vita di dieci persone, tutte a diverso titolo coinvolte nella vicenda dei centri anziani di Bologna, queste pagine tentano di far emergere quei passaggi in cui memorie private e grandi avvenimenti si intersecano e si danno significato a vicenda. Al centro c’è il lavoro, in particolare quello autonomo, come prisma per incrociare sfera privata e pubblica, territorio e senso di comunità, culture politiche e identità, il tutto attraverso il filtro soggettivo dell’autore e alla luce delle rotture e dei cambiamenti propri di ogni storia di vita.
Articles by Alfredo Mignini
![Research paper thumbnail of [con Alfredo Mignini], Compagno generale. Prime considerazioni sulla biografia di Francesco Zani (1884-1958), “Zapruder. Rivista di storia della conflittualità sociale”, n. 49, 2019, pp. 119-129](https://attachments.academia-assets.com/62937397/thumbnails/1.jpg)
Nato a Modena il 23 novembre 1884 da Dirce Grandi e Giuseppe, «maestro di musica» 1 , Francesco C... more Nato a Modena il 23 novembre 1884 da Dirce Grandi e Giuseppe, «maestro di musica» 1 , Francesco Carlo Filippo Zani si avviò diciannovenne alla carriera militare. Dopo la guerra in Libia nel 1912 e gli incarichi da insegnante e giudice militare, fu comandante in alta Italia e poi generale di divisione ad Ancona. Al vertice della divisione "Messina" dal 1939, nel 1941 raggiunse l'altra sponda dell'Adriatico e assunse poteri militari e civili in Montenegro. Dall'8 settembre 1943 al 1946 si consumò per lui un complicato approdo al "partito nuovo" togliattiano, diventando presidente del comitato di Solidarietà democratica (Sd) fino alla morte. Quanto segue è frutto del primo tentativo, a nostra conoscenza, di leggere insieme momenti diversi di questa biografia. Più che concentrarci sul trasformismo o sulla cesura bellica, ci interessa indagare alcuni aspetti contraddittori di una complessa figura politicomilitare. Crediamo, con Loriga, che «rompere l'eccesso di coerenza» non sia affermare l'irriducibile pluralità biografica, ma «svelare la densità sociale e la stratificazione storica di una vita» (2012, pp. 201 e 191). È nostro intento, quindi, scavare in questa densità per gettare nuova luce su un nodo centrale del Novecento: "fare i conti" con il fascismo.

Studi culturali, Aug 2015
L’articolo presenta i risultati di una ricerca condotta attraverso questionari e interviste con 2... more L’articolo presenta i risultati di una ricerca condotta attraverso questionari e interviste con 201 docenti di storia contemporanea delle università italiane. La ricognizione, volta a mettere in luce la molteplicità degli usi didattici dell’audiovisivo, è stata orientata a capire non solo quale risalto venga dato oggi alla fonte audiovisiva nella ricerca storica, ma anche in che modo i docenti interagiscono con essa di fronte al pubblico studentesco e lo istruiscono a decifrarla. La distribuzione all’interno di corsi triennali o magistrali, la formula del laboratorio, l’adeguatezza delle strutture, le competenze e l’educazione all’immagine di docenti e studenti sono alcuni degli elementi presi in considerazione per disegnare una mappatura essenziale dell’utilizzo dell’audiovisivo in un contesto, come quello italiano, gravato da una tardiva elaborazione critica sull’argomento.
The paper discloses the results of a survey carried out through questionnaires and interviews with 201 professors of Contemporary History within Italian Universities. The aim of the survey was to highlight the variety of the educational uses of audiovisuals in order to understand the emphasis given to audiovisual sources in current historical research as well as the ways history teachers manage these sources and train students to deconstruct them. The allocation within BA, MA programs or seminars, the adequacy of classrooms, the skills and interests of teachers and students are some of the factors taken into account for drawing an essential map of audiovisual uses in the Italian academic context, weighed down by a late critical elaboration on the subject.
Chapters in book by Alfredo Mignini
Il Pci davanti alla sua storia: dal massimo consenso all’inizio del declino. Bologna 1976 (Viella), 2019
Il capitolo ricostruisce la storia del circolo Arci «G. Leopardi» di Bologna fino al 1976, anno i... more Il capitolo ricostruisce la storia del circolo Arci «G. Leopardi» di Bologna fino al 1976, anno in cui venne organizzato il ciclo di “seminari aperti” da cui prende le mosse il presente volume. È necessario secondo noi partire dall’immediato dopoguerra, quando nel quartiere S. Donato venne fondata la Casa del popolo «Leonildo Corazza» che ospitò il circolo e altre esperienze politiche e associative. Inoltre, l’analisi di questo caso, per quanto modesto, chiama in causa una riflessione più ampia sulle forme di organizzazione della società civile nell’Italia repubblicana, che va brevemente richiamata.

Sulla storia del socialismou oggiu in Italia. Ricerche in corso e rifessioni storiografche (ed. Carlo De Maria), 2015
In questo breve intervento, proverò a fare una riflessione sulla vischiosità dei rapporti sociali... more In questo breve intervento, proverò a fare una riflessione sulla vischiosità dei rapporti sociali nel mondo rurale emiliano-romagnolo che emerge nel panorama di conflittualità sociale del secondo dopoguerra. Più che disegnare un quadro esaustivo dell'articolazione delle varie modalità attraverso cui tale conflitto si è espresso, vorrei proporre due esempi funzionali a tale riflessione. Intendo in questo modo problematizzare l'ambigua presenza di comportamenti di collaborazione – o, se vogliamo, di paternalismo/clientelismo – anche in momenti in cui il conflitto sociale viene palesemente agito e mobilita masse socialmente composite ed è organizzato da specifiche istituzioni, per giunta legittimate dall'apparato legale vigente. I casi che vi presento, sono estratti da una più estesa mappatura delle forme di conflittualità di base fra anni Quaranta e Cinquanta che ho condotto sulla documentazione dell'avvocato e deputato comunista Leonida Casali.
Book Reviews by Alfredo Mignini
Fake. Vero falso verosimile
Come nostro solito, a un anno dalla pubblicazione, i numeri della rivista «Zapruder» vengono resi... more Come nostro solito, a un anno dalla pubblicazione, i numeri della rivista «Zapruder» vengono resi disponibili in download gratuito sul nostro sito!
Zapruder, Jul 2016
Book review
Storia e Futuro, Feb 2014
Book review
Dissemination by Alfredo Mignini
Lunedì 3 giugno 2019 ore 18.00 Librerie Coop (via degli Orefici 19, Bologna)
Presentazione del l... more Lunedì 3 giugno 2019 ore 18.00 Librerie Coop (via degli Orefici 19, Bologna)
Presentazione del libro "Qualcosa di meglio. Biografia partigiana di Otello Palmieri" di Alfredo Mignini ed Enrico Ponieri (Pendragon, 2019). Ne parla con gli autori il prof. Alessandro Casellato (Università Ca’ Foscari e presidente dell’Aiso – Associazione italiana di storia orale).
Promuove la Fondazione Gramsci Emilia-Romagna in collaborazione con Librerie Coop ed Edizioni Pendragon.
![Research paper thumbnail of Qualcosa di meglio. Biografia partigiana di Otello Palmieri [Prologo]](https://attachments.academia-assets.com/59342278/thumbnails/1.jpg)
Qualcosa di meglio. Biografia partigiana di Otello Palmieri carmillaonline.com/2019/04/26/qualcos... more Qualcosa di meglio. Biografia partigiana di Otello Palmieri carmillaonline.com/2019/04/26/qualcosa-di-meglio-biografia-partigiana-di-otello-palmieri/ di Alfredo Mignini ed Enrico Pontieri [Dopodomani -28 aprile 2019 -Otello Palmieri, Alfredo Mignini ed Enrico Pontieri presenteranno "Qualcosa di meglio. Biografia partigiana di Otello Palmieri" (Ed. Pendragon, 2019) presso il Centro Sociale Antenore Lanzarini di Stiore (Bologna). La pubblicazione del libro e la sua prima presentazione pubblica sono ulteriori tappe di un viaggio nato dall'incontro tra un partigiano esule e migrante e due ricercatori di storie e conflitti. Alfredo Mignini, già autore di Un lavoro da non sfruttare nessuno, ed Enrico Pontieri, hanno incontrato Otello Palmieri e attraverso le conversazioni, le fotografie e i ricordi si sono immersi, con il benestare del protagonista, nella sua vita rocambolesca. Si sono così ritrovati a combattere i fascisti, a scappare dall'Emilia alla Cecoslovacchia incolpati dell'uccisione dell'oste fascista di Oliveto, a migrare in Svizzera per sbarcare il lunario e in molte altre storie personali e collettive.. in un gioco di specchi tra passato e presente, politica e sopravvivenza, che solo all'apparenza può sembrare anacronistico. Chi è nei dintorni non perda l'occasione di ascoltare le storie di Otello e chiedere ad Alfredo ed Enrico perché storie come queste dovrebbero essere raccontate. Intanto, a seguire, un assaggio del loro lavoro. ss].

E-Review, Sep 12, 2018
L’articolo analizza il progetto "Rifugiati cileni in Emilia-Romagna 1973-1988" sviluppato da alcu... more L’articolo analizza il progetto "Rifugiati cileni in Emilia-Romagna 1973-1988" sviluppato da alcune istituzioni culturali bolognesi. Lo scopo è far conoscere un fondo di videointerviste con al centro il ruolo delle amministrazioni locali nella governance dell’accoglienza. Dopo aver offerto una panoramica della più recente letteratura sul tema e aver descritto il progetto e il fondo, l’articolo chiude puntando l’attenzione su alcuni aspetti delle interviste, mettendone in luce le potenzialità.
This paper analyses the project "Rifugiati cileni in Emilia-Romagna 1973-1988", which was developed by different Bologna’s cultural institutes. Its aim is to highlight one by-product, namely a fund of videointerviews which deal with the role of local authorities in the governance of refugees reception. In doing so, I will first provide a bird-eye view to most recent studies on the subject; then I will describe the project and the fund; lastly I will draw the attention to some interviews’ outputs.
by Zapruder / Storie in movimento, Mattia Frapporti, Maurilio Pirone, olga massari, Francesco Pota, Stefano Agnoletto, Luca Bufarale, Vincenza Perilli, Andrea Brazzoduro, Giuseppe Cilenti, Cristofori Silvia, Giulia Pacifici, Lidia Martin, Cristiana Pipitone, Gabriele Proglio, Alfredo Mignini, Roberto Bianchi, Andrea Bellucci, enrico gargiulo, Sheyla Moroni, and Chiara Stagno Storie in movimento, «Zapruder. Rivista di storia della conflittualità sociale» & «Zapruder World... more Storie in movimento, «Zapruder. Rivista di storia della conflittualità sociale» & «Zapruder World An International Journal for the History of the Social Conflict»
organizzano il tredicesimo
SIMposio di storia della conflittualità sociale
20-23 luglio 2017
ostello “Fattoria Il Poggio” - Isola Polvese, Lago Trasimeno (Perugia)

E-Review, Jul 22, 2014
Il modo in cui Roberto Scarpetti ha raccontato l’uccisione di Fausto e Iaio, studenti milanesi as... more Il modo in cui Roberto Scarpetti ha raccontato l’uccisione di Fausto e Iaio, studenti milanesi assassinati nel 1978 da un gruppo neofascista, è il presupposto per indagare alcune scelte narrative e rappresentative dello spettacolo teatrale. Attraverso un dialogo incrociato fra l’autore (Scarpetti) e il regista (César Brie), l’intervista mira a mettere in luce le motivazioni politico-culturali da cui scaturisce, pur in maniera indiretta e mediata, un coraggioso e ben riuscito prodotto di “storia pubblica”.
The manner in which Roberto Scarpetti wrote about the murder of two students from Milan, Fausto and Iaio, committed by a neofascist group in 1978, gave us the chance to explore some narrative choices behind this pièce. Throughout an entangled conversation with the author (Scarpetti) and the director (César Brie), this interview aims to shed lights on political and cultural motivations from which a brave and successful piece of public history stems out, although indirectly.
Talks by Alfredo Mignini
Sulla base di una ricerca condotta sull'archivio del Comitato bolognese di Solidarietà Democratic... more Sulla base di una ricerca condotta sull'archivio del Comitato bolognese di Solidarietà Democratica e sull'archivio della federazione locale del Pci, in questa breve relazione si presenta un quadro riassuntivo dell'attività di difesa legale, supporto economico-morale e pubblica svolta da Solidarietà Democratica (organizzazione del Fronte Democratico Popolare). L'arco cronologico considerato (1948-1961) è piuttosto ampio, seppur visto a volo d'uccello per la brevità richiesta. Inoltre, lo sguardo è concentrato sulla realtà cittadina e provinciale bolognese.
L'intervento si chiude con alcuni estratti documentari sul caso Fanin e sul gruppo comunista nel carcere di San Giovanni in Monte.
Fare storia domani: quale sfida per il presente. VIII SIMposio di storia della conflittualità soc... more Fare storia domani: quale sfida per il presente. VIII SIMposio di storia della conflittualità sociale Terzo dialogo: venerdì 27 luglio 2012, h. 15:30. Il Caso S., Tra penna e tastiera: pratica e complessità dei (nuovi) mezzi storici (voce: Alfredo Mignini) Scaletta:
Storie in Movimento by Alfredo Mignini
PhD by Alfredo Mignini

(tesi di dottorato), 2017
[full text: http://amsdottorato.unibo.it/id/eprint/8110]
L’idea intramontabile di una «grande Bo... more [full text: http://amsdottorato.unibo.it/id/eprint/8110]
L’idea intramontabile di una «grande Bologna» informa, negli «boom» economico, l’azione politico-amministrativa che fa del capoluogo il fulcro di una regione economica forgiata attorno all’espansione delle industrie. Con l’intento di studiare i risvolti socio-culturali dell’industrializzazione dell’area negli anni Sessanta e Settanta, la ricerca tenta di intrecciare tre piani distinti di analisi: a) il processo di trasformazione socio-economica nei due decenni, nel tentativo di coglierne i caratteri di fondo – economici, dimensionali, territoriali – e le connessioni extra-locali; b) il ruolo che il Partito Comunista Italiano (PCI), in quanto attore egemone locale, ha assunto nel mettere a punto una strategia di governo dello sviluppo, evidenziandone i rapporti con altri attori locali (Camera di Commercio e Confederazione Nazionale dell’Artigianato, CNA) e la complessa dialettica fra centro e periferia dello stesso; c) la ricostruzione di specifiche traiettorie soggettive e individuali come analisi capace di restituire complessità prospettica a una storia che, altrimenti, rischia di rimanere schiacciata su un quadro interpretativo consolidato che ha teso a rintracciare molto più spesso le continuità e la coerenza interna al sistema, piuttosto che le eventuali aporie e le fratture storicamente date. A fronte di un lettura consolidata, la ricerca critica così la categoria di «modello emiliano» come formula che ha assolto a una precisa funzione ideologica e continua ad essere influente anche nella più recente storiografia. Tramite una griglia con al centro tre nodi di discussione – identità professionale, appartenenza politico-culturale, desiderio di autonomia – la ricerca mira, inoltre, a ridefinire una ‘cultura del lavoro autonomo’ in maniera non ontologica, ma come tentativo di mettere in luce aporie e contraddizioni che entrano in relazione problematica con i tratti culturali che la narrazione prevalente attribuisce alla piccola imprenditoria della Terza Italia.
Papers by Alfredo Mignini
Zaprduer – Rivista di storia della conflittualità sociale, 2024
Introduction of the Zapruder's special issue "RAGE AGAINST THE MACHINE?" on labour, automation an... more Introduction of the Zapruder's special issue "RAGE AGAINST THE MACHINE?" on labour, automation and resistance
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Books by Alfredo Mignini
Alfredo Mignini ed Enrico Pontieri, storici di formazione, raccontano questa complessa vicenda biografica partendo da una lunga intervista con Otello, mescolando liberamente le forme del romanzo e del saggio storico. Ne emerge una narrazione polifonica, dove la voce del protagonista s'intreccia con quella dei due autori, in un continuo dialogo fra passato e presente, oralità e documenti ritrovati.
Articles by Alfredo Mignini
The paper discloses the results of a survey carried out through questionnaires and interviews with 201 professors of Contemporary History within Italian Universities. The aim of the survey was to highlight the variety of the educational uses of audiovisuals in order to understand the emphasis given to audiovisual sources in current historical research as well as the ways history teachers manage these sources and train students to deconstruct them. The allocation within BA, MA programs or seminars, the adequacy of classrooms, the skills and interests of teachers and students are some of the factors taken into account for drawing an essential map of audiovisual uses in the Italian academic context, weighed down by a late critical elaboration on the subject.
Chapters in book by Alfredo Mignini
Book Reviews by Alfredo Mignini
Dissemination by Alfredo Mignini
Presentazione del libro "Qualcosa di meglio. Biografia partigiana di Otello Palmieri" di Alfredo Mignini ed Enrico Ponieri (Pendragon, 2019). Ne parla con gli autori il prof. Alessandro Casellato (Università Ca’ Foscari e presidente dell’Aiso – Associazione italiana di storia orale).
Promuove la Fondazione Gramsci Emilia-Romagna in collaborazione con Librerie Coop ed Edizioni Pendragon.
This paper analyses the project "Rifugiati cileni in Emilia-Romagna 1973-1988", which was developed by different Bologna’s cultural institutes. Its aim is to highlight one by-product, namely a fund of videointerviews which deal with the role of local authorities in the governance of refugees reception. In doing so, I will first provide a bird-eye view to most recent studies on the subject; then I will describe the project and the fund; lastly I will draw the attention to some interviews’ outputs.
organizzano il tredicesimo
SIMposio di storia della conflittualità sociale
20-23 luglio 2017
ostello “Fattoria Il Poggio” - Isola Polvese, Lago Trasimeno (Perugia)
The manner in which Roberto Scarpetti wrote about the murder of two students from Milan, Fausto and Iaio, committed by a neofascist group in 1978, gave us the chance to explore some narrative choices behind this pièce. Throughout an entangled conversation with the author (Scarpetti) and the director (César Brie), this interview aims to shed lights on political and cultural motivations from which a brave and successful piece of public history stems out, although indirectly.
Talks by Alfredo Mignini
L'intervento si chiude con alcuni estratti documentari sul caso Fanin e sul gruppo comunista nel carcere di San Giovanni in Monte.
Storie in Movimento by Alfredo Mignini
c/o Archivio delle donne in Piemonte, via Vanchiglia 3, Torino
http://storieinmovimento.org/2018/09/23/sim-assemblea-2018/
Come ogni anno, l’assemblea è il momento giusto per proporre nuove idee e dare un contributo a un progetto indipendente, autofinanziato e orizzontale.
Call for participation: http://storieinmovimento.org/2018/08/31/simcall-proposte-2018/
PhD by Alfredo Mignini
L’idea intramontabile di una «grande Bologna» informa, negli «boom» economico, l’azione politico-amministrativa che fa del capoluogo il fulcro di una regione economica forgiata attorno all’espansione delle industrie. Con l’intento di studiare i risvolti socio-culturali dell’industrializzazione dell’area negli anni Sessanta e Settanta, la ricerca tenta di intrecciare tre piani distinti di analisi: a) il processo di trasformazione socio-economica nei due decenni, nel tentativo di coglierne i caratteri di fondo – economici, dimensionali, territoriali – e le connessioni extra-locali; b) il ruolo che il Partito Comunista Italiano (PCI), in quanto attore egemone locale, ha assunto nel mettere a punto una strategia di governo dello sviluppo, evidenziandone i rapporti con altri attori locali (Camera di Commercio e Confederazione Nazionale dell’Artigianato, CNA) e la complessa dialettica fra centro e periferia dello stesso; c) la ricostruzione di specifiche traiettorie soggettive e individuali come analisi capace di restituire complessità prospettica a una storia che, altrimenti, rischia di rimanere schiacciata su un quadro interpretativo consolidato che ha teso a rintracciare molto più spesso le continuità e la coerenza interna al sistema, piuttosto che le eventuali aporie e le fratture storicamente date. A fronte di un lettura consolidata, la ricerca critica così la categoria di «modello emiliano» come formula che ha assolto a una precisa funzione ideologica e continua ad essere influente anche nella più recente storiografia. Tramite una griglia con al centro tre nodi di discussione – identità professionale, appartenenza politico-culturale, desiderio di autonomia – la ricerca mira, inoltre, a ridefinire una ‘cultura del lavoro autonomo’ in maniera non ontologica, ma come tentativo di mettere in luce aporie e contraddizioni che entrano in relazione problematica con i tratti culturali che la narrazione prevalente attribuisce alla piccola imprenditoria della Terza Italia.
Papers by Alfredo Mignini
Alfredo Mignini ed Enrico Pontieri, storici di formazione, raccontano questa complessa vicenda biografica partendo da una lunga intervista con Otello, mescolando liberamente le forme del romanzo e del saggio storico. Ne emerge una narrazione polifonica, dove la voce del protagonista s'intreccia con quella dei due autori, in un continuo dialogo fra passato e presente, oralità e documenti ritrovati.
The paper discloses the results of a survey carried out through questionnaires and interviews with 201 professors of Contemporary History within Italian Universities. The aim of the survey was to highlight the variety of the educational uses of audiovisuals in order to understand the emphasis given to audiovisual sources in current historical research as well as the ways history teachers manage these sources and train students to deconstruct them. The allocation within BA, MA programs or seminars, the adequacy of classrooms, the skills and interests of teachers and students are some of the factors taken into account for drawing an essential map of audiovisual uses in the Italian academic context, weighed down by a late critical elaboration on the subject.
Presentazione del libro "Qualcosa di meglio. Biografia partigiana di Otello Palmieri" di Alfredo Mignini ed Enrico Ponieri (Pendragon, 2019). Ne parla con gli autori il prof. Alessandro Casellato (Università Ca’ Foscari e presidente dell’Aiso – Associazione italiana di storia orale).
Promuove la Fondazione Gramsci Emilia-Romagna in collaborazione con Librerie Coop ed Edizioni Pendragon.
This paper analyses the project "Rifugiati cileni in Emilia-Romagna 1973-1988", which was developed by different Bologna’s cultural institutes. Its aim is to highlight one by-product, namely a fund of videointerviews which deal with the role of local authorities in the governance of refugees reception. In doing so, I will first provide a bird-eye view to most recent studies on the subject; then I will describe the project and the fund; lastly I will draw the attention to some interviews’ outputs.
organizzano il tredicesimo
SIMposio di storia della conflittualità sociale
20-23 luglio 2017
ostello “Fattoria Il Poggio” - Isola Polvese, Lago Trasimeno (Perugia)
The manner in which Roberto Scarpetti wrote about the murder of two students from Milan, Fausto and Iaio, committed by a neofascist group in 1978, gave us the chance to explore some narrative choices behind this pièce. Throughout an entangled conversation with the author (Scarpetti) and the director (César Brie), this interview aims to shed lights on political and cultural motivations from which a brave and successful piece of public history stems out, although indirectly.
L'intervento si chiude con alcuni estratti documentari sul caso Fanin e sul gruppo comunista nel carcere di San Giovanni in Monte.
c/o Archivio delle donne in Piemonte, via Vanchiglia 3, Torino
http://storieinmovimento.org/2018/09/23/sim-assemblea-2018/
Come ogni anno, l’assemblea è il momento giusto per proporre nuove idee e dare un contributo a un progetto indipendente, autofinanziato e orizzontale.
Call for participation: http://storieinmovimento.org/2018/08/31/simcall-proposte-2018/
L’idea intramontabile di una «grande Bologna» informa, negli «boom» economico, l’azione politico-amministrativa che fa del capoluogo il fulcro di una regione economica forgiata attorno all’espansione delle industrie. Con l’intento di studiare i risvolti socio-culturali dell’industrializzazione dell’area negli anni Sessanta e Settanta, la ricerca tenta di intrecciare tre piani distinti di analisi: a) il processo di trasformazione socio-economica nei due decenni, nel tentativo di coglierne i caratteri di fondo – economici, dimensionali, territoriali – e le connessioni extra-locali; b) il ruolo che il Partito Comunista Italiano (PCI), in quanto attore egemone locale, ha assunto nel mettere a punto una strategia di governo dello sviluppo, evidenziandone i rapporti con altri attori locali (Camera di Commercio e Confederazione Nazionale dell’Artigianato, CNA) e la complessa dialettica fra centro e periferia dello stesso; c) la ricostruzione di specifiche traiettorie soggettive e individuali come analisi capace di restituire complessità prospettica a una storia che, altrimenti, rischia di rimanere schiacciata su un quadro interpretativo consolidato che ha teso a rintracciare molto più spesso le continuità e la coerenza interna al sistema, piuttosto che le eventuali aporie e le fratture storicamente date. A fronte di un lettura consolidata, la ricerca critica così la categoria di «modello emiliano» come formula che ha assolto a una precisa funzione ideologica e continua ad essere influente anche nella più recente storiografia. Tramite una griglia con al centro tre nodi di discussione – identità professionale, appartenenza politico-culturale, desiderio di autonomia – la ricerca mira, inoltre, a ridefinire una ‘cultura del lavoro autonomo’ in maniera non ontologica, ma come tentativo di mettere in luce aporie e contraddizioni che entrano in relazione problematica con i tratti culturali che la narrazione prevalente attribuisce alla piccola imprenditoria della Terza Italia.