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Aldo Avogadri

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CURRICULUM ALDO AVOGADRI nato a Lovere (Bergamo) il 31 gennaio 1946 abita a Solto Collina, Bergamo. STUDI Laureato in Scienze Naturali nel 1972 presso l'Università Statale di Milano. Laureato in Scienze Biologiche nel 1980 presso l'Università Statale di Pavia.Specializzato in Pianificazione del territorio e Conservazione della Natura nel 1983 presso l'Università Statale di Pavia. Ha seguito sei Corsi di Ecologia presso il laboratorio di Ecologia della Facoltà di Scienze Forestali dell'Università di Padova a San Vito di Cadore. Ha seguito nel 2003 un Corso sull’Ecologia del Paesaggio presso l’Università nel Bosco INCARICHI Dal 1996 al 2000 Membro del Comitato Scientifico Centrale del Club Alpino Italiano. Dal 1998 al 2020 è stato membro a Lovere della Commissione comunale del paesaggio come esperto ambientale. Dal 1996 è Conservatore del Museo Civico di Scienze Naturali di Lovere dal 2019 copre anche la carica di Direttore del Museo.

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Papers by Aldo Avogadri

MEMORIE 20 NUOVA STAZIONE PTERIS CRETICA SEBINO

MARMITTE DI EVORSIONE DEL T. OGNA

La posizione Lungo l'alveo del torrente Ogna, poco oltre la località malga Möschel, sono allineat... more La posizione Lungo l'alveo del torrente Ogna, poco oltre la località malga Möschel, sono allineate in sequenza una serie di marmitte di evorsione scavate nei calcari grigio-chiari stratificati della Formazione di Breno (Periodo Triassico, Piano Carnico inferiore-medio). Il profilo longitudinale del torrente presenta una serie di dislivelli che hanno costretto le acque ad intagliare l'alveo roccioso fittamente

Memorie 18 LE CALCHERE DI SOLTO COLLINA

Collana Memorie del Museo Civico di Scienze Naturali di Lovere BG, 2024

Serviva a produrre la calce viva, che successivamente veniva bagnata con acqua ottenendo la calce... more Serviva a produrre la calce viva, che successivamente veniva bagnata con acqua ottenendo la calce spenta, detta anche "calcina" o "grassello di calce" a seconda della consistenza dell'impasto. La calcina, venne usata per secoli come legante nel confezionamento delle malte oltre che per disinfettare abitazioni e stalle al fine di evitare la diffusione di epidemie, ed anche come base per la produzione di poltiglie antiparassitarie in agricoltura, grazie alla sua azione battericida. Ciottolo di roccia carbonatica non completamente calcinata, scartato dall'utilizzo, presente dei pressi della traccia di calchera sulle pendici nordorientali del Monte Clemo. Grazie al colore candido dei sassi che hanno subito la cottura è possibile ipotizzare l'esistenza nelle vicinanze di una antica calchera. Per secoli la calce costituì il più diffuso legante nelle malte utilizzate per costruire murature e intonacare pareti. L'avvio della produzione industriale delle calci e, successivamente, l'introduzione dei leganti cementizi agli inizi del secolo scorso ha rapidamente soppiantato l'attività artigianale di produzione della calce, che era ampiamente diffusa in tutte le località che, disponendo di roccia carbonatica, creavano "calchere" molte delle quali sono tuttora presenti e in diverso stato di conservazione anche sul territorio di Solto Collina. L'articolo spiega la modalità di costruzione di una calchera e il ciclo completo di produzione della calce.

MEMORIE 17 DOLOMIA PRINCIPALE

La finalità divulgativa di questa pubblicazione è orientata a illustrare a coloro che nutrono int... more La finalità divulgativa di questa pubblicazione è orientata a illustrare a coloro che nutrono interesse geologico per questo settore dell'Alto Sebino, l'aspetto mutevole della Dolomia Principale (fig. 1) che è presente a partire dal limite inferiore rappresentato dalla Formazione di Castro a nord, fino al Calcare di Zorzino a sud (fig. 2). Non si aggiunge nulla di nuovo all'inquadramento dei fenomeni delineati dagli studi sull'evoluzione della grande piattaforma carbonatica norica, ma attraverso immagini, frutto di peregrinazioni come naturalista, l'autore evidenzia quegli elementi che sono serviti ai geologi per i loro approfonditi studi. Inquadramento geologico Nel contesto paleogeografico della piattaforma continentale africana le cui vicissitudini geologiche hanno determinato la varietà delle rocce delle Alpi Calcaree Meridionali, si sono originate anche le rocce del territorio di Solto Collina-Riva di Solto, oggetto della ricerca di stromatoliti nell'ambito della Dolomia Principale triassica. Riassunto L'occasione di censire gli affioramenti stromatolitici lungo il crinale dolomitico che da S. Defendente scende al lago con la Punta delle Croci Bergamasche mi ha stimolato ad osservare e documentare altri elementi costitutivi della Dolomia Principale. Ho documentato tracce di stromatoliti, di serpulidi, di dasicladacee, di ooliti e oncoliti presenti in questa roccia assieme alle brecce originate dai fenomeni tettonici che hanno caratterizzato l'evoluzione di questo frammento di piattaforma continentale africana incuneato nelle Prealpi bergamasche. Il taglio didattico del lavoro introduce alla conoscenza della terminologia, degli aspetti geologici e dei fenomeni biologici avvenuti nel Triassico, tra 227 e 208 milioni di anni orsono, durante la formazione della Dolomia Principale.

MEMORIE 16 MASSO INCISO LOVERE

FELCI MURI FONTENO

Il luogo Oltre l'abitato di Fonteno, all'imbocco della valle (località "Calchera"), la mulattiera... more Il luogo Oltre l'abitato di Fonteno, all'imbocco della valle (località "Calchera"), la mulattiera acciottolata è per un lungo tratto accompagnata da un alto muro a secco costruito ad arte. Uno dei sassi che si presenta smussato agli spigoli riporta incisa la data 1864 che, presumibilmente, ricorda l'anno di costruzione dei terrazzamenti. Con la stessa maestria sono stati costruiti i muri che, a monte, reggono una serie di terrazzi anticamente coltivati ed ora coperti da prateria secca (45° 45' 19,76" N / 10° 00' 51,16" E; quota 680 m; esposizione del pendio a sud-est).

MASSI ERRATICI INCISI A SOLTO COLLINA ( Provincia di Bergamo)

Memorie del Museo Civico di Scienze Naturali di Lovere -Bergamo, 2023

Cinque massi erratici presenti sul territorio di Solto Collina mostrano segni intenzionali di inc... more Cinque massi erratici presenti sul territorio di Solto Collina mostrano segni intenzionali di incisioni la cui datazione risulta problematica per la mancanza di altri elementi iconografici associati che potrebbero agevolare l’inquadramento temporale di queste incisioni. Si tratta prevalentemente di massi con repertori di incisioni diverse rappresentati da coppelle, solchi di affilatura, superfici di abrasione di strumenti metallici (i cosiddetti polissoir) e incavi rotondi. Mentre le coppelle hanno un significato puramente simbolico al quale si sono date spiegazioni diverse, i solchi generati per affilatura dagli strumenti da taglio testimoniano una comprovata e remota attività di disboscamento sul territorio.

CEPPO DI GRE E POLTRAGNO

MEMORIE MICRORGANISMI

MEMORIE ERRATICI BUCHENSTEIN

CASTELLO PARCO MONASTEROLO

BOSCHI E MINIERE PISOGNE

MEMORIE RIPPLE OGLIO

MEMORIE PARCO VILLA NEWMAN SULZANO

Increspature superficiali nel ruscellamento di una lama d'acqua

OSSERVAZIONI SUGLI SPELEOTEMI FORMATI PER DEPOSIZIONE DA SCORRIMENTO E DA STILLICIDIO NELLA GALLERIA SOTTO IL CONVITTO NAZIONALE C. BATTISTI DI LOVERE

CREAZIONE ED EVOLUZIONE DELLE VASCHETTE Nei tratti maggiormente concrezionati della galleria (Ald... more CREAZIONE ED EVOLUZIONE DELLE VASCHETTE Nei tratti maggiormente concrezionati della galleria (Aldo Avogadri, MEMORIE 1/2021) sono presenti, al di sopra di un crostone carbonatico in lieve pendenza, numerose vaschette disposte a cascata. Il lieve declivio che delimita il crostone è lambito alla base da un rivolo d'acqua che scorre verso l'uscita. La struttura di tale deposito è il "fermo immagine" di un processo concrezionale progressivo che ha creato l'intero crostone, mostrandone la nascita dall'estinzione delle tante vaschette sovrapposte succedutesi sulla stessa superficie (Fig. 3). Condizione necessaria per la formazione di una vaschetta è la presenza di una superficie debolmente inclinata lambita da un modesto flusso laminare di acqua che sfrutta ogni piccola asperità trasversale al pendio per depositare il proprio contenuto salino. Le asperità riempitesi divengono il basamento di una piccola diga destinata ad innalzarsi. Il concrezionamento avviene dunque sul crinale della diga, incrementando la sua altezza e, sul versante esterno, incrementando il suo spessore. Sopra tali superfici l'acqua, con il suo scorrimento laminare molto sottile e per i noti fenomeni che determinano la sopra-saturazione salina, determina una continua deposizione dei sali. Se ciò avviene ai lati, all'interno dell'invaso, quindi sul fondo della vaschetta e nella parete interna della diga, sempre in conseguenza della sopra-saturazione delle acque, avviene la cristallizzazione glomerulare del carbonato di calcio in piccole druse. Affinché questa cristallizzazione sia regolare è fondamentale che l'acqua sia calma così le molecole del carbonato possono disporsi in maniera indisturbata e regolare sulle facce dei cristalli presenti, facendoli crescere in forme idiomorfe. Al contrario, se le acque della vaschetta sono agitate, a causa di uno stillicidio abbondante, continuo e frequente, non si possono osservare cristalli di dimensioni simili a quelli presenti nelle vaschette con acque tranquille. (Fig. 6) *Museo Civico di Scienze Naturali "Alessio Amighetti" di Lovere, naturalista Riassunto Il documento considera la formazione e dello sviluppo di tre classici speleotemi presenti nella galleria, ossia le vaschette e le vele, formate per scorrimento delle acque, e le stalagmiti create dallo stillicidio. Il tema, pur di carattere generale tra le manifestazioni carsiche, acquista interesse grazie all'osservazione diretta dei fenomeni in svolgimento all'interno della galleria e delle sezioni delle concrezioni. I fattori che determinano la loro natura sono principalmente la quantità del flusso idrico e la sua turbolenza. .

GLI SPELEOTEMI DELLA GALLERIA SOTTO IL CONVITTO NAZIONALE C. BATTISTI DI LOVERE

MEMORIE 20 NUOVA STAZIONE PTERIS CRETICA SEBINO

MARMITTE DI EVORSIONE DEL T. OGNA

La posizione Lungo l'alveo del torrente Ogna, poco oltre la località malga Möschel, sono allineat... more La posizione Lungo l'alveo del torrente Ogna, poco oltre la località malga Möschel, sono allineate in sequenza una serie di marmitte di evorsione scavate nei calcari grigio-chiari stratificati della Formazione di Breno (Periodo Triassico, Piano Carnico inferiore-medio). Il profilo longitudinale del torrente presenta una serie di dislivelli che hanno costretto le acque ad intagliare l'alveo roccioso fittamente

Memorie 18 LE CALCHERE DI SOLTO COLLINA

Collana Memorie del Museo Civico di Scienze Naturali di Lovere BG, 2024

Serviva a produrre la calce viva, che successivamente veniva bagnata con acqua ottenendo la calce... more Serviva a produrre la calce viva, che successivamente veniva bagnata con acqua ottenendo la calce spenta, detta anche "calcina" o "grassello di calce" a seconda della consistenza dell'impasto. La calcina, venne usata per secoli come legante nel confezionamento delle malte oltre che per disinfettare abitazioni e stalle al fine di evitare la diffusione di epidemie, ed anche come base per la produzione di poltiglie antiparassitarie in agricoltura, grazie alla sua azione battericida. Ciottolo di roccia carbonatica non completamente calcinata, scartato dall'utilizzo, presente dei pressi della traccia di calchera sulle pendici nordorientali del Monte Clemo. Grazie al colore candido dei sassi che hanno subito la cottura è possibile ipotizzare l'esistenza nelle vicinanze di una antica calchera. Per secoli la calce costituì il più diffuso legante nelle malte utilizzate per costruire murature e intonacare pareti. L'avvio della produzione industriale delle calci e, successivamente, l'introduzione dei leganti cementizi agli inizi del secolo scorso ha rapidamente soppiantato l'attività artigianale di produzione della calce, che era ampiamente diffusa in tutte le località che, disponendo di roccia carbonatica, creavano "calchere" molte delle quali sono tuttora presenti e in diverso stato di conservazione anche sul territorio di Solto Collina. L'articolo spiega la modalità di costruzione di una calchera e il ciclo completo di produzione della calce.

MEMORIE 17 DOLOMIA PRINCIPALE

La finalità divulgativa di questa pubblicazione è orientata a illustrare a coloro che nutrono int... more La finalità divulgativa di questa pubblicazione è orientata a illustrare a coloro che nutrono interesse geologico per questo settore dell'Alto Sebino, l'aspetto mutevole della Dolomia Principale (fig. 1) che è presente a partire dal limite inferiore rappresentato dalla Formazione di Castro a nord, fino al Calcare di Zorzino a sud (fig. 2). Non si aggiunge nulla di nuovo all'inquadramento dei fenomeni delineati dagli studi sull'evoluzione della grande piattaforma carbonatica norica, ma attraverso immagini, frutto di peregrinazioni come naturalista, l'autore evidenzia quegli elementi che sono serviti ai geologi per i loro approfonditi studi. Inquadramento geologico Nel contesto paleogeografico della piattaforma continentale africana le cui vicissitudini geologiche hanno determinato la varietà delle rocce delle Alpi Calcaree Meridionali, si sono originate anche le rocce del territorio di Solto Collina-Riva di Solto, oggetto della ricerca di stromatoliti nell'ambito della Dolomia Principale triassica. Riassunto L'occasione di censire gli affioramenti stromatolitici lungo il crinale dolomitico che da S. Defendente scende al lago con la Punta delle Croci Bergamasche mi ha stimolato ad osservare e documentare altri elementi costitutivi della Dolomia Principale. Ho documentato tracce di stromatoliti, di serpulidi, di dasicladacee, di ooliti e oncoliti presenti in questa roccia assieme alle brecce originate dai fenomeni tettonici che hanno caratterizzato l'evoluzione di questo frammento di piattaforma continentale africana incuneato nelle Prealpi bergamasche. Il taglio didattico del lavoro introduce alla conoscenza della terminologia, degli aspetti geologici e dei fenomeni biologici avvenuti nel Triassico, tra 227 e 208 milioni di anni orsono, durante la formazione della Dolomia Principale.

MEMORIE 16 MASSO INCISO LOVERE

FELCI MURI FONTENO

Il luogo Oltre l'abitato di Fonteno, all'imbocco della valle (località "Calchera"), la mulattiera... more Il luogo Oltre l'abitato di Fonteno, all'imbocco della valle (località "Calchera"), la mulattiera acciottolata è per un lungo tratto accompagnata da un alto muro a secco costruito ad arte. Uno dei sassi che si presenta smussato agli spigoli riporta incisa la data 1864 che, presumibilmente, ricorda l'anno di costruzione dei terrazzamenti. Con la stessa maestria sono stati costruiti i muri che, a monte, reggono una serie di terrazzi anticamente coltivati ed ora coperti da prateria secca (45° 45' 19,76" N / 10° 00' 51,16" E; quota 680 m; esposizione del pendio a sud-est).

MASSI ERRATICI INCISI A SOLTO COLLINA ( Provincia di Bergamo)

Memorie del Museo Civico di Scienze Naturali di Lovere -Bergamo, 2023

Cinque massi erratici presenti sul territorio di Solto Collina mostrano segni intenzionali di inc... more Cinque massi erratici presenti sul territorio di Solto Collina mostrano segni intenzionali di incisioni la cui datazione risulta problematica per la mancanza di altri elementi iconografici associati che potrebbero agevolare l’inquadramento temporale di queste incisioni. Si tratta prevalentemente di massi con repertori di incisioni diverse rappresentati da coppelle, solchi di affilatura, superfici di abrasione di strumenti metallici (i cosiddetti polissoir) e incavi rotondi. Mentre le coppelle hanno un significato puramente simbolico al quale si sono date spiegazioni diverse, i solchi generati per affilatura dagli strumenti da taglio testimoniano una comprovata e remota attività di disboscamento sul territorio.

CEPPO DI GRE E POLTRAGNO

MEMORIE MICRORGANISMI

MEMORIE ERRATICI BUCHENSTEIN

CASTELLO PARCO MONASTEROLO

BOSCHI E MINIERE PISOGNE

MEMORIE RIPPLE OGLIO

MEMORIE PARCO VILLA NEWMAN SULZANO

Increspature superficiali nel ruscellamento di una lama d'acqua

OSSERVAZIONI SUGLI SPELEOTEMI FORMATI PER DEPOSIZIONE DA SCORRIMENTO E DA STILLICIDIO NELLA GALLERIA SOTTO IL CONVITTO NAZIONALE C. BATTISTI DI LOVERE

CREAZIONE ED EVOLUZIONE DELLE VASCHETTE Nei tratti maggiormente concrezionati della galleria (Ald... more CREAZIONE ED EVOLUZIONE DELLE VASCHETTE Nei tratti maggiormente concrezionati della galleria (Aldo Avogadri, MEMORIE 1/2021) sono presenti, al di sopra di un crostone carbonatico in lieve pendenza, numerose vaschette disposte a cascata. Il lieve declivio che delimita il crostone è lambito alla base da un rivolo d'acqua che scorre verso l'uscita. La struttura di tale deposito è il "fermo immagine" di un processo concrezionale progressivo che ha creato l'intero crostone, mostrandone la nascita dall'estinzione delle tante vaschette sovrapposte succedutesi sulla stessa superficie (Fig. 3). Condizione necessaria per la formazione di una vaschetta è la presenza di una superficie debolmente inclinata lambita da un modesto flusso laminare di acqua che sfrutta ogni piccola asperità trasversale al pendio per depositare il proprio contenuto salino. Le asperità riempitesi divengono il basamento di una piccola diga destinata ad innalzarsi. Il concrezionamento avviene dunque sul crinale della diga, incrementando la sua altezza e, sul versante esterno, incrementando il suo spessore. Sopra tali superfici l'acqua, con il suo scorrimento laminare molto sottile e per i noti fenomeni che determinano la sopra-saturazione salina, determina una continua deposizione dei sali. Se ciò avviene ai lati, all'interno dell'invaso, quindi sul fondo della vaschetta e nella parete interna della diga, sempre in conseguenza della sopra-saturazione delle acque, avviene la cristallizzazione glomerulare del carbonato di calcio in piccole druse. Affinché questa cristallizzazione sia regolare è fondamentale che l'acqua sia calma così le molecole del carbonato possono disporsi in maniera indisturbata e regolare sulle facce dei cristalli presenti, facendoli crescere in forme idiomorfe. Al contrario, se le acque della vaschetta sono agitate, a causa di uno stillicidio abbondante, continuo e frequente, non si possono osservare cristalli di dimensioni simili a quelli presenti nelle vaschette con acque tranquille. (Fig. 6) *Museo Civico di Scienze Naturali "Alessio Amighetti" di Lovere, naturalista Riassunto Il documento considera la formazione e dello sviluppo di tre classici speleotemi presenti nella galleria, ossia le vaschette e le vele, formate per scorrimento delle acque, e le stalagmiti create dallo stillicidio. Il tema, pur di carattere generale tra le manifestazioni carsiche, acquista interesse grazie all'osservazione diretta dei fenomeni in svolgimento all'interno della galleria e delle sezioni delle concrezioni. I fattori che determinano la loro natura sono principalmente la quantità del flusso idrico e la sua turbolenza. .

GLI SPELEOTEMI DELLA GALLERIA SOTTO IL CONVITTO NAZIONALE C. BATTISTI DI LOVERE