
Paolo Trovato
Address: Dipartimento di studi umanistici, via Paradiso 12, 44121 Ferrara, Italia
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Giovanni Ferro, O.P.
Pontificia Università S. Tommaso D'Aquino
Andrea Canova
Università Cattolica del Sacro Cuore (Catholic University of the Sacred Heart)
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Papers by Paolo Trovato
La tradizione di ogni testo antico non è un magazzino di varianti; ma una miniera di storie. Billanovich 1981, p. 1.
Il nostro sforzo è stato quello di condurre un'indagine completa per analizzare senza preconcetti una mole enorme di materiale. Abbiamo attribuito priorità all'analisi dei dati, piuttosto che alle interpretazioni fornire in precedenza da altri studiosi; nonostante ciò possiamo aver trascurato una parte dei dati esistenti. Cavalli Sforza et al. 1997, p. 699.
ISSN 2974-6507
DOI 10.6093/gisli10552
L'intero fascicolo è scaricabile qui : http://www.serena.unina.it/index.php/gisli/issue/view/793
A partire dall'inizio del 2023, caricheremo ogni settimana sulla nostra pagina in academia.edu un canto del nuovo testo dantesco messo a punto dai Curatori e dal Gruppo di Ferrara dopo quasi vent'anni di analisi di tutta la tradizione manoscritta della Commedia esclusi i frammenti (circa 580 testimoni).
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A partire dall'inizio del 2023, caricheremo ogni settimana sulla nostra pagina in academia.edu un canto del nuovo testo dantesco messo a punto dai Curatori e dal Gruppo di Ferrara dopo quasi vent'anni di analisi di tutta la tradizione manoscritta della Commedia esclusi i frammenti (circa 580 testimoni).
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Grazie a tutti fin d’ora
opinion of the great classical philologist Giorgio Pasquali, for whom textual criticism isn’t mechanical; it is methodical.
The whole collection is readable at this link https://www.zora.uzh.ch/id/eprint/189895 thanks to a funding of the Swiss SNF
La tradizione di ogni testo antico non è un magazzino di varianti; ma una miniera di storie. Billanovich 1981, p. 1.
Il nostro sforzo è stato quello di condurre un'indagine completa per analizzare senza preconcetti una mole enorme di materiale. Abbiamo attribuito priorità all'analisi dei dati, piuttosto che alle interpretazioni fornire in precedenza da altri studiosi; nonostante ciò possiamo aver trascurato una parte dei dati esistenti. Cavalli Sforza et al. 1997, p. 699.
ISSN 2974-6507
DOI 10.6093/gisli10552
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A partire dall'inizio del 2023, caricheremo ogni settimana sulla nostra pagina in academia.edu un canto del nuovo testo dantesco messo a punto dai Curatori e dal Gruppo di Ferrara dopo quasi vent'anni di analisi di tutta la tradizione manoscritta della Commedia esclusi i frammenti (circa 580 testimoni).
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A partire dall'inizio del 2023, caricheremo ogni settimana sulla nostra pagina in academia.edu un canto del nuovo testo dantesco messo a punto dai Curatori e dal Gruppo di Ferrara dopo quasi vent'anni di analisi di tutta la tradizione manoscritta della Commedia esclusi i frammenti (circa 580 testimoni).
Grazie a tutti fin d’ora
opinion of the great classical philologist Giorgio Pasquali, for whom textual criticism isn’t mechanical; it is methodical.
The whole collection is readable at this link https://www.zora.uzh.ch/id/eprint/189895 thanks to a funding of the Swiss SNF
È scaricabile qui:
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Tabula gratulatoria
Introduzione
Nota dell’autore
Bibliografia degli scritti di Paolo Trovato (1977-2023)
Parte prima. Storie di parole
I. Dialetto e sinonimi (idioma, proprietà, lingua) nella terminologia linguistica quattro e cinquecentesca
II. Per una storia della terminologia linguistica italiana (ed europea). Schede su atticismo, fiorentinismo e altri -ismi cinque- e seicenteschi
III. Antichi e moderni tra Medio Evo e Rinascita. Schede su due parole-utensile (con una coda sul proemio A dei Discorsi di Machiavelli)
IV. Per la storia di classico
V. Preistoria delle selve verdiane
VI. Parole nuove nella letteratura musicale (con qualche considerazione di metodo)
Parte seconda. Dante
VII. Postille a una postilla. Il subarchetipo Beta della Commedia, i luoghi barbiani e la contaminazione extrastemmatica
VIII. Tra veste linguistica e sostanza testuale. Qualche briciola dantesca (Ahi quanto o E quanto? Aura o Aere?)
IX. Identificazione di una lonza. Testimonianze vecchie e nuove su uno zoonimo dantesco (Inf. I 32 e XVI 108)
X. Un’ipotesi sulla data di inizio della composizione dell’Inferno e del Purgatorio
Parte terza. Storia della lingua, della grammatica, della lessicografia
XI. Da Brunetto al Casa ai vocabolari. Varia fortuna di cheunque
XII. Sull’evoluzione del senese letterario (1502-1578). Prelievi da Alessandro Piccolomini e da altri autori «nobili e qualificati»
XIII. Marcantonio Flaminio grammatico del volgare. Dal Compendio alle Prose ridotte a metodo
XIV. Norma o norme? Qualche sondaggio sull’italiano letterario del Cinquecento
XV. A mo’ di riepilogo (con qualche addentellato su Bastiano De Rossi)
XVI. Qualche appunto sulla filologia della prima Crusca
XVII. Brevi istruzioni (linguistiche) per l’uso del libretto di Napoli. Con un glossario
Parte quarta. Critica testuale
XVIII. Dagli alberi reali agli stemmi
XIX. Archetipo, stemma codicum e albero reale
XX. Su una recente edizione acritica del Canzoniere di Petrarca
XXI. Di alcune recenti edizioni di Antonio Pucci, del codice Kirkup e della cladistica applicata alla critica testuale
XXII. Qualche dato nuovo e qualche ipotesi sulla tradizione della Celestina
Parte quinta. Stilistica e attribuzionismo
XXIII. Sulla rima imperfetta per assonanza nella lirica delle origini (con un’ipotesi per Cino, Degno son io)
XXIV. Da Milano a Cosenza a Napoli: una raccolta ciceroniana del Sachella e la prima redazione della frottola O luce meridiana
XXV. L’uovo o la gallina? Dove si discorre della Favola di Machiavelli, del Belfagor di Brevio, della filologia attributiva e del processo decisionale negli studi letterari
XXVI. Appunti sul Discorso intorno alla nostra lingua del Machiavelli
XXVII. Per il Discorso intorno alla nostra lingua di Machiavelli (e contro i negazionismi nella storiografia letteraria)
XXVIII. Ariosto in cerca della lingua. Il primo, il secondo e il terzo Furioso
XXIX. Bandello nell’Aminta (con qualche appunto sullo “stile medio” del Tasso)
XXX. Appunti sullo stile di Donizetti
Parte sesta. Storia degli studi
XXXI. Il clima di Zingarelli. Mode, maestri, metodi
XXXII. Gli italiani di Castellani
XXXIII. «Ho preferito che la parola restasse al dato di fatto». Una lettera di Domenico De Robertis sull’edizione delle Rime di Dante
XXXIV. Come lavorava Dionisotti. I saggi sulla fortuna di Dante e Petrarca
XXXV. Ricordo di Gianfranco Folena
Parte settima. Politica universitaria
XXXVI. Che università? per quali studenti?
XXXVII. Università: dizionario minimo
XXXVIII. Cosa succede ai concorsi. Modeste proposte perché qualche volta possa vincere il migliore anche se non è il candidato interno
Indice dei nomi e delle opere anonime
In compenso, il modo più veloce di ordinare i 2 volumi indivisibili è andare a
https://www.libreriauniversitaria.it/ricerca/query/commedia.+inferno+edizione+critica/reparto/tutti
oppure a
https://www.libreriauniversitaria.it
e cercare : Dante, Commedia. Inferno. Edizione critica
(se ci mettete meno parole, saltano fuori decine e decine di edizioni diverse)
I. Spigolature lessicali e semantiche fra Purgatorio e Paradiso: latinismi formali o semantici classici e medievali, di Luisa Ferretti Cuomo
II. La periferia stemmatica della tradizione tosco-fiorentina, di Elisabetta Tonello
III. “Canterò di quel secondo regno”. Primi appunti critici sull'edizione del Purgatorio, di Fabio Romanini
IV. Primi sguardi al Paradiso: alcuni problemi e qualche proposta, di Marco Giola
V. I fiorentinismi dell'Inferno recuperabili grazie alla coppia Florio-Urbinate (Beta), di Martina Cita
VI. La nuova prosodia dell'Inferno secondo Beta, di Elena Niccolai
VII. Codici puntati e codici senza interpunzione. Qualche idea sull'aspetto paragrafematico dell'archetipo della Commedia, di Paolo Trovato
Parte seconda - Note e commenti
VIII. Le risposte che non abbiamo avuto il tempo di dare, di Paolo Trovato
IX. Dalle sostanze alle forme, di Luciano Formisano
X. La prudenza nella lingua, di Giovanna Frosini
XI. Qualche riflessione sulla prosodia della Commedia, di Laura Facini e Arnaldo Soldani
XII. Qualche osservazione su testo, lingua e punteggiatura dei manoscritti, di Rosario Coluccia
XIII. Qualche altra considerazione sui codici puntati della Commedia, Sandro Bertelli
XIV. Sul latino di Dante e sulla grammaticalità dei testi antichi, di Mirko Tavoni
XV. Alcune proposte interpuntive all'Inferno, di Tiziano Zanato
XVI. Due osservazioni. Sulla “grammaticalità” delle lezioni della Commedia e sull'“inversione” del soggetto in italiano antico, di Lorenzo Renzi
Bibliografia
Indice dei nomi
- PANNI, MANTELLI, STUOIE E CALZARI: DALLE GLOSSE VOLGARI DELL’ARUKH (SEC. XI-XII) (LUISA FERRETTI CUOMO)
- ANCORA SULLA DATA DELLA PRIMA E DELLA SECONDA EPISTOLA DI DANTE. QUESTIONI BIOGRAFICHE E DI METODO (GIUSEPPE INDIZIO)
- PETRARCA NELLA BIBLIOTECA DI SPINOZA (PAOLO CHERCHI)
- AT THE VERY BEGINNING OF THE ‘MODERN’ EDITIONS OF THE COMMEDIA: FIRST INTEGRAL COLLATIONS BY VANDELLI FOR THE “DANTE DEL ’21” (MARCO GIOLA)
- “TWITTARE ALLO SPECCHIO?” ANALISI DELLE REAZIONI SU TWITTER DELLA DESTRA RADICALE ITALIANA INTORNO A UN CRIMINE D’ODIO
(NIKITA LOBANOV)
edizione del Vocabolario degli Accademici della Crusca: un migliaio di pagine in folio che
divennero il modello per i vocabolari storici delle altre lingue moderne.
Nel registrare le diverse accezioni dei vocaboli del fiorentino trecentesco, indicato già
dal Bembo come la base dell’italiano letterario, i compilatori del Vocabolario non si limitarono a servirsi dei grandi classici (Dante, Petrarca, Boccaccio) e del Villani, ma sulla scia di Borghini e Salviati spogliarono le opere di decine e decine di autori fiorentini minori e minimi, in larga misura anonimi, usando edizioni a stampa, in qualche caso dichiaratamente preparate in funzione del Vocabolario, ma anche raccolte di manoscritti antichi di recente costituzione, allestite (come qui si dimostra) a scopo di studio. Con una scelta che prefigura il criterio primonovecentesco – per la precisione: barbiano – della cosiddetta equivalenza grafia-pronuncia (ancora utilizzabile senza controindicazioni con testi toscofiorentini), i compilatori uniformarono inoltre secondo le regole di Salviati la grafia e la fonomorfologia delle più di 60.000 citazioni d’autore del Vocabolario, rendendolo così, fino a Manzoni, e non solo, un potente strumento di omologazione linguistica in un paese linguisticamente, oltre che politicamente, disunito.
I diciotto saggi contenuti in questa raccolta mirano a fare il punto su questo controverso ma fondamentale monumento della nostra storia letteraria e linguistica.
outstanding on account of its comprehensive coverage of the field, the depth of
its analysis, the lucidity of its presentation, and the sheer sense of fun that is conveyed
by many of its pages […]. It deserves to be read by every textual scholar” (Dániel Kiss, Exemplaria Classica, 20, 2016).
“A new book came out last October that I think deserves the attention of NT text
critics, especially those working on all things stemmatic […]. Written with verve
but also with a thorough knowledge of the subject, it should serve beginning students
and seasoned scholars admirably” (Peter J. Gurry, http://evangelicaltextualcriticism.blogspot.it/2015/6/).
“This volume is a didactic tool and at the same time a passionate and combative
pamphlet; it speaks to students and colleagues at the same time and with the
same stance” (Nicola Morato, French Studies, 2015).
“A scholar said that before entering into an edition, one should first read Maas and
Pasquali. This is a very good idea, but I think that Trovato’s book will do perhaps
equally well. There is a clear presentation of problems, illustrated by a wealth
of examples, there is fairness towards those who cherish another view, bringing
forward what is good in what is considered mistaken. This is scholarship on a high
level” (Bengt Alexanderson, Augustinianum, 2016)
(Precede, ai minuti 0-52, la presentazione di DìOnghia e Vaccaro)
Anche quest’anno a Ferrara organizziamo, in italiano, una Summer School in Dante Studies di livello graduate / postgraduate (5 giugno-16 giugno, tutti i pomeriggi dal lunedì al venerdì, alle 14:30 o alle 15:00 Central European Summer Time).
Purtroppo le leggi e i regolamenti universitari italiani rendono l’iscrizione ai nostri master più difficile e costosa per gli studenti stranieri (si richiede la traduzione legalizzata del titolo di studio, le tasse di iscrizione possono essere pagate solo attraverso il sistema italiano PAGOPA ecc.). Per venire incontro alle richieste di qualche studente, abbiamo pensato quindi di rendere fruibili online le 32 ore di lezioni e seminari della nostra Summer School in Dante Studies, senza la giornata del 16, dedicata agli esami, e senza il conseguimento del master, ma a un prezzo fortemente scontato (190 euro anziché 320 euro).
Gli argomenti delle lezioni e anche quelli della giornata mancante risultano dal programma allegato. Gli studenti che seguiranno tutte le lezioni riceveranno comunque un attestato di frequenza alle 32 ore di lezione firmato dal direttore del corso.
Per rendere le lezioni più utili e rendere possibili domande e risposte ammetteremo solo i primi 18 studenti che chiederanno di iscriversi per email, precisando la data e l’ora in cui abbiamo ricevuto l’email). Questi studenti saranno invitati a pagare immediatamente la tassa di iscrizione con bonifico bancario al nostro Dipartimento e a mandarci la ricevuta e riceveranno entro il 4 giugno le credenziali per accedere alle lezioni.
info: [email protected]
Con un'antologia dei commenti sul web e di testimonianze inedite che raccontano una generazione di accademici mancati, un pezzo di Filippomaria Pontani (Sul reclutamento universitario) e uno di Paolo Trovato (Cosa succede ai concorsi. Modeste proposte perché qualche volta possa vincere il mi-gliore anche se non è il candidato interno).
Sentenza con formula piena dopo la condanna a Ferrara. Ora il prete punta ad annullare la sospensione 'a divinis'"
- Discussants: Zygmunt G. Barański (Notre Dame), Gino Belloni (Venezia), Sandro Bertelli (Ferrara), Marcello Ciccuto (Pisa), Claudio Ciociola (SNS), Laura Facini (Genève), Luciano Formisano (Bologna), Giovanna Frosini (Siena), Claudio Giunta (Trento), Bernhard Huss (Freie Universität Berlin),Giuseppe Ledda (Bologna), Andrea Mazzucchi (Napoli), Lino Pertile (Harvard), Arnaldo Soldani (Verona), Mirko Tavoni (Pisa), Tiziano Zanato (Venezia)
Metto qui in discussione la prima stesura di un breve saggio destinato a una miscellanea francese su Dante. Ringrazio fin d’ora tutti per i loro suggerimenti e le loro proposte di correzione.
Cari amici e colleghi studiosi di Dante e/o esperti di critica testuale,
come abbiamo fatto in occasione del XXVIII Convegno Internazionale di Linguistica e Filologia romanza (Roma 18-23 luglio 2016), in cui abbiamo presentato un esperimento di edizione e commento di Inferno XXXIV, abbiamo deciso di “approfittare” del convegno AlmaDante (Ravenna, 24-27 maggio 2017) per distribuire e discutere con altri addetti ai lavori un secondo (as)saggio del nostro lavoro: il XXIII dell’Inferno.
Facendo tesoro dell’esperienza dell’anno scorso, in cui abbiamo caricato anche sul sito academia.edu i nostri saggi di edizione e di commento, ricavandone in due successive sessioni un prezioso feedback (www.academia. edu/s/d2489bb906/, www.academia.edu/s/7673de964a/), carichiamo on line anche queste nuove prove di edizione confidando nelle vostre reazioni e nei vostri suggerimenti sia sul piano della distribuzione del materiale sia nel merito delle diverse soluzioni.
(per gli editori e l’autrice del commento)
Paolo Trovato
Il secondo volume contiene il monumentale commento continuo di Luisa Ferretti Cuomo alla prima cantica. Il commento – che aggiorna in modo significativo quello della sua edizione, apparsa in ebraico nel 2013 – è fruibile a più livelli (persone colte, studenti universitari, studiosi) grazie a una limpida segnaletica tipografica.
https://www.libreriauniversitaria.it/commedia-inferno-edizione-critica-commento/libro/9788833594606
Questo libro, che utilizza le collazioni di una piccola équipe diretta da Paolo Trovato, rappresenta l’esito di una pluriennale ricerca sulle copie tosco-fiorentine del poema e propone, per la prima volta, una classificazione neolachmanniana, fondata su 630 loci critici, della ipertrofica famiglia alpha, che comprende all’ingrosso il 90% della tradizione della Commedia.