books by Gerardo Ienna
Verum Factum, 2024
As regards his own skeptical position vis-à-vis the sociology of paradigms, the remarks in the 19... more As regards his own skeptical position vis-à-vis the sociology of paradigms, the remarks in the 1969 postscript to Structures are of utmost interest.

Pensa Multimedia, 2023
Con l’espressione epistemologia storica, si è soliti intendere una metodologia o programma di ric... more Con l’espressione epistemologia storica, si è soliti intendere una metodologia o programma di ricerca volto alla costruzione di una teoria storicamente informata della conoscenza e/o di una storia della scienza e delle tecniche che ne valorizzi gli aspetti epistemologici. Il volume offre un’originale panoramica del dibattito francese attorno all’emergere e al consolidarsi del programma intellettuale dell’épistémologie historique coprendo un arco temporale che va dalla fine dell’Ottocento alla seconda metà del Novecento. La prima sezione di questo libro si occupa di fornire una ricostruzione sociologica e storica dei processi di circolazione delle idee – tanto a livello nazionale quanto internazionale – che hanno costituito le condizioni di possibilità dell’affermarsi dell’idea stessa di épistémologie historique nel contesto intellettuale francese. La seconda sezione mira invece a mettere in luce le principali prese di posizione teoriche – sia epistemologiche sia storiografiche – che permetterebbero di rintracciare una relativa unitarietà di intenti fra gli autori che compongono il canone dell’épistémologie historique (nella loro relazione oppositiva ad altre correnti intellettuali). Una specifica attenzione è dedicata inoltre alla definizione di un “canone minore” di questa tradizione rappresentato dalla così detta “pensée des mathématiques”. La terza parte del volume si focalizza invece sulla ricostruzione delle prospettive antropologiche, sociologiche e politiche soggiacenti alla metodologia messa in atto dagli autori afferenti all’épistémologie historique. Completa il volume un’Appendice dedicata alla ricostruzione del canone italiano in epistemologia storica.
Carocci, 2022
Il libro introduce a temi, dibattiti e correnti fondamentali del variegato campo dell'epistemolog... more Il libro introduce a temi, dibattiti e correnti fondamentali del variegato campo dell'epistemologia storica ripercorrendo le querelles intellettuali occorse all'intersezione fra epistemologia e storia della scienza. Gli autori propongono un'inedita lettura della tradizionale narrazione del processo di genesi e sviluppo di questo campo di ricerca e un innovativo quadro interpretativo delle principali problematiche teoriche che lo caratterizzano, gettando luce sui suoi più recenti orizzonti metodologici. Massimiliano Badino insegna Filosofia della scienza e Big data epistemology all'Università degli Studi di Verona.
Max-Planck-Institut für Wissenschaftsgeschichte, 2021
Hermann, 2021
Toute reproduction ou représentation de cet ouvrage, intégrale ou partielle , serait illicite san... more Toute reproduction ou représentation de cet ouvrage, intégrale ou partielle , serait illicite sans l'autorisation de l'éditeur et constituerait une contrefaçon. Les cas strictement limités à l'usage privé ou de citation sont régis par la loi du 11 mars 1957. Collection « Pensée des sciences » fondée par Charles Alunni et Alain Badiou, dirigée par Charles Alunni

Braunstein, JF - Moya Diez, I - Vagelli, M (dir.) L'épistémologie historique. Histoire et méthodes (Éditions de la Sorbonne, 2019), 2019
Qu'est-ce que l'« épistémologie historique » ? À cette question ce volume répond en esquissant le... more Qu'est-ce que l'« épistémologie historique » ? À cette question ce volume répond en esquissant le portrait d’un Janus bifrons, dont l’une des faces est tournée vers le « style français » traditionnel en histoire des sciences et l’autre vers les avancées épistémologiques anglo-saxonnes les plus contemporaines. Quels sont les échanges, les continuités et décalages, les convergences et divergences entre des philosophes ou historiens des sciences aussi divers que Gaston Bachelard, Georges Canguilhem, Michel Foucault, Ian Hacking, Hans- Jörg Rheinberger, Peter Galison ou Lorraine Daston ? De même que l’on peut distinguer différentes époques et versions de l’épistémologie historique et de l’historical epistemology, de même les « méthodes » mobilisées dans des contextes scientifiques particuliers sont très diverses. Ce volume vise à réfléchir plus avant, à partir de l’étude de cas précis, sur les modalités selon lesquelles des objets et des concepts émergent historiquement à l’intérieur des diverses sciences. Les objets mathématiques ont-ils une histoire ? Comment des sujets humains sont-ils devenus les objets d’une science de l’observation ? Le traitement statistique des données est-il la seule issue possible pour les sciences médicales ? En donnant ces exemples, parmi d’autres, des possibilités d’interactions entre sciences, philosophie et histoire, ce volume veut montrer que l’épistémologie historique n’est pas un « livre de recettes » méthodologiques, mais bien plutôt un champ de questionnement ouvert : la flexibilité de l’épistémologie historique lui permet de répondre à bon nombre des défis posés par la philosophie des sciences contemporaine.

l senso della tecnica. Saggi su Bachelard nasce come luogo di confronto a partire da Gaston Bache... more l senso della tecnica. Saggi su Bachelard nasce come luogo di confronto a partire da Gaston Bachelard, filosofo, fenomenologo e padre della fenomenotecnica, precursore del pensiero strutturalista e di alcuni esiti poststrutturali. Promotore di una riflessione scientifica, filosofica e poetica a un tempo, Bachelard è una figura imprescindibile per chiunque sia interessato alla genealogia della riflessione scientifica contemporanea e alle articolazioni tra soggetti e oggetti, operatori e strumenti, scienza e mondo. La fenomeno tecnica è quella fenomenologia del sapere scientifico che si interroga a partire da un par ticolare tipo di oggetto: gli strumenti che compongono le regionalità specifiche. Il con cetto di epistemologia regionale introdotto da Bachelard segna una profonda trasformazione nel dibattito filosofico e scientifico. Discutere Bachelard da diverse prospettive disciplinari significa interrogarsi sugli operatori che manifestano, occultano e costruiscono l’esperienza del senso comune. Discutere Bachelard vuol dire fare il punto su fondamenti e avanzamenti, disinnescare automatismi e costruire innesti teorici inediti per una fenomenologia del pensiero scientifico. Il volume ospita i contributi di Claudio D’Aurizio e Fabrizio Palombi, Gerardo Ienna, Mario Castellana, Charles Alunni, Enrico Castelli Gattinara, Emiliano Sfara, Vincent Bontems e Thomas Guy, Matteo Vagelli, Francesco Galofaro, Francesco Marsciani, Paolo Bertetti, Paolo Fabbri.

La ragione scientifica , 2017
Quattro lezioni tenute all’Università di Taiwan nel 2007 permettono a Ian Hacking di proporre una... more Quattro lezioni tenute all’Università di Taiwan nel 2007 permettono a Ian Hacking di proporre una panoramica tra le più complete del suo percorso filosofico. Che cos’è la ragione scientifica? È possibile tenere insieme razionalismo e storicismo? Hacking risponde mettendo in luce le condizioni storiche di possibilità dell’oggettività scientifica. I riferimenti ad avveniristici esperimenti di laboratorio e ai recenti contributi delle scienze cognitive costituiscono i contrappunti argomentativi del serrato confronto sui capisaldi della tradizione filosofica (ragione, verità e storia) che Hacking intavola con alcuni dei maggiori interpreti del pensiero occidentale: da Leibniz a Kant, da Wittgenstein a Bernard Williams. La natura degli enti matematici e lo statuto ontologico delle entità sperimentali sono qui tra i principali banchi di prova del “realismo scientifico” di Hacking e, più in generale, del progetto da lui tratteggiato di una «antropologia filosofica della ragione scientifica».
«Ancora oggi la speranza di Hessen è la speranza di un umanista razionale. È necessario, come lui... more «Ancora oggi la speranza di Hessen è la speranza di un umanista razionale. È necessario, come lui sostiene, dimostrare le origini sociali ed economiche del progresso scientifico sin dal principio dei tempi moderni per liberare la scienza dai limiti che le sono imposti dalle politiche sociali ed economiche? Il suo saggio è stato un atto di liberazione. Se la generazione dei superbi studiosi sovietici che gli succedettero avesse continuato a fare ricerca sulla scia delle sue illuminazioni, oggi avremmo potuto raggiungere un miglior grado di comprensione del carattere straordinario della moderna civiltà occidentale e della sua scienza».
(trad. it. di Ienna, G. da «Physique et Metaphysique» (1933), Septimana Spinozana. Acta conventus... more (trad. it. di Ienna, G. da «Physique et Metaphysique» (1933), Septimana Spinozana. Acta conventus oecumenici in memoriam Benedicti de Spinoza),
Special Issues by Gerardo Ienna
Physis : rivista internazionale di storia della scienza : LVIII, 2, 2023, 2023
Introduction to the special issue: Science Goes radical : Towards a History of Social Movements
Marxism & Sciences: A Journal of Nature, Culture, Human and Society, 2023
Paradigmi, 2/2022, maggio-agosto, 2022
Copyright c by Società editrice il Mulino, Bologna. Tutti i diritti sono riservati. Per altre inf... more Copyright c by Società editrice il Mulino, Bologna. Tutti i diritti sono riservati. Per altre informazioni si veda https://www.rivisteweb.it Licenza d'uso L'articoloè messo a disposizione dell'utente in licenza per uso esclusivamente privato e personale, senza scopo di lucro e senza fini direttamente o indirettamente commerciali. Salvo quanto espressamente previsto dalla licenza d'uso Rivisteweb,è fatto divieto di riprodurre, trasmettere, distribuire o altrimenti utilizzare l'articolo, per qualsiasi scopo o fine. Tutti i diritti sono riservati.
Berichte zur Wissenschaftsgeschichte , 2022
Introduction to a special issue of Berichte zur Wissenschaftsgeschichte on 'knowledge from below'... more Introduction to a special issue of Berichte zur Wissenschaftsgeschichte on 'knowledge from below' in history of science
Sociologia e ricerca sociale, 2021
This essay analyzes one of the major expressions of the sociological critique
of sociological rea... more This essay analyzes one of the major expressions of the sociological critique
of sociological reasoning, the objectivation of the subject of objectivation, who should analyze the sociohistorical conditions of possibility of the very act of objectivation. Though Bourdieu’s invitation to a reflexive sociology of sociology has not been widely accepted and put into practice, the authors argue that its actual application actually brings about consistent payoff: this special issue represents but one installment. Reclaiming a place for socio-analysis, this paper highlights how this activity can produce a cognitive difference in the making of sociological research, insofar as its genesis and development are defined by the sharing of a specific thought style, existing within and because of an intersubjective framework.
SOCIOLOGIA E RICERCA SOCIALE
This essay analyzes one of the major expressions of the sociological critique of sociological rea... more This essay analyzes one of the major expressions of the sociological critique of sociological reasoning, the objectivation of the subject of objectivation, who should analyze the sociohistorical conditions of possibility of the very act of objectivation. Though Bourdieu's invitation to a reflexive sociology of sociology has not been widely accepted and put into practice, the authors argue that its actual application actually brings about consistent payoff: this special issue represents but one installment. Reclaiming a place for socio-analysis, this paper highlights how this activity can produce a cognitive difference in the making of sociological research, insofar as its genesis and development are defined by the sharing of a specific thought style, existing within and because of an intersubjective framework.
Papers by Gerardo Ienna
PHYSIS, RIVISTA INTERNAZIONALE DI STORIA DELLA SCIENZA, 2023
domus galilaeana di pisa in collaborazione con società italiana di storia della scienza seminario... more domus galilaeana di pisa in collaborazione con società italiana di storia della scienza seminario di storia della scienza dell'università di bari DIREZIONE E REDAZIONE

Physis : rivista internazionale di storia della scienza : LVIII, 2, 2023, 2023
This article reconstructs the socio-political preconditions behind the emergence of Italian physi... more This article reconstructs the socio-political preconditions behind the emergence of Italian physicists' interest in the history of physics. I focus on the most important events in the field of Italian physics during the 10 years preceding the first two editions of the 1981 Pavia conference on the history of physics. In particular, I draw a line of continuity between the summer schools of Varenna in 1970 and 1972, the conference organized by SIF "Science in a Capitalist Society," the birth of radical science movements in Italy, and the querelles that occurred between Italian historians and philosophers of science such as Ludovico Geymonat and Paolo Rossi, with a new generation of physicists interested in the historical, social, and political dimensions of their discipline. These preconditions seem to be the essential reasons through which the "history of physics" was institutionalized as an autonomous discipline in Italy, as opposed to the history of science practiced in the departments of philosophy and human sciences.

Physics in Perspective, 2023
This article examines the contestation that in the summer of 1972 disrupted workshops in Western ... more This article examines the contestation that in the summer of 1972 disrupted workshops in Western Europe featuring renowned physicists affiliated to the top-secret JASON advisory group. Set up by the US Department of Defense research division, JASON was responsible for outlining new bombing strategies in the context of the Vietnam War. Some of the physicists involved in the protest had contributed instead to the International War Crimes (Russell) Tribunal, gathering evidence in Indochina on the allegedly genocidal character of the US bombing. In reconstructing the history of the contestation, this article contends that the conflict was an opportunity for advertising diverging political stances in the rebellious atmosphere of early 1970s, as much as to convey competing views about the physicists' influence on global affairs. In particular, while JASON members boasted that their advisory roles stifled bellicose approaches, the protesters recalled the merits of independent inquiry and advocacy ''from below'' the elitist sphere of government advice, describing these as a better way to advance principles of global social justice.
Uploads
books by Gerardo Ienna
Special Issues by Gerardo Ienna
of sociological reasoning, the objectivation of the subject of objectivation, who should analyze the sociohistorical conditions of possibility of the very act of objectivation. Though Bourdieu’s invitation to a reflexive sociology of sociology has not been widely accepted and put into practice, the authors argue that its actual application actually brings about consistent payoff: this special issue represents but one installment. Reclaiming a place for socio-analysis, this paper highlights how this activity can produce a cognitive difference in the making of sociological research, insofar as its genesis and development are defined by the sharing of a specific thought style, existing within and because of an intersubjective framework.
Papers by Gerardo Ienna
of sociological reasoning, the objectivation of the subject of objectivation, who should analyze the sociohistorical conditions of possibility of the very act of objectivation. Though Bourdieu’s invitation to a reflexive sociology of sociology has not been widely accepted and put into practice, the authors argue that its actual application actually brings about consistent payoff: this special issue represents but one installment. Reclaiming a place for socio-analysis, this paper highlights how this activity can produce a cognitive difference in the making of sociological research, insofar as its genesis and development are defined by the sharing of a specific thought style, existing within and because of an intersubjective framework.
interdisciplinary field of research emerged in the West that took the name of Science and Technology Studies (STS). But STS was not the first intellectual project that lay at the crossroads of epistemology, sociology, history, anthropology, and psychology of science. STS had an important intellectual ancestor: a field of study called naukovedenie (literally translated as “Science Studies)” in the USSR. In this article, we propose to reconstruct the evolution of this interdisciplinary research field by showing its main theoretical blocs and positionings. A cross-reading of the existing literature on the history of naukovedenie highlights the profound discontinuity that characterized its development. Although it emerged in the 1920s, the naukovedenie research program came to an abrupt halt in the 1930s and only re-emerged at the end of the Stalinist period, becoming consolidated as a scientific field during the 1960s. However, it would subsequently disappear in the 1980s. In this article we show that the evolution of this field can only be understood through an analysis of the transnational circulation of ideas from the perspective of international relations between Western and Eastern European countries.
the debate: Political epistemology (2021, edited by Elizabeth Edenberg and Michael Hannon) and Cultural Hegemony in a Scientific World: Gramscian Concepts for the History of Science (2020, edited by Massimiliano Badino and Pietro D. Omodeo).
of ’68, a large number of social movements explicitly focused on raising awareness of the role and social function of science in advanced capitalist societies. From a theoretical point of view, such debates have largely focused on the discussion of the non-neutrality of scientific knowledge with respect to its socio-political conditioning. The article aims to present the contribution of Italian physicists to this debate by 1) showing their positioning in the wider sphere of transnational militancy networks 2) highlighting the theoretical specificities and the related querelles that have sprung up within the Italian intellectual field with the Italian Science Wars and 3) bringing out how this politically engaged approach to science has influenced research practices in physics history by encouraging new paths
of inquiry.
The aim of this essay is to investigate the role of the cultural object «handbook» in contemporary scientific field. What are the specificities of the handbooks with respect to other scientific cultural objects like conferences, papers, lessons, readers, textbooks, collections of essays etc.? Are there some correlation between this kind of cultural object and the intellectual consolidation of the related academic field? In the following text these questions will be investigated focusing on the academic global field of Science and Technology Studies (STS). First, the research outlines the social an intellectual condition of this kind of publications. Second, the socio-historical analysis of the handbook’s content highlights the link between their internal transformations and the consolidation process of STS’s disciplinary boundaries.
Cini, scomparso nell’ottobre 2012, è stato una figura singolare nella fisica italiana. Cini è nato a Firenze nel 1923 e si è laureato a Torino prima in ingegneria e poi in fisica. Ventenne aveva partecipato alla resistenza, un’esperienza che influenzerà notevolmente la sua vita. Fisico teorico brillante era stato chiamato da Edoardo Amaldi a ricoprire la cattedra di Fisica Teorica a Roma a partire dal 1957. La sua attività scientifica e politica è stata molteplice. Era entrato nel Partito Comunista alla fine degli anni '40 iniziando un percorso politico e di impegno culturale che durerà tutta la vita. Nel 1967 fece parte del Tribunale Russell sui diritti dell'uomo, visitando il Vietnam durante la guerra. Nel 1970 fu espulso dal Partito Comunista e fu tra i fondatori del Gruppo del Manifesto. L'attività di Cini in fisica teorica continuò per tutto il decennio degli anni '60. Nel 1960 fu l'unico teorico italiano invitato alla grande conferenza di Rochester negli USA. A partire dagli anni ’70 si dedicò allo studio dei fondamenti della meccanica quantistica ottenendo un prestigioso riconoscimento dalla rivista Nature che nel 1983 gli dedicò un articolo. Parallelamente l’altro suo maggiore interesse è stato l’analisi della produzione scientifica nella sua dimensione sociale divenendo un riferimento importante, anche se talvolta controverso, per chi aveva a cuore questo lato della scienza. È stato Vicepresidente della Società Italiana di Fisica, Direttore dell’Istituto di Fisica di Roma, Direttore del Seminario di Storia della Scienza della Facoltà di Scienze dell’Università la Sapienza (1987-1990), Direttore del CIRMS, Centro Interdipartimentale di Ricerca in Metodologie delle Scienze, organismo della Sapienza a cui afferivano ricercatori delle più varie discipline (1993-1998). È stato Direttore della rivista “SE-Scienza Esperienza”. Ha fatto parte del Consiglio Scientifico di Lega Ambiente. Tra le sue pubblicazioni su temi generali, si ricordano L'Ape e l'Architetto (1976) ripubblicato nel 2011, Un paradiso perduto (1994), Dialoghi di un cattivo maestro (2001), Il supermarket di Prometeo: la scienza nell’era dell’economia della conoscenza (2006). Ha ricevuto il premio Nonino 2004 "A un maestro italiano del nostro tempo". Al termine della sua vita accademica è stato nominato Professore Emerito dell’Università Sapienza di Roma.
Martedì,
Interventi di Augusto Garuccio, Vincenzo Fano, Gino Tarozzi e Isabella Tassani.
A cura di Fabio Lusito e Gerardo Ienna
In questo intervento mi propongo di ricostruire la traiettoria intellettuale di Bruno Latour —uno degli autori, insieme a Viveiros de Castro e Philippe Descola, di riferimento per la così detta svolta ontologica— a partire dall’etnografia di laboratorio sviluppata in cooperazione con Steve Woolgar, fino alle prime manifestazioni della sociologia della traduzione e dell’Actor Network Theory maturata a partire dalla collaborazione con Michel Callon.
In particolar modo analizzerò in maniera dettagliata le ricerche di Latour svolte fra il 1975 e il 1981. Ritengo che questo periodo rappresenti un momento fondamentale in cui vengono messe in atto le basi fondamentali in cui questo autore ha costruito una svolta nel suo modo di concepire i rapporti fra umani e non-umani come elementi costitutivi della società. Nel ricostruire la genealogia concettuale della “svolta ontologica” nel pensiero di Latour mi concentrerò principalmente su tre aspetti:
1) dinamica delle negoziazioni epistemiche fra frontiere disciplinari = Al fine di comprendere la peculiarità del programma intellettuale sviluppato da Latour è necessario considerare la complessa sfera di negoziazioni epistemico-disciplinari che sostengono la sua operazione teorica. Tali negoziazioni coinvolgono almeno la sociologia della scienza, la storia della scienza, l’epistemologia, la semiotica e l’antropologia. Negoziare le frontiere disciplinari significa poter vedere nuovi problemi e costruire oggetti di indagine innovativi: nel caso di Latour queste negoziazioni portano a sviluppare la questione delle black box tecnoscientifiche in black box sociali (l’attore è concepito dalle relazioni che riesce a richiudere in scatole nere).
2) contestualizzazione con i Science and technology studies = le prese di posizione teoriche assunte da Latour sono da leggere alla luce dei dibattiti interni al campo dei Science and technology studies. In particolar modo faccio riferimento ai principi di simmetria e imparzialità sviluppati nel contesto dello strong programme in Sociology of scientific knowledge e al così detto technological turn in STS. In questo senso, per fondare la sua svolta ontologica Latour propone una radicalizzazione del principio di simmetria.
3) passaggio dall’epistemologia all’ontologia = Negli anni che ho selezionato Latour è condotto a trasformare il focus delle sue analisi da un piano strettamente epistemologico ad uno ontologico. Nelle riflessioni partite con l’etnografia di laboratorio contenuta in Laboratory Life, Latour era interessato a comprendere come avviene la costruzione di un fatto scientifico in laboratorio tramite un’osservazione della science en train de se faire/science in action. Già in questa fase il la lettura combinata di Dagognet e Derridà gli permette di focalizzarsi sulla fenomenotecnica costitutiva del fenomeno scientifico studiando le interazioni fra gli scienziati, le iscrizioni e gli Inscription devices. Con lo sviluppo della sociologia della traduzione (o ANT) Latour è tenta di ridefinire invece a livello ontologico la società tramite una presa in carico delle relazioni costitutive degli agenti umani e non-umani. In questa parte mi occuperò dunque di analizzare le implicazioni di questo passaggio dall’epistemologia all’ontologia.
CONTENTS OF VOLUME 15.1
Special issue "Global Flora: Mastering Exotic Plants (Eighteenth-Nineteenth Centuries)"
This special issue includes an introduction by the guest editors Lorelai Kury and Sara Albuquerque followed by three articles that contribute to an analysis of plant circulation from the viewpoint of the science and techniques that sought to use or examine exotic species, particularly within the European circuit.