Papers by Ilaria Miarelli Mariani
HAL (Le Centre pour la Communication Scientifique Directe), 2022
Fontes, IL CANTIERE DELL’ICONOLOGIA: EVOLUZIONI, CONTESTI, FORTUNA, 2022
The study retraces the misfortune of Cesare Ripa’s Iconology, which progressively lost
its releva... more The study retraces the misfortune of Cesare Ripa’s Iconology, which progressively lost
its relevance in the field of not only antiquarian but also in art practice during the 18th
century and the following century. A misfortune that lasted until the book’s definitive
rediscovery in the art historical context by Emile Mâle and Erwin Panofsky in the 1920s.
IL BELLO, L’IDEA E LA FORMA Studi in onore di Maria Concetta Di Natale, a cura di Pierfrancesco Palazzotto Giovanni Travagliato Maurizio Vitella cura di , 2022
il contributo affronta l'attualità della pratica del Deaccessiong in tempi di emergenza
Guercino nel Casino Ludovisi, a cura di R. Morselli, B. Ghelfi, D. Benati, numero monografico "Storia dell'Arte", 157, 2022
Storia dell’arte on the road Studi in onore di Alessandro Tomei, a cura di Gaetano Curzi Claudia D’Alberto Marco D’Attanasio Francesca Manzari Stefania Paone, 2022
il saggio ricostruisce l'esistenza di un perduto dipinto di Annibale Carracci raffigurante "Amore... more il saggio ricostruisce l'esistenza di un perduto dipinto di Annibale Carracci raffigurante "Amore e Psiche" nella collezione Aldobrandini
"Storie dell'arte". Studi in onore di Francesco Federico Mancini, 2020
il contributo aggiunge alcuni elementi documentari per la ricostruzione dell'attività di Vincenzo... more il contributo aggiunge alcuni elementi documentari per la ricostruzione dell'attività di Vincenzo Camuccini

Rivista d'Arte, 2021
The article analyses the editorial work of Salvatore Betti (1792-1882), his presence as a comment... more The article analyses the editorial work of Salvatore Betti (1792-1882), his presence as a commentator in the illustrated periodical press of Restoration Rome and in particular his writings for the “Ape Italiana delle Belle Arti” (1835-1840). Through the unpublished correspondence between the literate secretary of the Accademia di San Luca and the magazine’s director, Giuseppe Melchiorri, the dynamics of the construction of the periodical and the management’s relationship with artists seeking self-promotion in the press of the time emerge. Together with new information on some of the paintings published in the periodical by the protagonists of the Roman classicist season (Francesco Podesti, Jean-Baptiste Wicar, Giovanni Silvagni, Antonio Solá, Pietro Paoletti, Vincenzo Camuccini, Filippo Agricola, Friedrich Overbeck, Cesare Mussini), the drawings made for the translation engravings preserved in the Biblioteca Apostolica Vaticana are
published.
Lettere d'Artista. Per una storia transnazionale dell'arte (XVIII-XIX secolo), a cura di G. Capitelli, M.P. Donato, C. Mazzarelli, S.A. Meyer I. Miarelli Marianio, 2022
La Tradizione dell' "ideale classico" nelle arti figurative dal Seicento al Novecento, a cura di M. Di Macco, S. Ginzburg, 2021
Storia della critica d'arte. Annuario della S.I.S.C.A., 2021
Coloro che intendano suggerire un articolo per la rivista possono inviarlo all'indirizzo mail del... more Coloro che intendano suggerire un articolo per la rivista possono inviarlo all'indirizzo mail della casa editrice o all'indirizzo mail:
Accademia Raffaello, 2021
Annibale Carracci, los frescos de la capilla Herrera en Roma, catalogo della mostra a cura di A. Ubeda de los Cobos, Madrid, Museo del Prado, 2022
il saggio analizza una lettera inedita di Francesco Albani sulla sua partecipazione accanto ad An... more il saggio analizza una lettera inedita di Francesco Albani sulla sua partecipazione accanto ad Annibale Carracci alla decorazione a fresco della Cappella Herrera in San Giacomo degli Spagnoli a Roma
«Il capitale culturale», n. 24, 2021,, 2021
Questa sezione riunisce i contributi alla giornata di studi La storia dell’arte tra i banchi di s... more Questa sezione riunisce i contributi alla giornata di studi La storia dell’arte tra i banchi di scuola. L’insegnamento storico-artistico nelle scuole secondarie italiane tra Otto e Novecento, svoltasi il 24 maggio 2021 nell’ambito della Scuola di specializzazione in beni storici e artistici dell’Università degli studi di Macerata. Gli studi raccolti in questa sezione approfondiscono la tematica delle origini e dell’evoluzione dell’insegnamento scolastico della storia dell’arte dagli primi albori fino ad oggi.
Grand Tour. Sogno d'Italia da Venezia a Pompei", 2021
schede nel catalogo della mostra di Milano, Gallerie d'Italia, 2021
Nel contributo le autrici indagano il rapporto tra lo storico dell'arte Jean-Baptiste Ser... more Nel contributo le autrici indagano il rapporto tra lo storico dell'arte Jean-Baptiste Seroux d'Agincourt e Gaetano Marini, studioso delle discipline classiche (in particolare, ma non solo, dell'epigrafia).
Il Capitale Culturale, 2021
La storia dell’arte tra i banchi di scuola
La giornata di studi La storia dell’arte tra i banch... more La storia dell’arte tra i banchi di scuola
La giornata di studi La storia dell’arte tra i banchi di scuola (2021) ha segnato un’importante ripresa della riflessione sulla storia, sull’ attualità delle metodologie e sugli strumenti di insegnamento della storia dell’arte. Attraverso considerazioni sugli interventi presentati alla giornata di studi, sulle prospettive e sui media digitali si mette in luce la rilevanza dell’appuntamento, soprattutto in un momento di nuove riflessioni dovute all’utilizzo della didattica a distanza
La lezione di Raffaello. Le antichità romane, catalogo della mostra Roma, Complesso di Capo di Bove, a cura di I. Sgarbozza, 2020
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Papers by Ilaria Miarelli Mariani
its relevance in the field of not only antiquarian but also in art practice during the 18th
century and the following century. A misfortune that lasted until the book’s definitive
rediscovery in the art historical context by Emile Mâle and Erwin Panofsky in the 1920s.
published.
La giornata di studi La storia dell’arte tra i banchi di scuola (2021) ha segnato un’importante ripresa della riflessione sulla storia, sull’ attualità delle metodologie e sugli strumenti di insegnamento della storia dell’arte. Attraverso considerazioni sugli interventi presentati alla giornata di studi, sulle prospettive e sui media digitali si mette in luce la rilevanza dell’appuntamento, soprattutto in un momento di nuove riflessioni dovute all’utilizzo della didattica a distanza
its relevance in the field of not only antiquarian but also in art practice during the 18th
century and the following century. A misfortune that lasted until the book’s definitive
rediscovery in the art historical context by Emile Mâle and Erwin Panofsky in the 1920s.
published.
La giornata di studi La storia dell’arte tra i banchi di scuola (2021) ha segnato un’importante ripresa della riflessione sulla storia, sull’ attualità delle metodologie e sugli strumenti di insegnamento della storia dell’arte. Attraverso considerazioni sugli interventi presentati alla giornata di studi, sulle prospettive e sui media digitali si mette in luce la rilevanza dell’appuntamento, soprattutto in un momento di nuove riflessioni dovute all’utilizzo della didattica a distanza
Assieme alle circa cinquecento lettere (in parte ancora inedite) fino ad oggi riunite, la recente circostanza aggiunge nuovi apporti alla definizione della figura artistica e del ruolo che il celebre incisore rivestì nell’ambito degli scambi internazionali. Ciò che emerge è un aspetto centrale nella sua attività artistica: la migrazione oltralpe del modello disegnativo rinascimentale italiano che permea la cultura neoclassica del primo Ottocento, di cui Calamatta si rende portavoce e difensore strenuo accanto ad Ingres.
“La Rinascenza della rinascita” attuata da Ingres riportando in auge gli antichi fasti della classicità dell’arte greca e romana filtrata attraverso la visione delle grandi opere del Rinascimento italiano, è il concetto che Calamatta descrive e spiega nelle sue Memorie autobiografiche e sulla quale dialoga a più riprese nella corrispondenza. Essa diviene il tema cardine delle sue scelte, non solo in merito alle opere (note e meno note) dei grandi maestri da divulgare in Europa attraverso la trasposizione in disegno e in incisione, ma anche nell’attività didattica svolta dal 1836 al 1861 all’École Royale de gravure di Bruxelles ch’egli fu chiamato a rifondare dal primo re del Belgio, Leopoldo I.
La lettura del carteggio si rivela dunque determinante per comprendere come il Rinascimento italiano da lui esportato in Francia e in Belgio attraverso il disegno, l’incisione e la nascente fotografia, diventa strumento imprescindibile di conoscenza ed educazione al “bello ideale”, nonché metro di paragone per la comprensione dell’arte nordeuropea antica e moderna con la quale Calamatta ebbe continuamente a confrontarsi.