
Enrico Benelli
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Papers by Enrico Benelli
chiusino”) e racconta probabilmente anche di un dono votivo e di un Nume tutelare, prende spunto la mostra “(Ri)scrivere il Passato. Il nome etrusco di Chiusi e altre Storie” che propone all’attenzione del pubblico
testimonianze epigrafiche particolarmente significative conservate nei musei cittadini.
La mostra si inserisce all’interno della Giornata degli Etruschi 2019, promossa dal Consiglio Regionale della Toscana, per celebrare il conferimento del titolo di Granduca a Cosimo I de’ Medici, titolo che riecheggia
quello che gli storiografi attribuirono al re chiusino Porsenna.
L’iniziativa, resa possibile grazie al Consiglio Regionale della Toscana, al Comune della Città di Chiusi, al Polo Museale, al Gruppo Archeologico “Città di Chiusi”, e alla stretta collaborazione con la Soprintendenza
ABAP-SI, la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, l’Università di Roma Tre, il Museo Civico “La Città sotterranea”, il Museo della Cattedrale e la Fondazione Orizzonti d’Arte, è anche l’occasione per riproporre
all’attenzione del pubblico e degli studiosi il ricco patrimonio epigrafico etrusco e latino di Chiusi, attraverso un approccio non convenzionale e
innovativo, e un percorso arricchito, oltre che da questo catalogo, da un convegno, da un libro-gioco per i più piccoli, da conferenze periodiche e laboratori creativi sulla scrittura. Il catalogo propone materiali etruschi e romani dal VII sec. a.C. all’età tardoantica e all’Alto Medioevo configurandosi come un ulteriore approfondimento, “itinerante”, al percorso di visita, dalla Sala Mostre del Museo Nazionale, al Museo Nazionale stesso, al Museo Civico, a quello della Cattedrale, visitabili anche attraverso il costo agevolato di una
Chiusi Card.
Azioni e pensieri umani fissati mediante la scrittura su supporti non deperibili hanno superato secoli e millenni giungendo fino a noi, così da costituire una preziosa materia prima da leggere e interpretare per ricostruire
e riscrivere il passato di Chiusi e delle genti che vi abitarono.
Riproporre e raccontare queste “Storie” ha implicato una accurata selezione dei numerosissimi testi scritti a disposizione, e costretto ad affrontare lo studio dei materiali, noti e meno noti, con un taglio specialistico
ma nel contempo divulgativo e, per quanto possibile, considerata la materia estremamente complessa e tecnica, comprensibile al più vasto pubblico.
L’occasione ha poi stimolato in alcuni casi la proposta di nuove letture, alternative a quelle più ampiamente condivise, ha permesso di suggerire nuovi scenari e di formulare ipotesi di lavoro che costituiranno la necessaria premessa per ulteriori ricerche e approfondimenti.
Questo covegno, organizzato in collaborazione con la Escuela Española de Historia y Arqueología en Roma, è il culmine del progetto PEAI: Public Epigraphy in Ancient Italy (third-first centuries BCE), che è stato vincitore di una borsa Marie Sklodowska-Curie (European Union’s Horizon 2020, Grant agreement nº 794476) e che è stato svolto presso l´Università degli Studi di Roma Tor Vergata. L´incontro è anche possibile grazie alla collaborazione del Museo Nazionale Romano delle Terme di Diocleziano.
Organizzatori:
Ignacio Simón Cornago (Università degli Studi di Roma Tor Vergata)
Paolo Poccetti (Università degli Studi di Roma Tor Vergata)
Coordinatore:
José Ángel Zamora López (EEHAR – CSIC)
13-14 Febbraio 2020
giovedì 13, Escuela Española de Historia y Arqueología en Roma. Via di S. Eufemia 13
venerdì 14, Museo Nazionale Romano. Terme di Diocleziano. Viale Enrico de Nicola, 78