Books by Leandra Scappaticci

Monumenta Studia Instrumenta Liturgica, 2008
La liturgia praticata, nelle diverse e complementari espressioni di preghiera e canto, nel monast... more La liturgia praticata, nelle diverse e complementari espressioni di preghiera e canto, nel monastero di San Colombano a Bobbio, tra X e XII secolo, è ora più compiutamente studiata attraverso l'analisi approfondita di un'ampia raccolta di testimoni superstiti - manoscritti, frammenti e membra disiecta - alcuni dei quali del tutto inesplorati e reperiti in diverse sedi di conservazione tra cui Bobbio, Archivi Storici Diocesani, Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Milano, Biblioteca Ambrosiana e Torino, Biblioteca N azionale Universitaria. Su tale corpus viene operato un originale approfondimento storico-testuale e paleografico-codicologico, che conduce a valutazioni nuove per la storia della liturgia e per la conoscenza dell'evoluzione della scrittura, con l'individuazione di fasi specifiche dell'attività libraria a Bobbio, il rilevamento degli usi grafici locali, l'identificazione sicura di copisti. L'approccio interdisciplinare permette di evidenziare, per l'arco di tempo preso in esame e in special modo dalla seconda metà dell'XI secolo, cambiamenti sostanziali e contestuali nella pratica liturgica bobbiese e nella produzione manoscritta correlata: tanto il passaggio, graduale ma definitivo, dalla notazione musicale di tipo germanico-sangallese a quella diastematica propria dell'area emiliana quanto l'evoluzione della scrittura, dalla carolina ai primi chiari sintomi delle litterae textuales. Il volume è corredato da tabelle di concordanze, con indicazione dei rispettivi formulari, e da indici distinti ed ordinati per incipit, ove confluisce il patrimonio di passi biblici, vite dei santi, omelie, orazioni e canti attestati nel corpus esaminato.
xxiii + 592 pp. + 15 pp. plates. ISBN 978 8 8209 7993 5

Monumenta Studia Instrumenta Liturgica, 2013
Quod ore cantas corde credas
La storiografia musicale ha spesso mostrato, nell'ambito medioevale... more Quod ore cantas corde credas
La storiografia musicale ha spesso mostrato, nell'ambito medioevale, una lacuna di attenzione ai processi storico-culturali: attraverso la lente dell 'indagine paleografica, codicologica, liturgica e musicologica i contributi raccolti in questo volume pongono le basi per affrontare ricerche articolate e approfondite che non si limitino al mero dato musicale ma che siano contestualizzate e coerenti con gli intenti didattici e scientifici che Giacomo Baroffio ha concretizzato nella sua corposa e rigorosa produzione. Nel volume si ripercorre la visione culturale e cultuale della storia in generale, il monachesimo occidentale, la produzione manoscritta negli ambiti orientali, ebraici, greci, bizantini e arabi, fino all'iter europeo e italiano attraverso la storia delle biblioteche, la paleografia e la musicologia con ricerche ora rivolte a repertori di ambiti geografici più o meno estesi, ora allo studio della scrittura delle notazioni, alle esperienze polivocali fino alle più contemporanee linee di sviluppo della storiografia, della discografia e della più attuale celebrazione liturgica. A tale progetto hanno collaborato trentasette studiosi afferenti a istituzioni universitarie, monastiche e culturali di tutto il mondo che hanno avuto legami profondi con Giacomo Baroffio e che, a più voci, gli hanno voluto rendere omaggio pervenendo a risultati originali.
Quod ore cantas corde credas
In the field of medieval studies, musical historiography often shows a lack of attention to historical-cultural processes. Through the lens of paleographical, codicological, liturgical, and musicological investigations, the essays collected in this volume provide a basis for elaborated and promising further research. They are not limited to the simple musical aspect, but follow the didactic and scientific example of Giacomo Baroffio, as can be appreciated in his extensive and rigorous works. The volume deals with the general history of culture and worship; western monasticism; manuscript production in the Oriental, Hebraic, Greek, Byzantine and Arabic worlds; European and Italian iter, through the history oflibraries, paleography, and musicology. The studies pertain to repertories of more or less extended geographical areas, notational systems, polyphony, and deal with the most up-to-date historiography, discography, and liturgy. Thirty-seven scholars from university, monastic, and cultural institutions all over the world participated in this project. They are all deeply connected with Giacomo Baroffio and they offer these original contributions as a 'multiple-voice' homage to him.
Iter 4, 2005
La sobria ebbrezza dello spirito. Il canto gregoriano ad Acqui, a cura di Giacomo Baroffio – Lean... more La sobria ebbrezza dello spirito. Il canto gregoriano ad Acqui, a cura di Giacomo Baroffio – Leandra Scappaticci, Acqui Terme, Impressioni Grafiche, 2005 (Iter, 4).
Papers by Leandra Scappaticci
L'Abbazia di Pomposa: Un cammino di studi all'ombra del campanile (1063-2013). Atti della giornata di studi pomposiani (2013), a cura di Carla di Francesco e Antonio Manfredi, Ferrara, Cartographica, 2017
Si ringrazia il dott. Roberto Lipparini, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turi... more Si ringrazia il dott. Roberto Lipparini, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, per la costante collaborazione © Tutti i diritti riservati.

La diocesi di Bobbio. Formazione e sviluppi di un’istituzione millenaria, , a cura di Eleonora Destefanis – Paola Guglielmotti, Firenze, Firenze University Press, 2015, 2015
Abstract
The books of the cathedral of Bobbio. Study and analysis of the century-old library (wit... more Abstract
The books of the cathedral of Bobbio. Study and analysis of the century-old library (with a catalogue in appendix)
Studying Bobbio’s cathedral – a recently-established institution when compared to the wellknowm monastery of Saint Columbanus and retaining a secondary role in administering pastoral care to the community – poses a series of difficulties to any research aiming at reconstructing its century-old library. Such a study in fact, is an absolute novelty when compared to the literature which has hitherto been produced. The first part of the paper provides a codicological, paleographic, philological and textual study of the surviving attestations, which have mostly been ignored and are preserved in a surprisingly unexplored institution: Bobbio’s Archivi Storici Diocesani. Thus, also thanks to invaluable inventories, the number of the armaria originally found in the sacristy, as well as a list of the volumes destined to the canons’ study, can be reconstructed. At least eleven ascriptions can be dated with certainty to the 14th-18th century. During these later centuries certain peculiar customs persevered, such as the celebration of Saint Columbanus, and a series of processions which took place intra et extra muros, with stationes in those places of worship which were of most significance to Bobbio’s ecclesiastical and devotional history.
MusiCremona. Itinerari nella storia della musica di Cremona, a cura di Raffaella BARBIERATO – Rodobaldo TIBALDI, Pisa, ETS, 2013 (Diverse voci. Collana del Dipartimento di Scienze Musicologiche e Paleografico-Filologiche, 12), 2013

Monumenta Studia Instrumenta Liturgica, 2013
Tra i Sacramentari gregoriani con supplemento del IX secolo l'attuale Paris, Bibliothèque nationa... more Tra i Sacramentari gregoriani con supplemento del IX secolo l'attuale Paris, Bibliothèque nationale de France, lat. 2812 1 , è da annoverare, d'ora in poi, come testimone di orazioni preziose per comprendere gli spazi della preghiera in itinere negli ambienti quotidiani di una comunità religiosa, probabilmente monastica, dai luoghi più solenni e tradizionalmente adibiti alla celebrazione, a quelli riservati all'attività lavorativa come lo scriptorium, la cucina, il granario, la panetteria o le stanze quotidiane e notturne, il dormitorio o la residenza riservata agli infermi 2 . Il manoscritto, certamente utilizzato nella cattedrale di Arles, è attribuibile su base paleografica e testuale alla metà e alla fine del IX secolo, assumendo 869 e 890 quali terminus post quem sulla base della nutrita lista dei vescovi della stessa città (f. 2v) che originariamente si arrestava all'episcopato di Rotlandus (855-
Il forte dell’Annunziata di Ventimiglia. Dalla antica chiesa di San Lazzaro al Museo Civico Archeologico “Girolamo Rossi”, a cura di Daniela Gandolfi, 2015
L’Archivio riordinato, 2011
Aprosiana, 2008
sito internet: www.comune.ventimiglia.it (link: Biblioteca Civica Aprosiana) La corrispondenza co... more sito internet: www.comune.ventimiglia.it (link: Biblioteca Civica Aprosiana) La corrispondenza come i volumi da proporre per le recensioni, deve essere spedita al Segretario di Redazione presso la Biblioteca Aprosiana, all'indirizzo sopra menzionato . Al medesimo Marro, in sede o all'e-mail indicato, o al direttore editoriale (girolamo.demiranda @gmail.com) vanno inviati gli articoli e le recensioni da pubblicare.
El palimpsesto grecolatino como fenómeno librario y textual, a cura di Ángel Escobar, 2006
Arte e carte nella diocesi di Acqui, a cura di Alessandro Casagrande, Silvia Malaspina, Valeria Moratti, Gabriella Parodi, Lelia Rozzo, 2006
Tracciare una storia della produzione manoscritta e della circolazione libraria avvenuta intorno ... more Tracciare una storia della produzione manoscritta e della circolazione libraria avvenuta intorno alla plurisecolare diocesi di Acqui che, sin dal IV secolo fu capeggiata dal vescovo Maggiorino, pone non poche difficoltà connesse innanzitutto alla penuria delle testimonianze integre o frammentarie a noi pervenute, e, in secondo luogo, alla dubbia presenza nel territorio di centri scrittori monastici o episcopali locali in cui fosse coltivata costantemente la copia dei libri necessari alla celebrazione della liturgia, alla meditazione e allo studio dei Padri della Chiesa.
Nuovi Annali della Scuola Speciale per Archivisti e Bibliotecari, 2005
e latina. 1 Per un elenco pressoché esaustivo cfr. CoSTAN"l.A SEGRE MoNTEL, I manoscritti latini ... more e latina. 1 Per un elenco pressoché esaustivo cfr. CoSTAN"l.A SEGRE MoNTEL, I manoscritti latini dal VII alla metà del XIll secolo, Torino, Officine Grafiche Molfese, 1980, pp. 142-145; per i codici liturgici si rimanda a GIACOMO BAROFFIO, Iter Liturgicum lta/icum, Padova, Cleup, 1999. 2 Sulle scoperte e sugli studi bobbiesi intrapresi dagli umanisti si rimanda al saggio di MIRELLA FERRARI, Le scoperte di Bobbio nel 1493: vicende di codici e fortuna di testi, «Italia medioevale umanistica », 13, 1970, pp. 139-180.

Iter 4, 2005
Testimonianze manoscritte e, nello specifico, codici liturgici medioevali che attestino la diffus... more Testimonianze manoscritte e, nello specifico, codici liturgici medioevali che attestino la diffusione del culto e la devozione a san Guido ( †1070), vescovo e patrono di Acqui, risultano essere numericamente modeste e relativamente tarde rispetto all'epoca in cui visse il santo. Forse deludendo già in apertura le aspettative di chi si occupa da tempo del patrimonio storico-artistico della città o di chi semplicemente risiede ad Acqui e ben ricorda la festività del santo medioevale, dobbiamo constatare che solo un paio di manoscritti -e in maniera più diffusa uno solo -attribuibili alla metà e alla seconda metà del XIV secolo ci 'parlano' di san Guido, delle preghiere e dei canti a lui dedicati ed acclamati dalla comunità acquese. D'altro canto occorre anche considerare che l'esiguità di queste testimonianze librarie non rispecchia fedelmente la situazione di allora: dispersioni, calamità di vario genere (catastrofi, guerre, incendi,…), o il solo utilizzo quotidiano fecero in modo che tali libri smarriti, consunti, o del tutto inservibili venissero solo in parte sostituiti con codici nuovi o con libri a stampa; per tutta una serie imprevedibile di fattori si deve dunque mettere in conto che i manoscritti giunti fino a noi costituiscano una piccola parte di quello che realmente era stato prodotto per celebrare la liturgia nel territorio di Acqui. Una delle due testimonianze superstiti è costituita dal Messale-Calendario dell'Archivio Vescovile di Acqui, Fondo AS Miscell., un codice in pergamena di formato medio-grande (mm 382x263), vergato in una scrittura gotica attribuibile su base paleografica alla metà del XIV secolo, che reca in realtà un esile riferimento alla festa di san Guido: Acqui, Cattedrale, particolare del portale del Pilacorte (1481). San Guido.
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Books by Leandra Scappaticci
xxiii + 592 pp. + 15 pp. plates. ISBN 978 8 8209 7993 5
La storiografia musicale ha spesso mostrato, nell'ambito medioevale, una lacuna di attenzione ai processi storico-culturali: attraverso la lente dell 'indagine paleografica, codicologica, liturgica e musicologica i contributi raccolti in questo volume pongono le basi per affrontare ricerche articolate e approfondite che non si limitino al mero dato musicale ma che siano contestualizzate e coerenti con gli intenti didattici e scientifici che Giacomo Baroffio ha concretizzato nella sua corposa e rigorosa produzione. Nel volume si ripercorre la visione culturale e cultuale della storia in generale, il monachesimo occidentale, la produzione manoscritta negli ambiti orientali, ebraici, greci, bizantini e arabi, fino all'iter europeo e italiano attraverso la storia delle biblioteche, la paleografia e la musicologia con ricerche ora rivolte a repertori di ambiti geografici più o meno estesi, ora allo studio della scrittura delle notazioni, alle esperienze polivocali fino alle più contemporanee linee di sviluppo della storiografia, della discografia e della più attuale celebrazione liturgica. A tale progetto hanno collaborato trentasette studiosi afferenti a istituzioni universitarie, monastiche e culturali di tutto il mondo che hanno avuto legami profondi con Giacomo Baroffio e che, a più voci, gli hanno voluto rendere omaggio pervenendo a risultati originali.
Quod ore cantas corde credas
In the field of medieval studies, musical historiography often shows a lack of attention to historical-cultural processes. Through the lens of paleographical, codicological, liturgical, and musicological investigations, the essays collected in this volume provide a basis for elaborated and promising further research. They are not limited to the simple musical aspect, but follow the didactic and scientific example of Giacomo Baroffio, as can be appreciated in his extensive and rigorous works. The volume deals with the general history of culture and worship; western monasticism; manuscript production in the Oriental, Hebraic, Greek, Byzantine and Arabic worlds; European and Italian iter, through the history oflibraries, paleography, and musicology. The studies pertain to repertories of more or less extended geographical areas, notational systems, polyphony, and deal with the most up-to-date historiography, discography, and liturgy. Thirty-seven scholars from university, monastic, and cultural institutions all over the world participated in this project. They are all deeply connected with Giacomo Baroffio and they offer these original contributions as a 'multiple-voice' homage to him.
Papers by Leandra Scappaticci
The books of the cathedral of Bobbio. Study and analysis of the century-old library (with a catalogue in appendix)
Studying Bobbio’s cathedral – a recently-established institution when compared to the wellknowm monastery of Saint Columbanus and retaining a secondary role in administering pastoral care to the community – poses a series of difficulties to any research aiming at reconstructing its century-old library. Such a study in fact, is an absolute novelty when compared to the literature which has hitherto been produced. The first part of the paper provides a codicological, paleographic, philological and textual study of the surviving attestations, which have mostly been ignored and are preserved in a surprisingly unexplored institution: Bobbio’s Archivi Storici Diocesani. Thus, also thanks to invaluable inventories, the number of the armaria originally found in the sacristy, as well as a list of the volumes destined to the canons’ study, can be reconstructed. At least eleven ascriptions can be dated with certainty to the 14th-18th century. During these later centuries certain peculiar customs persevered, such as the celebration of Saint Columbanus, and a series of processions which took place intra et extra muros, with stationes in those places of worship which were of most significance to Bobbio’s ecclesiastical and devotional history.
xxiii + 592 pp. + 15 pp. plates. ISBN 978 8 8209 7993 5
La storiografia musicale ha spesso mostrato, nell'ambito medioevale, una lacuna di attenzione ai processi storico-culturali: attraverso la lente dell 'indagine paleografica, codicologica, liturgica e musicologica i contributi raccolti in questo volume pongono le basi per affrontare ricerche articolate e approfondite che non si limitino al mero dato musicale ma che siano contestualizzate e coerenti con gli intenti didattici e scientifici che Giacomo Baroffio ha concretizzato nella sua corposa e rigorosa produzione. Nel volume si ripercorre la visione culturale e cultuale della storia in generale, il monachesimo occidentale, la produzione manoscritta negli ambiti orientali, ebraici, greci, bizantini e arabi, fino all'iter europeo e italiano attraverso la storia delle biblioteche, la paleografia e la musicologia con ricerche ora rivolte a repertori di ambiti geografici più o meno estesi, ora allo studio della scrittura delle notazioni, alle esperienze polivocali fino alle più contemporanee linee di sviluppo della storiografia, della discografia e della più attuale celebrazione liturgica. A tale progetto hanno collaborato trentasette studiosi afferenti a istituzioni universitarie, monastiche e culturali di tutto il mondo che hanno avuto legami profondi con Giacomo Baroffio e che, a più voci, gli hanno voluto rendere omaggio pervenendo a risultati originali.
Quod ore cantas corde credas
In the field of medieval studies, musical historiography often shows a lack of attention to historical-cultural processes. Through the lens of paleographical, codicological, liturgical, and musicological investigations, the essays collected in this volume provide a basis for elaborated and promising further research. They are not limited to the simple musical aspect, but follow the didactic and scientific example of Giacomo Baroffio, as can be appreciated in his extensive and rigorous works. The volume deals with the general history of culture and worship; western monasticism; manuscript production in the Oriental, Hebraic, Greek, Byzantine and Arabic worlds; European and Italian iter, through the history oflibraries, paleography, and musicology. The studies pertain to repertories of more or less extended geographical areas, notational systems, polyphony, and deal with the most up-to-date historiography, discography, and liturgy. Thirty-seven scholars from university, monastic, and cultural institutions all over the world participated in this project. They are all deeply connected with Giacomo Baroffio and they offer these original contributions as a 'multiple-voice' homage to him.
The books of the cathedral of Bobbio. Study and analysis of the century-old library (with a catalogue in appendix)
Studying Bobbio’s cathedral – a recently-established institution when compared to the wellknowm monastery of Saint Columbanus and retaining a secondary role in administering pastoral care to the community – poses a series of difficulties to any research aiming at reconstructing its century-old library. Such a study in fact, is an absolute novelty when compared to the literature which has hitherto been produced. The first part of the paper provides a codicological, paleographic, philological and textual study of the surviving attestations, which have mostly been ignored and are preserved in a surprisingly unexplored institution: Bobbio’s Archivi Storici Diocesani. Thus, also thanks to invaluable inventories, the number of the armaria originally found in the sacristy, as well as a list of the volumes destined to the canons’ study, can be reconstructed. At least eleven ascriptions can be dated with certainty to the 14th-18th century. During these later centuries certain peculiar customs persevered, such as the celebration of Saint Columbanus, and a series of processions which took place intra et extra muros, with stationes in those places of worship which were of most significance to Bobbio’s ecclesiastical and devotional history.