Address: Collegio S. Isidoro Roma
less
Related Authors
Johannes Zachhuber
University of Oxford
Richard P Martin
Stanford University
Giulia Sissa
Ucla
Enrico Cirelli
Università di Bologna
Francesca Gazzano
University of Genova
Carole Cusack
The University of Sydney
Eszter Banffy
Hungarian Academy of Sciences
Giovanni Catapano
Università degli Studi di Padova
Klaniczay Gabor
Central European University
Markus Vinzent
King's College London
InterestsView All (12)
Uploads
Papers by Fra Juri Leoni
21/03 ore 16.30 - Pont. Univ. Antonianum: Testi della Trasfigurazione nella tradizione patristica di Occidente e Oriente (Juri Leoni - Salvatore Barbagallo - Luca Bianchi - Daniele Bianconi) --
11/04 ore 16.30 - Univ. La Sapienza: La trasfigurazione e il tema della salita fra XII e XIII secolo (Umberto Longo - Mary Melone - Alfonso Marini - Fortunato Iozzelli) --
23/05 ore 16.30 - Univ. la Sapienza: Il Monte Tabor. Contesto storico e presenza francescana (Paolo Carafa - Mattia Ippoliti - Marco Gallo - Giuseppe Buffon - Marco Guida - Caterina Papi) --
S’inscrivant dans la tradition plus ancienne du traité Sur la couronne (De corona) de Tertullien, les Actes et Passions de ces cinq martyrs les campent en héros, selon les codes hagiographiques et littéraires, tout en relatant de manière assez fiable la procédure judiciaire, les faits et les propos. Reflétant la vie et la spiritualité des chrétiens d’Afrique à cette époque, ils sont significatifs aussi des rapports entre l’État et la religion : à cet égard, ils constituent une première théorisation d’une forme de neutralité religieuse de la sphère politique, entre le domaine du citoyen (ou du soldat) et celui du croyant. Le conflit naît, pour le soldat chrétien, de la rivalité entre religion citoyenne (ou impériale) et religion personnelle, entre culte de l’empereur et culte de Dieu, entre appartenance à l’armée et appartenance à la communauté chrétienne.
🔗 https://bit.ly/34HhVS5
Il trattato, noto con il titolo I dodici giardini, è un’opera redatta in due lettere indirizzate ad una non meglio identificabile «dulcissima, preclara et in Cristo Iesù ornatissima madona er sorella». Attribuita con buona probabilità a santa Caterina da Bologna (1413-1463), importante figura di clarissa osservante del monastero del Corpus Domini di Ferrara, fondatrice del monastero delle clarisse di Bologna e autrice de Le sette armi spirituali (A. Degl’Innocenti, Firenze 2000) e di numerosi componimenti oggi riuniti sotto il titolo di Laudi, trattati e lettere (S. Serventi, Firenze 2000), l’opera traccia un percorso di ascesi articolato in tre giornate di cammino, indicanti i tre tradizionali gradi dell’itinerario spirituale («incipienti», «proficienti», «perfetti»), attraverso dodici giardini; ad ogni giardino è attribuito un fiore o un frutto particolare, corrispondente ciascuno ad una virtù che aiuterà l’anima «viatrice e peregrina» a raggiungere la «cella vinaria» e «riposare nel grembo del dillecto». Il trattato, composto in volgare padano-emiliano del XV secolo, un vero e proprio gioiello della letteratura monastica femminile, è ricco di citazioni scritturistiche e patristiche che rivelano la profonda cultura prevalentemente religiosa della sua autrice, la quale presenta la propria esperienza mistica sotto il velo allegorizzante dei giardini, immagine profusamente ripresa dal Cantico dei cantici. Il trattato era noto in precedenza grazie al manoscritto Canoniciano italico 134 di Oxford; l’individuazione di un nuovo testimone presso la biblioteca privata Giustinian-Recanati-Falck di Venezia ha reso possibile realizzare una nuova edizione critica.